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Ristrutturazione o nuova costruzione: come realizzare le pareti divisorie?

Ristrutturazione o nuova costruzione: come realizzare le pareti divisorie?

Costi, tempi di lavorazione e caratteristiche prestazionali cambiano a seconda che le pareti divisorie siano costruite in blocchi di laterizio, calcestruzzo alleggerito o cartongesso

Vedi Aggiornamento del 27/09/2022
Foto: ldprod ©123rf.com
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di Rosa di Gregorio
Vedi Aggiornamento del 27/09/2022
24/07/2020 - Le pareti divisorie assolvono l’importante funzione di delimitare gli ambienti della propria abitazione. Ad esse vengono richieste capacità di isolamento acustico e isolamento termico, robustezza e resistenza al fuoco, nonché la capacità di contenere gli impianti sottotraccia. Nell’ambito di una ristrutturazione d'interni o di una nuova costruzione qual è il materiale più idoneo da utilizzare per la loro realizzazione? Blocchi in laterizio, blocchi in calcestruzzo o sistemi in cartongesso?


Pareti divisorie in blocchi di laterizio

Il sistema costruttivo di tramezzi con blocchi di laterizio è il più tradizionale, esso prevede che i blocchi siano tenuti assieme con malta lungo i giunti orizzontali e verticali; i blocchi possono avere altezze e spessori differenti, questo determinerà una variazione della percentuale di foratura e di conseguenza della massa volumica. I fori, a loro volta, possono essere verticali o orizzontale.

La superficie esterna dei blocchi di laterizio è generalmente scanalata per facilitare la posa dell’intonaco rustico; alcuni prodotti innovativi prevedono blocchi rettificati che sono posati a secco, ossia senza l’utilizzo di malte, attraverso degli incastri maschio - femmina verticali e/o orizzontali. L’eliminazione dei giunti migliora le prestazioni termiche delle pareti, oltreché ridurre di molto i tempi di posa. Altri prodotti innovativi prevedono blocchi con isolante integrato.

I blocchi in laterizio formano delle pareti massive che hanno quindi una buona inerzia termica (ovvero la capacità di rispondere velocemente a richieste di variazione di temperatura durante l’arco della giornata). Non è un materiale isolante, ma ha comunque buone capacità termiche in termini di trasmittanza e conducibilità, che possono essere notevolmente migliorate se si utilizzano blocchi con posa a secco oppure malte termiche ed intonaci termoisolanti.

È un materiale resistente al fuoco come previsto dall’allegato A del DM 16.02.2007, resistenza incrementabile con l'utilizzo di intonaco protettivo antincendio.

Ristrutturazione o nuova costruzione: come realizzare le pareti divisorie? Foto: ©Fornaci Laterizi Danesi

I blocchi in laterizio sono caratterizzati da una notevole robustezza e resistenza meccanica che aumenta quanto è più bassa la percentuale di foratura; ma una percentuale di foratura al di sotto del 45% determinerà blocchi più pesanti rispetto ad una uguale o superiore al 55% tipica dei blocchi alleggeriti.

Per quanto riguarda il potere fono - isolante di un divisorio realizzato in blocchi di laterizio esso si aggira intorno ai 42 dB, quindi al di sotto del minimo previsto dalla normativa che è di 50 dB, raggiungibile abbinando per esempio alla muratura un isolante.
Un divisorio in laterizio richiede un tempo di esecuzione che racchiude diverse lavorazioni quali posa, apertura e chiusura tracce, intonaci, a cui si aggiungono i tempi per asciugatura e stagionatura dei vari materiali impiegati.

Nella famiglia dei blocchi in laterizio ci sono anche i blocchi in laterizio rivestito in gesso, essi sono realizzati con dei blocchi forati in laterizio già pre-intonacati e dotati di bisellatura sui quattro lati, per ottimizzare i tempi in fase di montaggio. Sarà sufficiente un bassissimo spessore del rasante (1-2 mm) che permette a sua volta una veloce asciugatura e la successiva opera di tinteggiatura in tempi brevi. Pareti costruite con laterizi rivestiti di gesso risultano essere notevolmente igroscopiche.

