Il rischio sismico è determinato dalla combinazione di 3 fattori: pericolosità, vulnerabilità ed esposizione. La pericolosità rappresenta la forza e la frequenza dei terremoti, la vulnerabilità è la propensione di una struttura a subire un danno di un determinato livello, a fronte di un evento sismico di una data intensità, l’esposizione riguarda natura, qualità e quantità dei beni esposti, quali persone e densità abitativa, beni culturali, storici e artistici.
L’obiettivo di un progettista è realizzare edifici sempre più resilienti al sisma in modo che continuino ad essere operativi durante e dopo un evento catastrofico.
La normativa antisismica
Tra le norme di riferimento in zona sismica ci sono: l'Eurocodice 8 (Progettazione delle strutture per la resistenza sismica) e le NTC 2018 (DM 17 gennaio 2018).Le NTC definiscono, nel paragrafo 7.3.6, il ‘Rispetto dei requisiti nei confronti degli stati limite’. Per tutti gli elementi strutturali primari e secondari, gli elementi non strutturali e gli impianti, si deve verificare che il valore di ciascuna domanda di progetto per ciascuno degli stati limite richiesti, sia inferiore al corrispondente valore della capacità di progetto.
Le verifiche degli elementi non strutturali (NS) si effettuano in termini di funzionamento (FUN) e stabilità (STA) in dipendenza della Classe d’Uso (CU). Per gli elementi non strutturali devono essere adottati magisteri atti ad evitare la possibile espulsione sotto l’azione della Fa corrispondente allo SL e alla CU considerati.
Progettazione antisismica: il ruolo dei controsoffitti
Per elementi costruttivi non strutturali s’intendono quelli con rigidezza, resistenza e massa tali da influenzare in maniera significativa la risposta strutturale e quelli che, pur non influenzando la risposta strutturale, sono ugualmente significativi ai fini della sicurezza e/o dell’incolumità delle persone.Le NTC 2018, di conseguenza, stabiliscono che “la capacità degli elementi non strutturali, compresi eventuali elementi strutturali che li sostengono, deve essere maggiore della domanda sismica corrispondente a ciascuno degli stati limite da considerare”.
Queste considerazioni valgono anche per i controsoffitti; infatti, quando un edificio viene sollecitato da una scossa, che ci si trovi all’interno di un ospedale, di una scuola o di un ufficio, la caduta di materiale da soffitto può pregiudicare la sicurezza.
Controsoffitti: le soluzioni antisismiche Rockfon
Rockfon offre soluzioni antisismiche testate. Il controsoffitto e relativa struttura sono testati su una tavola vibrante: sono state provocate 9 scosse partendo da un livello di bassa intensità, proseguendo con un livello di media ed infine di altissima intensità. Ogni scossa aveva la durata di 30 secondi, di cui i primi 5 secondi con accelerazioni crescenti, 20 secondi costanti ad alta intensità e 5 secondi finali con accelerazioni decrescenti.Il test ha riguardato 2 pannelli con peso e spessore differente in modo che, all’interno del range testato, fossero comprese sia applicazioni standard, sia soluzioni con il più alto peso e la più alta densità. Non si sono verificati distaccamenti, alterazioni o cedimenti né durante, né al termine delle prove.
Rockfon ha ideato una soluzione di controsoffitto che permette di avere una prestazione sismica con elementi standard. La soluzione prevede una struttura a vista, con pannelli 600 x 600 mm con bordo A. Tra i pannelli da inserire in questa struttura si può optare per:
- Ekla
- Blanka
- Color-All.
C’è anche Blanka Activity 40 mm, una soluzione che coniuga antisismica e resistenza ai carichi da sfondellamento.

Il controsoffitto sospeso è da realizzarsi con struttura Chicago Metallic T24 Click 2890 e pendini regolabili a doppia molla. É previsto un controventamento realizzato con pendini a doppia molla, installati a 45°, ogni 13 mq.

Nel sistema Rockfon la struttura Chicago Metallic T24 Click 2890 è caratterizzata da una clip di connessione che permette giunzioni rapide e sicure tra profili portanti e tra profili portanti e profili intermedi. Il sistema è costituito da profili portanti, profili intermedi, pendini a doppia molla con occhiolo, una clip di sospensione e clip perimetrali. I profili portanti e intermedi hanno un’altezza uniforme pari a 38 mm, che assicura maggiore stabilità al sistema.
Ogni singolo pannello è smontabile singolarmente. La clip di giunzione, permette, volendo, un rapido disassemblaggio della struttura. In un’ottica di un sistema sostenibile e flessibile, la soluzione permette un rapido e selettivo disassemblaggio dei suoi componenti.