30/09/2020 - Il Superbonus 110% sta creando davvero nuove opportunità di lavoro per i professionisti o ci sono aspetti che potrebbero essere migliorati? Per rispondere a questa domanda, Edilportale ha condotto un sondaggio tra i propri lettori.
L’interesse verso la detrazione fiscale è alto, anche se ai professionisti è chiesto uno sforzo considerevole non solo per la comprensione della nuova normativa, ma anche per gli adempimenti necessari, che implicano responsabilità maggiori rispetto agli altri bonus fiscali.
Al sondaggio hanno partecipato prevalentemente
architetti (quasi il 30% del totale), ma anche ingegneri e geometri e, solo in minima parte (1,27%), i consulenti fiscali, che sono chiamati ad un ruolo attivo nel determinare se un contribuente può o meno ottenere il Superbonus. La maggior parte degli intervistati ha un’età compresa tra i 30 e i 59 anni e opera al Nord Italia.
Il Superbonus può rappresentare un’
opportunità di lavoro per i professionisti. Quasi il 31% degli intervistati ha risposto che, negli ultimi due mesi, le richieste connesse al Superbonus hanno rappresentato più dell’80% del totale.
Il 91,77% dei professionisti intervistati ha riferito di aver ricevuto il maggior numero di richieste dalle
persone fisiche e il 51,27% dai
condomìni, che si sono dimostrati i più reattivi alle novità. Agli intervistati è stata data la possibilità di dare due risposte. Quasi nullo l’interesse manifestato da istituti autonomi case popolari, cooperative di abitazione, organizzazioni senza scopo di lucro e società sportive dilettantistiche, che sono gli altri soggetti beneficiari del Superbonus.
La maggior parte degli interessati (62,66%) ha chiesto informazioni sugli interventi per la posa del
cappotto termico. Per quanto riguarda gli impianti, il 16,46% ha mostrato interesse per la sostituzione di quello esistente con un impianto di climatizzazione a pompa di calore e il 9,18% con uno a condensazione. Il 17,41% ha chiesto il miglioramento antisismico. Il 59% ha chiesto la realizzazione di un intervento trainante più un trainato. Anche in questo caso, gli intervistati hanno potuto fornire due risposte.
Come era facile immaginare, meno del 7% dei potenziali clienti ha intenzione di usufruire direttamente della detrazione fiscale. La stragrande maggioranza (69,30%) pensa di optare per la
cessione del credito corrispondente al Superbonus. Contrariamente alle aspettative, che davano come favorito lo sconto in fattura, ha mostrato interesse per questa opzione il 24,05% degli intervistati.
A fare da contraltare all’interesse mostrato dai potenziali clienti, ci sono gli oneri a carico dei professionisti. Il 66,46% degli intervistati ritiene impegnativa la
comprensione delle norme, mentre quasi il 31% la considera molto difficile.
Ma non solo, perché a fronte dei compensi percepiti, il 62,34% degli intervistati considera eccessive le
responsabilità attribuite dalla normativa. Quasi il 33% dei professionisti rispondenti crede invece che le responsabilità siano congrue.
A conti fatti, il 44,62% dei rispondenti pensa che il Superbonus sarà un
aiuto parziale per il settore edile, contro il 38,61% che considera la nuova detrazione maggiorata uno straordinario volàno di rilancio e il 16,77% che ha bollato la misura come un flop.