03/08/2020 - Equo compenso, gare di progettazione con procedure semplificate, come previsto per i lavori nel periodo post emergenza, requisiti minimi per ottenere gli incarichi e pagamenti veloci, sulla base dello stato di avanzamento delle prestazioni professionali.
Sono alcune delle proposte lanciate dai rappresentanti delle professioni al Governo Proposte che, se accolte, confluiranno in diverse norme, da decreti ad-hoc per completare il quadro sull’equo compenso al Decreto Semplificazioni.
Equo compenso anche nei lavori privati
Durante l’incontro, svolto lo scorso 29 luglio, il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha assicurato ai rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) l’avvio di tutte le attività necessarie a dare corpo ed efficacia al
nucleo centrale di monitoraggio ed ai rispettivi nuclei territoriali.
Con una nota diramata dopo l’incontro, RPT ha reso noto che il Ministro si è mostrato favorevole al completamento della normativa vigente per estendere l’istituto,
introdotto nel 2017, a tutta la committenza.
Ricordiamo che se al momento nei contratti pubblici è prevista
l’obbligatorietà per le stazioni appaltanti dell’utilizzo del decreto parametri al fine di calcolare gli importi da porre a base di gara degli affidamenti, il settore dei lavori privati non è altrettanto tutelato. Per colmare questa lacuna, le Regioni
Abruzzo,
Basilicata,
Calabria,
Campania,
Lazio,
Veneto,
Molise,
Piemonte,
Puglia,
Marche e
Toscana hanno legiferato in materia di equo compenso.
Il Ministro si è mostrato disponibile anche a rivedere le tariffe e le modalità di tenuta degli elenchi dei
Consulenti tecnici di ufficio.
Professionisti, opportunità e apertura al mercato
RPT ha proposto al Ministro Bonafede anche la
riforma dei percorsi universitari e di accesso alle professioni, per rendere la formazione più congruente con le richieste del mercato del lavoro.
Per dare maggiori prospettive ai professionisti, RPT è intervenuta anche in audizione sul DL Semplificazioni presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori pubblici del Senato.
RPT in questa sede ha chiesto che sia esteso alle gare di progettazione l’utilizzo delle
procedure semplificate, già previsto dalla bozza del decreto
per i lavori sia sotto soglia sia sopra soglia, ma anche di chiarire e semplificare i contenuti necessari dei
livelli di progettazione.
Per rilanciare le attività professionali, RPT ha chiesto che, fino al
31 dicembre 2021, i servizi di progettazione siano affidati
in via prioritaria agli operatori economici indicati dall’articolo 46, comma 1, del Codice Appalti, cioè professionisti singoli o associati, società tra professionisti, società di ingegneria, consorzi, GEIE e raggruppamenti temporanei tra questi soggetti.
Infine, RPT ritiene di dover rendere meno onerosa la partecipazione alle gare di
affidamento diretto e propone l’istituzione, presso il Ministero delle Infrastrutture, di un
Fondo di rotazione per l’affidamento di servizi d’ingegneria ed architettura e della relativa cabina di regia.
Professionisti: responsabilità e velocità dei pagamenti
Per strutturare meglio l’attività dei professionisti, RPT ha chiesto, durante l’audizione sul DL Semplificazioni, di definire meglio la
responsabilità professionale, in particolar modo sul termine di decorrenza dei termini prescrizionali, affinché si eviti ogni potenziale preclusione irragionevole all’attività professionale.
Nel corso dello stesso ciclo di audizioni, Oice ha sottolineato che gli incarichi devono essere affidati a soggetti con
comprovati requisiti di capacità tecnico-professionale e che, anche per acquisire incarichi diretti sono necessari dei requisiti minimi. “Per potere acquisire un incarico da 150.000 euro - sostiene il presidente Gabriele Scicolone - non basta essere laureati, iscritti all’ordine e in regola coni crediti formativi, bisogna sempre dimostrare la propria pregressa capacità tecnica, al di là dei bollini e delle certificazioni”.
Oice ritiene che la
velocità dei pagamenti sia indispensabile per garantire l’attività dei professionisti. Per questo ha proposto pagamenti sulla base degli stati di avanzamento delle prestazioni e certificati di pagamento rapidi anche per servizi e forniture, come già previsto per i lavori, in modo da non creare discriminazioni tra soggetti che operano nello stesso ambito.