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Ecobonus, come cambierà con le nuove regole sulla prestazione energetica

Ecobonus, come cambierà con le nuove regole sulla prestazione energetica

Incentivi commisurati al risparmio energetico ottenuto e concessi solo con elementi installati da posatori qualificati

Vedi Aggiornamento del 28/09/2020
Foto: scanrail ©123RF.com
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di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 28/09/2020
23/06/2020 - Gli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici devono essere commisurati al risparmio energetico ottenuto. Ma non solo, perché nel caso in cui si sostituiscano finestre e infissi, si potrà ottenere l’ecobonus solo se gli installatori saranno dotati di una opportuna qualifica.
 
Le novità, introdotte dal D.lgs. 48/2020, che ha recepito nell’ordinamento italiano la Direttiva 2018/844/UE sull’efficienza energetica in edilizia, modificando il D.lgs. 192/2005 sul rendimento energetico in edilizia, sono destinate ad avere un impatto sul sistema dei bonus per la riqualificazione degli edifici.
 

Ecobonus graduato sul risparmio energetico

Il decreto prevede che gli incentivi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, in occasione della loro ristrutturazione, siano commisurati ai risparmi energetici perseguiti o conseguiti.
 
Il monitoraggio dei risultati deve essere condotto dall’autorità che concede l’incentivo, quindi dall’Agenzia delle Entrate, tenendo conto di almeno uno di questi criteri:
- prestazione energetica dell'apparecchiatura o del materiale utilizzato per la ristrutturazione;
- valori standard per il calcolo dei risparmi energetici negli edifici;  
- confronto degli attestati di prestazione energetica rilasciati prima e dopo la ristrutturazione;
- diagnosi energetica;
- un altro metodo pertinente, trasparente e proporzionato che indichi il miglioramento della prestazione energetica.

Il decreto stabilisce inoltre che gli strumenti di incentivazione favoriscano la sinergia tra i fondi nazionali e i fondi strutturali europei.
 

Ecobonus, l'evoluzione del quadro normativo

Le norme che regolano l’accesso all’ecobonus si stanno già uniformando a questi princìpi. Da qualche anno, infatti, le aliquote dei bonus sono state graduate in base all’invasività dell’intervento e al risultato da raggiungere. Alla sostituzione di infissi, ad esempio, è riconosciuto un bonus del 50%, mentre un intervento di riqualificazione globale ottiene la detrazione del 65%.

Un meccanismo che il Decreto Rilancio accentuerà, riconoscendo il superbonus del 110% agli interventi con un maggiore impatto sul risparmio energetico, come il rifacimento del cappotto termico e la sostituzione di caldaie.
 

Ecobonus solo con posatori abilitati

Il D.lgs. 48/2020 prevede che, con un prossimo decreto, siano definiti i requisiti degli operatori che provvedono all’installazione degli elementi edilizi e dei sistemi tecnici per l’edilizia. Gli operatori dovranno possedere un adeguato livello di formazione professionale, da conseguire anche attraverso corsi specialistici e certificazioni.
 
A novembre, cioè a sei mesi dall’entrata in vigore del D.lgs. 48/2020, il possesso dei requisiti stabiliti dal decreto di futura emanazione, sarà condizione necessaria per ottenere l’ecobonus. Questa previsione potrebbe richiedere degli aggiornamenti nei corsi di formazione attualmente esistenti sul mercato.
 

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