A prevederlo due decreti, uno specifico su controlli e manutenzione degli impianti antincendio e l’altro sulla gestione dell'emergenza antincendio, presentati le scorse settimane del Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi (Ccts).
Impianti antincendio: cosa prevede il DM sui controlli
Il provvedimento contiene le regole per il controllo e la manutenzione degli impianti: prescrive che i controlli siano eseguiti a regola dell’arte, in accordo a norme e specifiche tecniche pertinenti, e in accordo con il manuale di uso dell’impianto.Inoltre, il decreto stabilisce che potranno intervenire sugli impianti e sulle attrezzature antincendio solo operatori qualificati.
Nell’allegato II, sono contenuti i requisiti e le modalità di qualificazione del tecnico manutentore. Ad esempio, viene stabilito che il tecnico manutentore qualificato deve effettuare un percorso di formazione erogato da soggetti formatori, pubblici o privati, tenuti ad avvalersi di docenti con specifici requisiti.
Antincendio: la norma sulla gestione dell’emergenza
Il secondo provvedimento regola la gestione dell'emergenza, in tutti i luoghi di lavoro; la norma stabilisce che il datore di lavoro deve predisporre un piano di emergenza in presenza di almeno 10 lavoratori.Nel predisporre il piano di emergenza, il datore di lavoro deve prevedere una adeguata assistenza alle persone con esigenze speciali, indicando misure di supporto alle persone con ridotte capacità sensoriali o motorie, tra le quali adeguate modalità di diffusione dell'allarme, attraverso dispositivi sensoriali (luci, scritte luminose, vibratori, anelli d’induzione) e messaggi da altoparlanti
Il decreto contiene anche gli obblighi di aggiornamento periodico degli addetti antincendio. Le disposizioni che riguardano la nomina degli addetti antincendio e la loro formazione e aggiornamento si applicheranno anche ai cantieri temporanei o mobili e agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante.
L’allegato V definisce i requisiti e i titoli che devono possedere i docenti e dispone una tempistica ben precisa per l’aggiornamento che dovrà avere una cadenza almeno quinquennale.