Ristrutturazione o nuova costruzione: come realizzare le pareti divisorie? Foto: ©Bacchi


Pareti divisorie in calcestruzzo (cls) alleggerito

I blocchi in calcestruzzo alleggerito sono caratterizzati da leggerezza, lavorabilità, velocità di posa e buona resistenza meccanica, che li rende ideali per lavori di ristrutturazione. I blocchi in calcestruzzo alleggerito possono essere posati in modo tradizionale con malta specifica, oppure, per quelli dotati di incastro su tutti i lati, la posa può avvenire a secco. L’assenza di giunti di posa permette di costruire una parete in modo facile e veloce.

Essendo lisci e rettificati le pareti risultano già planari in fase di realizzazione, andando a ridurre i tempi di lavorazione per l’intonaco. Sulle pareti in calcestruzzo alleggerito è possibile posare direttamente i rivestimenti ceramici. Vi sono alcune tipologie di blocco il cls alleggerito che non necessitano di intonacatura ma è sufficiente una rasatura con rete armata in fibra di vetro.

I blocchi in cls alleggerito possono avere diversa massa volumica; a seconda delle esigenze si opterà per blocchi con bassa densità quando si vuole una parete altamente isolante o per blocchi con elevata densità quando si vuole una parete molto resistente.
È un materiale impermeabile quindi adatto in tutti gli ambienti soggetti ad umidità. Anche i blocchi in cls alleggerito come da Decreto Ministeriale DM 16.02.2007 sono resistenti al fuoco.

Dal punto di vista dell’isolamento acustico hanno un potere fonoisolante che può raggiungere anche i 52 dB Rw.
Va sottolineato che per apprezzare appieno le caratteristiche di questo materiale devono essere utilizzati tutti i materiali complementari ad essi (colle, adesivi, intonaci ecc.) come da indicazione delle schede tecniche, perché si tratta di un vero e proprio “sistema” e soprattutto bisogna evitare di realizzare troppe tracce a parete per non inficiare sulla robustezza del materiale e le tracce devono essere realizzate con opportuno scanalatore.
Ristrutturazione o nuova costruzione: come realizzare le pareti divisorie? Foto: ©GESSI ROCCASTRADA


Pareti divisorie in cartongesso, sistemi a secco

Le pareti in cartongesso rientrano nella tipologia dei sistemi a secco, ossia quei sistemi la cui posa avviene senza l’utilizzo di acqua o malte premiscelate.

Un sistema a secco è indubbiamente di rapida esecuzione perché non ci sono tempi di asciugatura da dover attendere, non necessita di intonacatura ma è sufficiente una rasatura, facilitata dalla planarità delle lastre, inoltre è molto versatile perché il cartongesso consente di avere ampia possibilità progettuale.

Grazie alle caratteristiche del cartongesso, una parete divisoria realizzata con questo materiale risulta essere molto resistente all'umidità, estremamente leggera, e altamente resistente al fuoco.

I divisori in cartongesso possono essere realizzati con lastre già prodotte con capacità isolanti dal punto di vista termico e acustico. In alternativa i livelli di isolamento termico e acustico sono facilmente ottenibili con l'inserimento di materiali isolanti nell'intercapedine della parete; non a caso i sistemi in cartongesso vengono ampiamente utilizzati come contropareti.

Il pensiero associa a questa tipologia costruttiva una bassa resistenza meccanica, ma in realtà sia la lastra che l’orditura metallica concorrono alla definizione della resistenza. Pertanto, per migliorare tale caratteristica si può optare per lastre fibro - rinforzate, oppure inserire due lastre per lato. Per un’adeguata risposta della parete alle sollecitazioni di trazione e taglio vanno inoltre utilizzati i tasselli idonei per il cartongesso, che cambiano a seconda del carico che devono portare. Per carichi molto pesanti (mobili pensili, mensole per libri, altro) i fissaggi devono essere effettuati in corrispondenza della struttura metallica di sostegno ed eventualmente prevedere l’inserimento di travetti in legno di rinforzo.

La realizzazione di pareti divisorie in cartongesso consente l'eliminazione delle assistenze murarie per apertura e chiusura tracce, invece necessaria per le altre due tipologie di materiali.

I costi dei materiali presentati sono molto diversi tra di loro, consultabili nei vari prezzari regionali, ma per una corretta valutazione del prezzo, devono essere prese in considerazione tutte le voci di lavorazioni per realizzare la parete divisoria e non il singolo prezzo unitario del materiale. Affidarsi alla consulenza tecnica di un progettista è la strada migliore per non sbagliare!
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