Bonus 600 euro, i beneficiari
Il bonus sarà erogato automaticamente a chi ne abbia già beneficiato nel mese di marzo. Gli altri dovranno soddisfare i seguenti requisiti alla data della presentazione della domanda:- non essere titolari di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- non essere titolari di pensione.
Rispetto alla versione precedente, è stata ampliata la platea dei beneficiari, includendo anche i professionisti con un contratto di lavoro dipendente a tempo determinato.
L’indennità sarà riconosciuta anche ai professionisti che si sono iscritti alle Casse entro il 23 febbraio 2020, purchè risulti che abbiano percepito un reddito professionale entro i 35mila euro o 50mila euro. I due limiti si riferiscono rispettivamente al caso in cui l’attività sia stata limitata a causa dell’emergenza sanitaria o all’eventualità che il professionista sia stato costretto a cessare, ridurre o sospendere l’attività. Per riduzione si intende un calo del 33% rispetto ai livelli reddituali dell'anno precedente.
Bonus 600 euro, come funziona
Gli interessati devono presentare domanda a partire da oggi, 8 giugno 2020, alla propria Cassa di previdenza, secondo gli schemi predisposti dai singoli enti.Il lavoratore deve allegare alla domanda un’autocertificazione in cui dichiara:
- di essere libero professionista, non titolare di pensione o di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- di non aver percepito le altre forme di integrazione salariale previste dal Decreto Cura Italia (DL 18/2020), il reddito di cittadinanza, le indennità per dipendenti e autonomi previste dal DM 30 aprile 2020 né il reddito di emergenza e le altre indennità introdotte dal Decreto Rilancio (DL 34/2020);
- di non aver presentato analoga domanda ad altre Casse di previdenza;
- di aver conseguito, nell’anno di imposta 2018, un reddito professionale non superiore a 35mila euro, nel caso in cui l’attività sia stata limitata dall’emergenza, o a 50mila euro se, causa Covid-19, l’attività è stata cessata, ridotta o sospesa;
- di aver chiuso la Partita Iva tra il 23 febbraio 2020 e il 30 aprile 2020 o di aver subito una riduzione del 33% del reddito relativo al primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Questa documentazione deve essere prodotta solo dai professionisti con redditi superiori a 35mila euro. Per gli altri è sufficiente la dichiarazione di aver subito limitazioni alla propria attività.
Alla domanda vanno inoltre allegate le copie dei documenti di identità, codice fiscale e coordinate bancarie. Le domande prive di queste informazioni, o presentate dopo l’8 luglio 2020, saranno considerate inammissibili.