Tra le peculiarità di un pavimento resiliente vi sono la continuità del rivestimento, l’elasticità, lo spessore ridotto, la facilità di lavorazione, proprietà isolanti, impermeabili, riciclabilità al 100%, antiscivolo e durabilità. Tra queste peculiarità, l’elasticità, cioè la capacità di ritornare velocemente alle condizioni iniziali dopo aver subito una deformazione provocata da un carico di breve durata, è quella che ha reso questi materiali tra i più utilizzati in tutte quelle opere aperte al pubblico in cui vi è traffico intenso pedonale.
Infatti, se nell’ambito residenziale la ceramica e il legno sono i materiali maggiormente usati per i pavimenti interni, in contesti come università, scuole, ospedali, palestre, cinema, aeroporti, asili, biblioteche, le superfici a pavimento sono ricoperte con materiali resilienti. Ma, nell’ultimo periodo, la tendenza sta cambiando. Grazie alla sua versatilità, alla confortevolezza al passo, al calore al tatto, alla resistenza e alla durabilità, questo materiale ha fatto il suo ingresso nel retail, nel settore alberghiero, ma soprattutto nelle abitazioni.
Se si vuole rinnovare velocemente la propria casa evitando “ingombranti” lavorazioni, i pavimenti resilienti sono una buona soluzione perché oltre che su supporto di nuova costruzione possono essere posati in sovrapposizione alla pavimentazione esistente. La posa può essere con adesivo o a click, quest’ultima versione consente di rimuove facilmente il pavimento e riutilizzarlo altrove e/o sostituirlo con un altro per cambiare look. Il ridotto spessore, 2÷3 mm, non crea problemi di quota per quanto riguarda porte interne ed infissi.

Pavimenti resilienti, il linoleum
Il Linoleum è il progenitore dei pavimenti resilienti. Erroneamente considerato un materiale artificiale, il linoleum è in realtà un materiale naturale, formato da polveri di sughero, di legno e di pietra, con resina, pigmenti e olio di lino, con un supporto di juta. Il linoleum è molto resistente, è un prodotto molto ‘igienico’, infatti è molto utilizzato negli ospedali ed è anche un’ottima soluzione per chi soffre di asma poiché respinge polveri e batteri.Essendo un materiale naturale nel tempo tende a schiarirsi, la sua resistenza si accentua nel tempo poiché “il processo di ossidazione-resinificazione continua anche dopo la posa”, diviene sempre più compatto e sempre meno poroso al punto da sembrare, dopo decenni, quasi vetrificato. Inizialmente prodotto in colori standard, oggi lo si può trovare in molteplici colori e anche con grafiche molto accattivanti. La natura del materiale permette di averlo nella versione opaca; è venduto in teli o piastrelle.

Pavimenti resilienti, la gomma
Per quanto la gomma sia un materiale naturale, le pavimentazioni sono costituite da una piccola quantità di gomma naturale e per la rimanente parte da gomma sintetica (origine petrolchimica) con l’aggiunta di pigmenti. Prodotto tramite il processo di vulcanizzazione della gomma - lo stesso adoperato per gli pneumatici delle auto - si trova in commercio sotto forma di teli, lastre e mattonelle perfettamente planari di uno spessore compreso fra 2 e 5 mm, privi di irregolarità, variazioni di spessore e difetti strutturali, che ne fa resistenza e durata.I pavimenti in gomma sono noti per la loro capacità di assorbire gli urti, tanti da essere definite pavimentazioni anti-trauma e utilizzati moltissimo in ambienti con presenza di bambini o anziani. La gomma è infine l’unico pavimento resiliente che si può utilizzare tranquillamente in esterno, soprattutto nella versione “colato in opera”, una gettata unica senza giunture che da vita ad una pavimentazione omogenea e totalmente priva di barriere architettoniche.
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Pavimenti resilienti, il PVC
Segue ai materiali naturali del linoleum e della gomma, il PVC (cloruro di Polivinile), una delle materie plastiche più diffuse ed economiche allo stesso tempo.In edilizia è usato in tanti settori: tubazioni come le grondaie, cavi elettrici, infissi e serramenti, pavimenti e anche rivestimenti per mobili.
Il PVC appartiene alla famiglia degli idrocarburi polimeri quali poliammide, polipropilene, poliestere, polietilene, poliuretano ecc. nota per è offrire stabilità, grande resistenza all’usura e soprattutto grande resilienza.
I pavimenti in PVC possono essere semiflessibili, omogenei, eterogenei, su schiuma (cushion floor) e multistrato. Il PVC è venduto in teli alti uno o più metri che riproducono effetti iperrealistici sia visivi che tattili. È un materiale molto resistente e duraturo ma “soffre” in presenza di elevate fonti di calore.

Pavimenti resilienti, il vinile
Il vinile si può definire la nuova generazione di pavimenti in PVC. I pavimenti in vinile sono altamente decorativi e facili da posare e si distinguono in LVT ovvero Luxury Vinyl Tile e SPC ovvero Stone Polymer Composite, quest’ultimi avendo un supporto di pietra calcarea combinato con polvere di PVC e stabilizzanti, ha una compattezza superiore ad un pavimento LVT che risulta essere più flessibile.L’evoluzione della grafica ha permesso di creare una gamma quasi infinita di colori e fantasie. I pavimenti in vinile riescono ad emulare perfettamente l’effetto del legno, della pietra, del marmo, del cotto, oppure giocano con colori e fantasie pressoché infinite. A differenza del PVC classico sono venduti in forma di piastrella quadrata o rettangolare.
Il pavimento in vinile è antiscivolo, antirumore, caldo, durevole, resistente ed impermeabile.

Pavimenti resilienti, il sottofondo
I pavimenti resilienti possono essere posati sia su massetto di nuova costruzione che su pavimento esistente. In entrambi i casi è necessario che il supporto abbia resistenza meccanica, un’umidità residua inferiore ai valori prescritti, superficie liscia.Poiché i pavimenti resilienti sono impermeabili, la questione umidità è molto importante, onde evitare di vedere antisettici feromoni di scollamento e formazione di bolle, bisognerebbe valutare di inserire una barriera al vapore.
Invece, per rendere il supporto liscio bisognerà prevedere una rasatura o la posa di un promotore di adesione. Infine, per quanto i pavimenti resilienti siano utilizzati nel fai da te in realtà ci sono specifiche istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione, normate dalla UNI 11515-1:2020, pertanto, sarebbe sempre auspicabile delegare la posa a personale tecnico specializzato.