Lo ha detto la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, il 7 maggio scorso, nel corso di un incontro con i rappresentanti di Confindustria, Confapi, Confimi, Confprofessioni e Ance svolto per raccogliere le loro istanze e definire le misure di sostegno alle imprese.
La semplificazione delle opere pubbliche
Il nuovo pacchetto di norme, in via ordinaria e ordinata - spiega una nota del Ministero -, mira a regolamentare tutte le fasi di realizzazione di un’opera pubblica, da quella iniziale di progettualità al momento conclusivo del collaudo. L’obiettivo è di addivenire ad una semplificazione generalizzata che ne snellisca tutti i passaggi intermedi.In quest’ottica - prosegue la nota - viene presa in considerazione anche la previsione di una norma straordinaria che riconosca alle stazioni appaltanti alcune facoltà derogatorie.
Analogamente, ai fini dello snellimento delle procedure, è stato citato l’articolo 4 della Legge Sblocca Cantieri (Legge 55/2019) che consente il ricorso al commissariamento, misura ritenuta necessaria - puntualizza il Ministero - solo in presenza di evidenti criticità di natura amministrativa e progettuale di un’opera.
Le misure di sostegno alle imprese
Per quel che riguarda, invece, le misure per far fronte all’emergenza Coronavirus, la Ministra si è resa disponibile a contribuire alla velocizzazione dei pagamenti da parte della PA e ha dichiarato che le imprese potranno beneficiare delle misure orizzontali previste dal prossimo Decreto Liquidità.Nella stessa giornata di giovedì, la Ministra De Micheli è intervenuta al Consiglio Generale dell’Ance per illustrare le nuove misure per l’edilizia che il Governo sta per mettere in campo.
Ance: ‘si avvii il Piano Italia’
Il Presidente dei Costruttori, Gabriele Buia, ha esortato ad avviare il ‘Piano Italia per le città e i territori’. Si tratterebbe di un Fondo unico in cui far confluire tutte le risorse - circa 30 miliardi di euro -stanziate negli ultimi anni a favore dei Comuni per investimenti in sostenibilità ambientale e sociale e in edilizia pubblica, soprattutto scolastica.La proposta di istituire il ‘Fondo Piano Italia’, avanzata dall’Ance due settimane fa, prevede che le risorse siano anticipate attraverso l’attivazione di mutui con Cassa Depositi e Prestiti e con la Banca Europea degli Investimenti; in questo modo, sarebbero subito disponibili 26 miliardi di euro per i Comuni, 13 miliardi per ciascuno degli anni 2020 e 2021.