A spiegarlo CoLAP - Coordinamento Libere Associazioni Professionali - che, pur lamentando l’assenza di regole chiare e omogenee da parte del governo e di alcune regioni, sta delineando un Vademecum di carattere generale che fornisca il supporto necessario alla riorganizzazione dello studio per l’attuazione delle misure anti-contagio a seconda di ogni tipologia di studio professionale.
Il DPCM 17 maggio 2020, comunque, ribadisce le regole per le attività professionali, puntando soprattutto al lavoro agile, svolto presso il proprio domicilio o in modalità a distanza e continuando ad incentivare ferie e congedi. Inoltre, specifica che devono essere assunti protocolli di sicurezza anti-contagio con adozione di strumenti di protezione individuale e devono essere incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro.
Sicurezza negli studi professionali: i casi analizzati da CoLAP
CoLAP fornirà specifiche linee guida a seconda di 5 diverse tipologie di realtà professionali:- professionista singolo che opera in autonomia e riceve clienti in studio;
- professionista singolo che opera in autonomia ma presso i locali della propria abitazione;
- professionista che opera con dipendenti e/o collaboratori;
- professionista che opera prevalentemente all’esterno delle proprie strutture ma in ambienti “Organizzati” (scuole, tribunali, uffici pubblici, aziende e simili);
- professionista che opera prevalentemente all’esterno delle proprie strutture ma in ambienti non “Organizzati” (privati, luoghi pubblici, all’aperto e simili).
In merito alla possibile evoluzione dell’organizzazione del lavoro, CoLAP ha individuato due macrocategorie di professioni:
1) professioni che sono svolte senza la necessità di vicinanza e/o contatto;
2) professioni che per loro natura hanno la necessità di vicinanza e/o contatto con il cliente.
Studi professionali: come garantire la sicurezza a seconda dell'organizzazione
Ad esempio, nel caso di attività in studio con i clienti, CoLAP suggerisce di distanziare gli appuntamenti (mantenendo un tempo tra una seduta e l’altra) per ridurre l’accesso, utilizzare la sala d’attesa prevalentemente come luogo di passaggio e dotare tutti gli ambienti di specifici dispenser di gel detergenti e materiale monouso.Per l’organizzazione dello spazio di lavoro, il Vademecum indicherà come predisporre la stanza selezionando solo gli strumenti utili e necessari per svolgere la seduta con ciascun cliente e lasciare la strumentazione non utilizzata chiusa nell’armadio o in altro spazio dedicato.
Nel caso in cui un professionista singolo che opera in autonomia ma presso i locali della propria abitazione, CoLAP suggerisce di organizzare le attività in modo tale che tra un appuntamento e l’altro ci sia un lasso di tempo non inferiore a 15 minuti.
Inoltre, sia il professionista che il cliente devono indossare: mascherina e guanti, mentre il cliente deve indossare anche i copriscarpe messi a disposizione del professionista all’ingresso.
Infine, si suggerisce ad altre persone conviventi di non transitare in concomitanza del cliente e del professionista. Qualora una persona convivente manifestasse sintomi, il professionista non potrà ricevere clienti fino ad accertamento medico.