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Professionisti, allo studio misure fiscali per fronteggiare gli effetti del coronavirus

Professionisti, allo studio misure fiscali per fronteggiare gli effetti del coronavirus

Confprofessioni chiede la cassa integrazione anche per gli studi professionali, CNA lo slittamento degli ISA

Vedi Aggiornamento del 21/05/2021
Professionisti, allo studio misure fiscali per fronteggiare gli effetti del coronavirus
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 21/05/2021
26/02/2020 - In arrivo entro questa settimana nuove misure per fronteggiare la crisi economica causata dal coronavirus come la sospensione delle rate dei mutui e del pagamento bollette e l’accesso semplificato al fondo di garanzia per piccole e medie imprese e professionisti.  
 
A dichiararlo il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, dopo la riunione di ieri pomeriggio con i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e delle professioni per un confronto sulle misure da adottare per ridurre l’impatto economico del coronavirus sul sistema produttivo del Paese.
 
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti del Mise e del Mef, i rappresentanti di Regione Lombardia e Regione Veneto, Alleanza Cooperative, Casartigiani, CNA, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confprofessioni, Confimpreseitalia.
 
 

Coronavirus: le misure in arrivo per professionisti e imprese

Il Ministro Patuanelli ha illustrato alcune delle proposte che faranno parte del pacchetto a cui sta lavorando il Governo; tra gli interventi sono previsti:
- una procedura di accesso rapido per piccole e medie imprese e professionisti al Fondo di garanzia;
- la sospensione dei pagamenti delle forniture dei servizi come gas ed energia elettrica;  
- la sospensione dei termini degli adempimenti societari e la proroga al 2021 delle misure previste dal codice della crisi di impresa.
 
Si lavora anche alla possibilità di prevedere forme di contributi per la ripresa delle attività per imprese e professionsiti direttamente danneggiati e sostegni a colori che hanno subito danni indiretti.
 
Patuanelli si è, inoltre, impegnato a individuare strumenti finalizzati a sostenere quei specifici settori che si trovano maggiormente in difficoltà, quali la grande distribuzione organizzata, il turismo, i trasporti, la logistica e le forniture.
 
 

Confprofessioni: misure speciali per i professionisti

Confprofessioni ha evidenziato come “l'emergenza economica rischia di essere più grave di quella sanitaria”. Per questo chiede di rimodulare la programmazione dei fondi strutturali europei Fse e Fesr, concentrando le risorse sulle imprese e studi professionali più colpiti.
 
Confprofessioni ha apprezzato le prime misure prese per la zona rossa, in cui sono coinvolti oltre 700 liberi professionisti, ma ha sollecitato l'estensione della proroga degli adempimenti fiscali e previdenziali a tutte le zone colpite dal virus e la riattivazione della Cig in deroga anche per i lavoratori degli studi professionali.
 
“La situazione degli studi professionali in tutta la Lombardia (e non solo nella zona rossa) sta subendo gli effetti dell’emergenza sanitaria», ha sottolineato il presidente di Confprofessioni Lombardia, Enrico Vannicola. “Non tutti gli studi professionali sono organizzati per operare in telelavoro e quindi l’impatto operativo è stato ed è importante. Se consideriamo il periodo caratterizzato da scadenze fiscali (IVA, Certificazioni Uniche) e contributive (denuncia annuale Inail) a cui vi sarà da aggiungere l’assistenza alle imprese in questa fase critica (ricorso ad ammortizzatori sociali), è comprensibile come il rischio di paralisi dell’attività diventi molto concreto”.

Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, ha commentato l’esito di un altro tavolo di confronto, quello di ieri sera al Ministero del Lavoro con Nunzia Catalfo: “La previsione di un ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga viene incontro alla nostra richiesta e per noi risulta essenziale, perché il settore delle professioni non può ancora accedere alle misure di integrazione salariale previste dalla normativa vigente. Auspichiamo un intervento chiaro e inclusivo che ricomprenda anche il nostro settore e non si limiti esclusivamente alle imprese”.
 
“Sicuramente positiva anche la previsione di una misura ad hoc per i lavoratori autonomi, che in questa emergenza pagano un conto salatissimo. In questo ambito, l’assenza generalizzata di misure di sostegno riporta in primo piano il lavoro del Cnel che, attraverso la Consulta del lavoro autonomo, sta elaborando una serie di proposte per la realizzazione di un ammortizzatore sociale a favore dei lavoratori autonomi” ha concluso Stella.
 
 

CNA: le proposte per frenare la crisi economica da coronavirus  

La CNA ha espresso apprezzamento per la tempestività dell’intervento pubblico e del metodo di continuo confronto con le parti sociali ma ha anche denunciato la brusca frenata che sta subendo l’economia, anche al di fuori delle aree a maggiore rischio, come dimostrano la cancellazione di eventi fieristici e cancellazione ordini.
 
La CNA ha invitato il Governo a mantenere una stretta relazione con le amministrazioni locali per adottare misure di restrizione effettivamente adeguate e proporzionate all’evolversi della situazione. Le priorità indicate dalla CNA sono:
- mantenere aperta la circolazione delle merci e degli automezzi per garantire rifornimenti e approvvigionamenti alle imprese;
- lasciare liquidità alle imprese per far fronte al bisogno di circolante con sospensione pagamenti contributi, imposte e tasse, moratoria rate mutui e accelerazione pagamenti PA, potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI;
- tutele per lavoratori dipendenti attraverso estensione cassa integrazione per tutti, indennità per autonomi e professionisti;  
- ristoro dei danni diretti per le imprese la cui attività dovesse essere sospesa per effetto dei dispositivi di legge;
- rinvio adempimenti e alleggerimento oneri a carico imprese e slittamento entrata in vigore ISA e norme sulle crisi di impresa.
 
Il ministro ha annunciato l’impegno del Governo a valutare tutte le proposte emerse dall’incontro.
 
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