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Bonus ristrutturazione, cosa accade in caso di vendita dell’immobile?

Bonus ristrutturazione, cosa accade in caso di vendita dell’immobile?

L’Agenzia delle Entrate spiega se è obbligatorio cedere le rate residue della detrazione o se si può optare per altre soluzioni

Vedi Aggiornamento del 19/01/2023
Foto: seoterra ©123RF.com
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di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 19/01/2023
26/08/2020 - Cosa accade alla rate residue della detrazione del 50% delle spese sostenute per ristrutturazione quando si vende l’immobile? Dopo la vendita è obbligatorio cederle o ci sono altre soluzioni?
 
A queste domande, poste da una contribuente che ha eseguito dei lavori di ristrutturazione su un immobile che dovrà vendere, ha risposto l’Agenzia delle Entrate tramite la posta di FiscoOggi.
 

Bonus ristrutturazioni in caso di vendita dell’immobile

L’Agenzia ha ricordato che “in caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare”.
 
 
Pertanto, non è obbligatorio cedere le rate residue dell’agevolazione; tuttavia è necessario che tale alternativa sia in qualche modo esplicitata tra le parti.
 

Bonus ristrutturazioni: come mantenere il beneficio dopo la vendita

Le Entrate hanno specificato che nel contratto di compravendita può essere dichiarato che il diritto alla detrazione rimanga in capo al venditore.
 
In mancanza di questo accordo nell’atto di trasferimento dell’immobile, la conservazione in capo al venditore delle detrazioni non utilizzate può desumersi anche da una scrittura privata, autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato e sottoscritta da entrambe le parti. In tale scrittura, in sostanza, va specificato che l’accordo in tal senso esisteva sin dalla data del rogito.
 
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