Dato il peso rilevante in termini di salute e sicurezza, l’ambito costruzioni trova esplicita disciplina nazionale sin dal 1956 (d.p.r. 164 che integra il d.p.r. 547 del 1955) la cui normativa mancava di un elemento essenziale: la previsione sistematica dei rischi e la pianificazione delle misure atte a contrastarli, ovvero la pianificazione della sicurezza. Aspetto introdotto, come riportato nelle linee guida pubblicate da INAIL nel testo “La progettazione della sicurezza nel cantiere”, con direttiva cantieri (la 92/57/CEE), che attivava una disciplina specifica per i cantieri, prevedendo la creazione di figure specialistiche.
Con il d.lgs. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. tutta la normativa specifica relativa alle costruzioni, ovvero ai cantieri, risulta riunita, ed innovata, nel titolo IV e nei diversi allegati, di interesse specifico per i cantieri edili.
Tra i vari aspetti contemplati, l’art. 109 del d.lgs. n. 81/2008 stabilisce come, in relazione al tipo di lavori effettuati, il cantiere debba essere dotato di recinzione avente caratteristiche idonee ad impedire l'accesso agli estranei alle lavorazioni.
La recinzione di cantiere, infatti, è un sistema di confinamento di una o più aree adibite che non risponde esclusivamente alla necessità di regolamentare l’accesso impedendo l’ingresso dei non addetti, ma costituisce di per sé una misura di prevenzione e protezione dai rischi d’interferenza interni ed in prossimità del cantiere stesso (fonte INAIL “La progettazione della sicurezza nel cantiere”).
Il d.lgs. n. 81/2008 non prescrive tipologie e dimensioni della recinzione, rimandando ai regolamenti edilizi locali. Infatti, sin dalla progettazione dell’area, è richiesto di focalizzare l’attenzione sulla sicurezza adottando una metodologia operativa incentrata su un’attenta valutazione dei rischi e, la scelta della tipologia di recinzione da adottare deve scaturire direttamente dalla valutazione dei rischi effettuata a monte dalle specifiche figure responsabili dei lavori. Definita la tipologia di confinamento appropriata all’area di lavoro, ai regolamenti edilizi locali ed alle possibili particolari prescrizioni per la fattispecie del singolo cantiere, si procede quindi alla realizzazione della recinzione in funzione della sua localizzazione e relativo ambito.
Link propone alla propria clientela due differenti tipologie di recinzione cantiere:
reti temporanee e mobili per il cantiere, estrusa in HDPE (vergine e riciclata) mono-orientata, a maglia ovoidale 65 x 35 mm, realizzata con polimeri di prima qualità. La rete da cantiere Link è disponibile in rotoli di colore arancio o verde e con nastro adesivo con la scritta “ATTENZIONE LAVORI IN CORSO”. La cui materia prima è verificata in accordo con regolamento “REACH” 1907/2006/CE, per garantire un costante monitoraggio su eventuali rischi delle sostanze chimiche intrinseche nei prodotti commercializzati. L’applicazione della rete è agevole e non richiede manutenzione aggiuntiva. Una sua corretta posatura consente di poterla riutilizzare successivamente in altri cantieri contenendo al minimo il costo dell’investimento. La rete cantiere Link presenta ottima resistenza ai raggi UV, verificata in accordo con le norme UNI EN ISO 4892-3:2016 + UNI ISO 4582:2018 + ISO 105-A03:1993.
Elemento costitutivo di tali recinzioni consiste nel focalizzare l’attenzione sulla sicurezza in un settore di attività che per sua caratteristica espone i lavoratori a rischi particolarmente elevati. E’ essenziale che la recinzione, ed eventuali segnalazioni luminose aggiuntive, vengano periodicamente verificate, tenute in efficienza per tutta la durata del cantiere e controllare che siano sempre ben visibili.
LINK industries su Edilportale.com