
Piano Casa Puglia salvato dal DL Semplificazioni
NORMATIVA
Piano Casa Puglia salvato dal DL Semplificazioni
Le novità normative in tema di demolizioni e ricostruzioni ‘neutralizzano’ la sentenza della Corte Costituzionale
Vedi Aggiornamento
del 22/12/2023

21/07/2020 - Il DL Semplificazioni fa rientrare l’allarme generato in Puglia dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha giudicato illegittimo il Piano Casa nella parte in cui consente la ricostruzione con delocalizzazione, paralizzando il settore edile già fermo per l’emergenza Covid-19.
Il DL 76/2020, infatti, prevede che “negli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici, anche qualora le dimensioni del lotto non consentano la modifica dell’area di sedime ai fini del rispetto delle distanze minime, la ricostruzione è comunque consentita nell’osservanza delle distanze legittimamente preesistenti.
Gli incentivi volumetrici eventualmente riconosciuti per l’intervento possono essere realizzati anche con ampliamenti fuori sagoma e con il superamento dell’altezza massima dell’edificio demolito, sempre nel rispetto delle distanze legittimamente preesistenti”.
Lo scorso aprile, il Piano Casa della Puglia è stato bacchettato dalla Corte Costituzionale: sono state giudicate illegittime le norme che regolano la demolizione e ricostruzione degli edifici perché, consentendo la riedificazione in una diversa area di sedime, si sono rivelate in contrasto con il Decreto “Sblocca Cantieri”.
Secondo i giudici, in sede di demolizione e ricostruzione è necessario assicurare la coincidenza dell’area di sedime, dell’altezza massima e del volume dell’edificio ricostruito rispetto a quello demolito. La sentenza ha bloccato moltissimi interventi edilizi già avviati e gettato nel panico progettisti, imprese edili, committenti e Comuni. Oggi, con il DL Semplificazioni, la situazione è stata sanata.
“Lo Sblocca Cantieri aveva distrutto il Piano Casa, il Decreto Semplificazioni lo fa tornare più utile ed efficace di prima. Il Governo nazionale ha disinnescato gli effetti della sentenza della Corte costituzionale, facendo ritornare in vigore - di fatto - l’eco-edilizia, il lavoro, la riqualificazione degli immobili e la legalità”. Questo il commento del consigliere regionale pugliese Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.
“Il Governo nazionale - ha proseguito - ha dettato un principio di favore nei confronti degli interventi di riqualificazione su edifici esistenti, agevolati da incentivi volumetrici, per conseguire i migliori standard di eco-edilizia con minore consumo di suolo ed efficientamento energetico, il sostegno a un comparto a notevole densità di posti di lavoro e l’eliminazione della discrezionalità amministrativa della pubblica amministrazione per garantire maggiore legalità e minori tentazioni corruttive”.
“A questo punto - ha concluso - mi pare di poter dire che tutti i progetti di riqualificazione potranno andare avanti, a cominciare da quello del Comune di Bari per il suo lungomare, e che forse è necessario pensare già alla proroga del Piano Casa per il 2021 o alla sua trasformazione in misura strutturale e non soggetta al tempo”.
Il DL 76/2020, infatti, prevede che “negli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici, anche qualora le dimensioni del lotto non consentano la modifica dell’area di sedime ai fini del rispetto delle distanze minime, la ricostruzione è comunque consentita nell’osservanza delle distanze legittimamente preesistenti.
Gli incentivi volumetrici eventualmente riconosciuti per l’intervento possono essere realizzati anche con ampliamenti fuori sagoma e con il superamento dell’altezza massima dell’edificio demolito, sempre nel rispetto delle distanze legittimamente preesistenti”.
Piano Casa Puglia, la bocciatura costituzionale
Lo scorso aprile, il Piano Casa della Puglia è stato bacchettato dalla Corte Costituzionale: sono state giudicate illegittime le norme che regolano la demolizione e ricostruzione degli edifici perché, consentendo la riedificazione in una diversa area di sedime, si sono rivelate in contrasto con il Decreto “Sblocca Cantieri”.Secondo i giudici, in sede di demolizione e ricostruzione è necessario assicurare la coincidenza dell’area di sedime, dell’altezza massima e del volume dell’edificio ricostruito rispetto a quello demolito. La sentenza ha bloccato moltissimi interventi edilizi già avviati e gettato nel panico progettisti, imprese edili, committenti e Comuni. Oggi, con il DL Semplificazioni, la situazione è stata sanata.
Consigliere regionale Amati: ‘l’eco-edilizia è salva’
“Lo Sblocca Cantieri aveva distrutto il Piano Casa, il Decreto Semplificazioni lo fa tornare più utile ed efficace di prima. Il Governo nazionale ha disinnescato gli effetti della sentenza della Corte costituzionale, facendo ritornare in vigore - di fatto - l’eco-edilizia, il lavoro, la riqualificazione degli immobili e la legalità”. Questo il commento del consigliere regionale pugliese Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.“Il Governo nazionale - ha proseguito - ha dettato un principio di favore nei confronti degli interventi di riqualificazione su edifici esistenti, agevolati da incentivi volumetrici, per conseguire i migliori standard di eco-edilizia con minore consumo di suolo ed efficientamento energetico, il sostegno a un comparto a notevole densità di posti di lavoro e l’eliminazione della discrezionalità amministrativa della pubblica amministrazione per garantire maggiore legalità e minori tentazioni corruttive”.
“A questo punto - ha concluso - mi pare di poter dire che tutti i progetti di riqualificazione potranno andare avanti, a cominciare da quello del Comune di Bari per il suo lungomare, e che forse è necessario pensare già alla proroga del Piano Casa per il 2021 o alla sua trasformazione in misura strutturale e non soggetta al tempo”.