09/07/2020 - L’installazione di un sistema di allarme e di un videocitofono permette di accedere alle detrazioni 50% per ristrutturazione e bonus mobili?
A rispondere alla domanda l’Agenzia delle Entrate tramite la posta di FiscoOggi.
Videosorveglianza: ok al bonus ristrutturazione
L’Agenzia ha ricordato che gli interventi sulle singole unità immobiliari effettuati per
prevenire atti illeciti da parte di terzi (come, per esempio, l’istallazione di allarme o di sistemi di videosorveglianza digitale)
danno diritto alla detrazione del 50% delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.
Ha, però, specificato che per atti illeciti si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona) e che, in questi casi, la detrazione si applica solo alle
spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.
SCARICA LA GUIDA EDILPORTALE AL BONUS RISTRUTTURAZIONI
Atti illeciti: in quali casi usufruiscono del bonus mobili?
Le Entrate hanno anche ribadito che questa tipologia di interventi, pur fruendo del bonus ristrutturazioni,
non è compresa tra quelli che danno diritto al bonus mobili.
Tuttavia, l’Agenzia ammette che se l’intervento, per le particolari caratteristiche, è inquadrabile tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria (su parti comuni)
, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, è possibile accedere alla detrazione per l’acquisto dei mobili.
SCARICA LA GUIDA DI EDILPORTALE AL BONUS MOBILI