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Coronavirus, Inarsind chiede di alleggerire la pressione fiscale sui professionisti

Coronavirus, Inarsind chiede di alleggerire la pressione fiscale sui professionisti

Anche CoLAP scrive a Conte. Chiesta la riduzione al 10% per l’aliquota delle ritenute d’acconto, un’indennità per inabilità temporanea e flat tax 15% fino a 100 mila euro

Vedi Aggiornamento del 30/07/2020
Foto: Andriy Popov ©123RF.com
Foto: Andriy Popov ©123RF.com
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 30/07/2020
10/03/2020 - Alleggerire la pressione fiscale sui professionisti e aumentare la liquidità a loro disposizione, riducendo al 10% per il 2020 l’aliquota delle ritenute d’acconto.
 
Queste alcune proposte che l’Associazione di intesa sindacale degli Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti Italiani (InArSind) ha sottoposto all’attenzione del Governo in una lettera diretta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Anche il Coordinamento Libere Associazioni Professionali (CoLAP) ha scritto una lettera a Conte in cui ha fatto richieste simili. 
 

Emergenza coronavirus: meno pressione fiscale per professionisti

Nella lettera indirizzata a Conte, InArSind ha sottolineato che il lavoro dei liberi professionisti dovrà fare i conti da subito con il problema della liquidità di cassa, che si aggiunge alla perdurante contrazione del mercato e alla riduzione del volume d’affari e del reddito dei professionisti.
 
Per questo il sindacato ha proposto di agire direttamente alla fonte aumentando la liquidità a disposizione dei liberi professionisti riducendo per il 2020 al 10% l’aliquota delle ritenute d’acconto e trovando delle soluzioni che consentano temporaneamente di lasciare in campo una quota delle entrate fiscali anche per i colleghi, soprattutto giovani, che beneficiano del regime forfettario.
 
Secondo InArSind, solo alleggerendo la pressione delle anticipazioni che il mondo professionale accredita allo Stato si potranno avere dei benefici sulle già sofferenti posizioni finanziarie degli ingegneri e architetti.

Per ridurre la pressione fiscale di tutti i professionisti, CoLAP chiede l’attuazione di una flat tax al 15% per tutte le partite Iva per i redditi 2019 fino a 100 mila euro, l’eliminazione dell’acconto per l’anno 2020 e la riduzione volontaria di 10 punti dell’aliquota contributiva per i professionisti che versano alla Gestione separata dell’Inps per l’anno 2020 e che ne fanno richiesta.

 
 

Professionisti: le proposte di InArSind e CoLAP

InArSind, pur apprezzando la sospensione dei termini di pagamento dei contributi previdenziali, chiede di valutare tutte le azioni più opportune a sostenere i professionisti nella situazione di disagio economico conseguente all’emergenza coronavirus.
 
Ad esempio, chiede di attivare agevolazioni per l’accesso alle linee di credito garantite da rete confidi Fidiprof di Confprofessioni o altri consorzi riconosciuti.
 
Inoltre, ha proposto l’erogazione di indennità per inabilità temporanea nell’esercizio di attività professionale nelle zone del territorio soggette a restrizione di libera circolazione.

Anche CoLAP ha chiesto di attivare forme di sostegno per i professionisti come l’estensione del bonus di 500 euro mensili di sostegno a tutti i liberi professionisti che hanno visto diminuire del 70% la loro produttività e la previsione di voucher baby sitting 2020 per i lavoratori autonomi con almeno un figlio minore a carico.
 
Infine, sia InArSind che CoLAP hanno chiesto una moratoria per l’anno 2020 agli iscritti non in regola con le posizioni previdenziali degli anni precedenti per poter accedere ai piani di rateizzazione dei contributi previdenziali dell’anno 2020.

Probabilmente sperano che le richieste possano trovare posto nel decreto per il sostegno a professionisti, imprese e famiglie a cui il Governo sta lavorando e che dovrebbe contenere il bonus mensile di 500 euro per i professionisti della zona rossa, l’innalzamento al 100% dell’ecobonus, il ripristino dello sconto in fattura e lo snellimento delle procedure per avviare i cantieri.

Tale decreto sarà fondamentale per la ripresa dell’economia italiana, soprattutto dopo l’entrata in vigore da oggi del Dpcm 9 marzo 2020 che applica le misure della zona rossa sull'intero territorio nazionale.
 
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