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Demolizione opere abusive, i Comuni temono di perdere 10 milioni di euro

Demolizione opere abusive, i Comuni temono di perdere 10 milioni di euro

L’Anci scrive al Ministero delle Infrastrutture sollecitando la definizione dei criteri per l’utilizzo delle risorse stanziate dal 2018

Vedi Aggiornamento del 03/05/2022
Foto: Bogdan Mircea Hoda©123RF.com
Foto: Bogdan Mircea Hoda©123RF.com
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 03/05/2022
23/01/2020 - Rendere operativo il Fondo da 10 milioni di euro per la demolizione delle opere abusive. È la richiesta formulata dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) al Ministero delle Infrastrutture (Mit).
 

Demolizione opere abusive, 10 milioni fermi dal 2018

La Legge di Bilancio per il 2018 ha istituito un Fondo da 10 milioni di euro, 5 milioni per il 2018 e 5 per il 2019, per la demolizione degli edifici abusivi e ha stanziato 500mila euro per l’istituzione di una banca dati centralizzata sull'abusivismo edilizio presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. 
 
Il Mit ha predisposto un decreto per la definizione dei criteri di utilizzazione e ripartizione dei primi 5 milioni di euro. Lo scorso 1° agosto 2019 in Conferenza Unificata è stata raggiunta l’intesa sulla bozza del decreto.
 
Dall’estate, il decreto è sparito dai radar, tanto che l’Anci ha inviato una lettera al Ministero delle Infrastrutture per chiedere informazioni.
 

Opere abusive, i Comuni temono di perdere le risorse per la demolizione

Nella lettera, il segretario generale dell’Anci ha chiesto notizie sull’iter di pubblicazione del decreto.
 
Senza un provvedimento di assegnazione, ha scritto il segretario generale, i Comuni rischiano di perdere le risorse. Il timore dell’Anci è che, senza un provvedimento del Mit, il procedimento amministrativo di attribuzione dei fondi necessari alla demolizione degli abusi “vada in perenzione”, cioè che si estingua.
 
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