
Coronavirus, gli appalti sono sospesi per 52 giorni
Condividi
LAVORI PUBBLICI
Coronavirus, gli appalti sono sospesi per 52 giorni
Il Ministero delle Infrastrutture spiega: è una misura per andare incontro alle imprese, nulla vieta di completare le attività nei termini previsti
Vedi Aggiornamento
del 16/06/2022

Vedi Aggiornamento del 16/06/2022
31/03/2020 - Sospensione di 52 giorni dei termini per le procedure di appalto. Con una circolare diramata nei giorni scorsi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha dato un’interpretazione al Decreto Cura Italia (DL 18/2020).
Nella sua circolare, il Mit ha chiarito che la sospensione si applica anche alle procedure di appalto e concessione disciplinate dal Codice Appalti (D.lgs. 50/2016).
I termini delle procedure di affidamento di appalti e concessioni, pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati dopo questa data, devono ritenersi sospesi per un periodo di 52 giorni, cioè il tempo corrispondente al periodo tra il 23 febbraio e il 15 aprile 2020.
La sospensione, spiega il Mit, è stabilita “in favore del soggetto onerato”, cioè del soggetto obbligato ad effettuare la prestazione o a realizzare i lavori. Molti, tra professionisti e imprese, sono stati messi in difficoltà dalle restrizioni imposte per contenere l’epidemia.
Nulla vieta, si legge nella circolare, che professionisti ed imprese possano decidere di ultimare le attività previste nei termini precedentemente stabiliti o in un termine inferiore rispetto a quello della sospensione.
Fatte queste premesse, il Mit ha ribadito che le Amministrazioni devono comunque adoperarsi per assicurare la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti, dando priorità a quelli considerati urgenti.
Il Coronavirus cambia le nostre abitudini e ridefinisce tempi e strumenti del nostro lavoro. Come si stanno modificando le attività dei progettisti? Cosa non riusciamo a fare e cosa, invece, facciamo meglio? PARTECIPA AL SONDAGGIO
Coronavirus e appalti, sospensione di 52 giorni
Il Mit ha spiegato che l’articolo 103 del Decreto “Cura Italia” ha disposto la sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi pendenti o iniziati dopo la data del 23 febbraio 2020. In questi casi, non si tiene conto del periodo intercorrente tra il 23 febbraio e il 15 aprile 2020. Il Dl ha inoltre prorogato la scadenza di certificati, permessi e concessioni fino al 15 giugno 2020.Nella sua circolare, il Mit ha chiarito che la sospensione si applica anche alle procedure di appalto e concessione disciplinate dal Codice Appalti (D.lgs. 50/2016).
I termini delle procedure di affidamento di appalti e concessioni, pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati dopo questa data, devono ritenersi sospesi per un periodo di 52 giorni, cioè il tempo corrispondente al periodo tra il 23 febbraio e il 15 aprile 2020.
Coronavirus e appalti, Mit: nulla vieta di rispettare i termini
I termini delle procedure di affidamento di appalti e concessioni, pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati dopo questa data, devono ritenersi sospesi per un periodo di 52 giorni, cioè il tempo corrispondente al periodo tra il 23 febbraio e il 15 aprile 2020.La sospensione, spiega il Mit, è stabilita “in favore del soggetto onerato”, cioè del soggetto obbligato ad effettuare la prestazione o a realizzare i lavori. Molti, tra professionisti e imprese, sono stati messi in difficoltà dalle restrizioni imposte per contenere l’epidemia.
Nulla vieta, si legge nella circolare, che professionisti ed imprese possano decidere di ultimare le attività previste nei termini precedentemente stabiliti o in un termine inferiore rispetto a quello della sospensione.
Fatte queste premesse, il Mit ha ribadito che le Amministrazioni devono comunque adoperarsi per assicurare la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti, dando priorità a quelli considerati urgenti.
Il Coronavirus cambia le nostre abitudini e ridefinisce tempi e strumenti del nostro lavoro. Come si stanno modificando le attività dei progettisti? Cosa non riusciamo a fare e cosa, invece, facciamo meglio? PARTECIPA AL SONDAGGIO
Norme correlate
Decreto Legge 17/03/2020 n.18
Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (Coronavirus) (Decreto Cura Italia)
Approfondimenti
Notizie correlate

LAVORI PUBBLICI Appalti: dopo l’emergenza Covid-19, Anac ripristina i termini per scadenze e comunicazioni

LAVORI PUBBLICI Coronavirus, Anac: ‘mai chiesta la sospensione delle gare’

LAVORI PUBBLICI Coronavirus, Anac: nella fase 2 si rischia il blocco degli appalti

NORMATIVA Coronavirus, come sospendere il pagamento di imposte e contributi

MERCATI Gare di progettazione in picchiata per colpa del Coronavirus

NORMATIVA Coronavirus e edilizia, il committente deve pagare i lavori già eseguiti

NORMATIVA Climatizzatori, Aicarr spiega come utilizzarli durante l’emergenza coronavirus

NORMATIVA Coronavirus, Assoverde: riaprire le attività di manutenzione del paesaggio

NORMATIVA Coronavirus, prestiti garantiti dallo Stato per imprese e professionisti

MERCATI Coronavirus, la filiera edilizia e arredamento chiede il ‘Piano Bridge’

NORMATIVA Coronavirus, deroghe al Codice Appalti nel decreto Aprile?

MERCATI Progettazione, Oice: rettificato il 28,1% delle gare

MERCATI Coronavirus, Confindustria: nelle costruzioni calo del 7% nel 2020 e difficoltà di accesso al credito

LAVORI PUBBLICI Coronavirus, Cresme: nel 2020 le costruzioni potrebbero perdere 34 miliardi di euro

NORMATIVA Coronavirus, per gli appalti pubblici servono misure ad hoc

NORMATIVA Coronavirus, in arrivo misure per edilizia e opere pubbliche

NORMATIVA Coronavirus, dalla filiera delle costruzioni 4 proposte al Governo

NORMATIVA Coronavirus, Durc validi fino al 15 giugno 2020

NORMATIVA Coronavirus, ecco le misure applicabili a tutta Italia

LAVORI PUBBLICI Coronavirus, ecco quali cantieri restano aperti
Altre Notizie