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Antincendio, dal 18 giugno in vigore nuove norme per gli impianti di condizionamento
ANTINCENDIO
Antincendio, dal 18 giugno in vigore nuove norme per gli impianti di condizionamento
Via libera all’uso di fluidi refrigeranti ‘poco infiammabili’ ma meno impattanti sull’ambiente
25/03/2020 - Dal prossimo 18 giugno negli impianti di climatizzazione e condizionamento considerati rilevanti ai fini della sicurezza antincendio si potranno utilizzare fluidi refrigeranti a minor incidenza sull'effetto serra anche se ‘poco infiammabili’.
È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il DM 10 marzo 2020 recante “Disposizioni di prevenzione incendi per gli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi”.
La necessità di aggiornare le disposizioni tecniche è partita dalla constatazione che le limitazioni delle regole tecniche di prevenzione incendi possono essere superate dallo sviluppo tecnologico degli impianti; in questo modo sarà possibile non penalizzare le soluzioni tecniche maggiormente efficienti dal punto di vista energetico ed a minore impatto ambientale.
Sarà, quindi, ammesso l’impiego di fluidi classificati A1 o A2L secondo la norma ISO 817 “Refrigerants - designations and safety n classification” o norma equivalente, fermo restando che la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione siano eseguiti a regola d’arte.
La documentazione di tali impianti dovrà essere comprensiva del manuale di uso e manutenzione, che deve essere predisposto in lingua italiana dal responsabile tecnico dell’impresa di installazione dell’impianto, in accordo alle previsioni della normativa vigente e deve contenere il piano dei controlli, delle verifiche e delle operazioni di manutenzione.
È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il DM 10 marzo 2020 recante “Disposizioni di prevenzione incendi per gli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi”.
Prevenzione incendi: le novità per impianti di condizionamento
Il DM sancisce il via libera all'uso di fluidi refrigeranti a minor incidenza sull'effetto serra seppur classificati come a bassa infiammabilità. Ad oggi, infatti, è obbligatorio usare solo fluidi refrigeranti non infiammabili o non infiammabili e non tossici negli impianti di condizionamento presenti all’interno delle aree aperte al pubblicoLa necessità di aggiornare le disposizioni tecniche è partita dalla constatazione che le limitazioni delle regole tecniche di prevenzione incendi possono essere superate dallo sviluppo tecnologico degli impianti; in questo modo sarà possibile non penalizzare le soluzioni tecniche maggiormente efficienti dal punto di vista energetico ed a minore impatto ambientale.
Antincendio impianti di condizionamento: cosa prevede il DM
Le disposizioni contenute nel decreto si applicano alla progettazione, alla costruzione, all’esercizio e alla manutenzione degli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività, sia nuove che esistenti, soggette ai controlli di prevenzione incendi, ovvero le scuole, gli alberghi, le attività commerciali, di intrattenimento e pubblico spettacolo, le strutture sanitarie e gli uffici.Sarà, quindi, ammesso l’impiego di fluidi classificati A1 o A2L secondo la norma ISO 817 “Refrigerants - designations and safety n classification” o norma equivalente, fermo restando che la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione siano eseguiti a regola d’arte.
La documentazione di tali impianti dovrà essere comprensiva del manuale di uso e manutenzione, che deve essere predisposto in lingua italiana dal responsabile tecnico dell’impresa di installazione dell’impianto, in accordo alle previsioni della normativa vigente e deve contenere il piano dei controlli, delle verifiche e delle operazioni di manutenzione.