La maggior parte dei professionisti, però, non si aspetta un futuro roseo ma pensa che quando l’emergenza sarà superata, la situazione peggiorerà e la crisi colpirà tutti. Questo uno dei dati più dolorosi che è emerso dal sondaggio di Edilportale che ha raccolto le opinioni di oltre 2000 progettisti italiani sull’emergenza coronavirus e sul suo impatto sulla professione.
Coronavirus, cosa accadrà alla professione dopo la crisi?
Quasi l’80% dei partecipanti al sondaggio pensa che quando l’emergenza sarà superata, la situazione peggiorerà e si aprirà un ulteriore periodo di crisi.Per molti professionisti, infatti, le misure di aiuto sono considerate positive ma non risolutive. Ad esempio, solo il 12% dei rispondenti al sondaggio considera sufficiente per far fronte all’emergenza il contributo Inarcassa mentre il restante 88% ritiene che tale contributo sia insufficiente o troppo poco rispetto ai versamenti richiesti.
Coronavirus, cantieri fermi ma verso la riapertura
Anche se si inizia a parlare di apertura dei cantieri, la situazione attuale rimane ancora stazionaria. I cantieri sono chiusi nella maggior parte dei casi; infatti, per il 55% dei rispondenti l’attività nei cantieri è completamente ferma mentre nel 37% dei casi è fortemente penalizzata.Anche l’approvvigionamento di prodotti e materiali per i cantieri ne ha risentito: nel 70% dei casi le consegne sono sospese e nel 27% dei casi ci sono ritardi.
Anche la chiusura degli uffici pubblici ha creato disagi a quasi il 90% dei professionisti che hanno risposto al sondaggio: per il 46% è tutto bloccato mentre per il 43% le pratiche vanno a rilento.
Professionisti al tempo del Coronavirus: ecco le attività che si svolgono
In attesa dell’avvio della fase 2, i progettisti occupano il tempo dedicandosi soprattutto alla progettazione e alla ricerca di nuove soluzioni e nuove idee per i propri progetti.Inoltre, poiché sono tante le iniziative formative in remoto dedicate a chi è costretto in casa, il 65% dei rispondenti sta sfruttando il tempo per webinar e corsi online.
Se i professionisti studiano nuove soluzioni per il futuro e si dedicano alla formazione online, nonostante ritengano che alla crisi sanitaria subentrerà una crisi economica, significa che riconoscono l’importanza delle capacità personali e professionali nell’affrontare la situazione. In fondo sanno che chi s’impegnerà, riuscirà a ‘superare la tempesta’.