Macchine da cantiere e iperammortamento
Il quesito è stato posto da un’impresa specializzata in noli a freddo (noleggio di macchinari senza il manovratore) di macchine con tecnologia 4.0, interconnesse con l’azienda e in grado di trasmettere tutti i dati relativi all’attività, come localizzazione, ore di lavoro e carichi effettuati.L’impresa ha chiesto se il noleggio a clienti italiani, che utilizzano i macchinari temporaneamente nei loro cantieri situati all’estero, possa o no beneficiare dell’iperammortamento.
Il dubbio nasce dalle modifiche alla normativa sull’iperammortamento introdotte nel 2018. L’iperammortamento, lo ricordiamo, è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 (L. 232/2016) e consiste in una maggiorazione del 150% del costo deducibile dei beni strumentali. Il Decreto “Dignità” (L. 96/2018) ha stabilito che l’agevolazione spetta a condizione che i beni agevolabili siano destinati a strutture produttive situate nel territorio nazionale. Il bonus viene recuperato se i beni sono ceduti a titolo oneroso o destinati a strutture produttive situate all’estero, anche se appartenenti alla stessa impresa.
Macchine da cantiere, ok all’iperammortamento
Il Fisco ha spiegato che l’utilizzo temporaneo all’estero non configura “una destinazione a struttura produttiva situata all'estero”, quindi una delocalizzazione, dal momento che i beni mantengono “un nesso funzionale con l'attività d'impresa svolta in Italia”.L’Agenzia ha aggiunto che la normativa dell’iperammortamento è stata introdotta per favorire la transizione tecnologica delle imprese. Il Decreto “Dignità” vuole evitare che il beneficio sia concesso ad un’impresa per l’acquisizione di un bene che poi non contribuisce alla sua trasformazione tecnologica.
Dato che i clienti della società sono tutti italiani e che l’eventuale trasporto dei beni fuori dall’Italia ha carattere temporaneo, legato alla durata del cantiere, l’Agenzia delle Entrate ha confermato la possibilità di usufruire dell’agevolazione.