Tra gli impianti di riscaldamento che aiutano a raggiungere l’obiettivo ci sono i sistemi a pannelli radianti, soprattutto quelli a pavimento, che sfruttano l’irraggiamento per riscaldare gli ambienti e funzionano a basse temperature rispetto ai radiatori tradizionali.
Impianti radianti ante litteram
Gli impianti radianti hanno origini lontane; ad esempio Cinesi ed Egiziani avevano ideato un sistema che prevedeva un’intercapedine sotto il pavimento che veniva riscaldata tramite i fumi prodotti da un focolare interrato che consentiva, però, il riscaldamento di un solo locale. I Romani, invece, utilizzavano sistemi più evoluti: attraverso un solo focolare di dimensioni notevoli posto all’esterno delle abitazioni riuscivano a riscaldare più locali attraverso l’aria calda prodotta che veniva fatta circolare nelle intercapedini presenti sotto il pavimento e all'interno delle pareti.In epoca moderna, il primo progetto di impianto radiante simile alla sua configurazione attuale si deve al termotecnico inglese Barker, che ideò un sistema di tubi da disporre sotto il pavimento, nei quali far circolare acqua calda che attraverso l’irraggiamento potesse riscaldare i locali. Il sistema ideato da Barker tuttavia non poteva essere sfruttato pienamente all’epoca, poiché le case disperdevano troppo calore a causa della mancata coibentazione termica delle abitazioni.
Oggi, invece, grazie all’attenzione dell’edilizia alle tecniche di isolamento termico degli edifici, incentivate dal Governo, è possibile riscaldare i locali con minor calore e con temperature a pavimento più basse, ottenendo un rendimento maggiore.
Pavimenti radianti: funzionamento e vantaggi
Il sistema di funzionamento di un impianto radiante prevede l’inserimento di tubi nei pannelli (posti a pavimento, a parete o a soffitto) che partono da un collettore, a sua volta collegato ad una caldaia, che ha la funzione di regolare il flusso di acqua calda.Il principio in base al quale i pannelli riescono a trasmettere calore a tutto l’ambiente è quello dell’irraggiamento che permette al calore di diffondersi in modo omogeneo, da terra fino al soffitto nel caso di pannelli a pavimento, evitando il formarsi di correnti convettive d'aria calda a soffitto e fredda a pavimento.
I pannelli radianti assicurano numerosi vantaggi, innanzitutto un notevole risparmio energetico: funzionando a bassa temperatura, l’acqua non deve raggiungere temperature elevate per poter riscaldare l’ambiente, come invece accade per gli impianti tradizionali.
Questa caratteristica rende conveniente il loro uso con sorgenti di calore la cui resa (termodinamica o economica) aumenta al diminuire della temperatura richiesta, come nel caso di pompe di calore, caldaie a condensazione, pannelli solari e sistemi di recupero del calore. In più, possono essere usati non solo per il riscaldamento degli ambienti ma anche per il raffrescamento.
Infine, i pannelli radianti hanno anche vantaggi estetici: non pongono vincoli, non limitano la libertà d'arredo, consentendo così il più razionale utilizzo dello spazio disponibile, e non contribuiscono al degrado di intonaci, pavimenti in legno e serramenti, in quanto limitano sensibilmente i casi di condensa interna.
A differenza degli impianti tradizionali, però, quelli a pannelli radianti richiedono maggior impegno per la determinazione dei parametri di progetto. Infatti, oltre ai parametri necessari per determinare le dispersioni termiche dei locali, la progettazione degli impianti a pannelli richiede anche la conoscenza dettagliata di tutti gli elementi costruttivi che riguardano i pavimenti e le solette.
Pannelli radianti a pavimento
Tra i pannelli radianti a pavimento di soli 3 centimetri di spessore c’è RENOVA di WAVIN ITALIA, composto da una foglia rigida dotata di speciali nocche, che permettono installazioni con massetti ribassati a ridotto spessore al di sopra del tubo, particolarmente indicato per le ristrutturazioni.
Per fornire comfort in pavimenti di ceramica di bagni, si può optare per P.R.E. di BUTECH, un sistema di riscaldamento a resistenza elettrica per pavimenti radianti con termostato programmatore digitale che regola spegnimento, accensione e potenza del sistema.

C’è anche MEPLATHERM di Geberit è un sistema a pannelli radianti che può essere installato indipendentemente dal tipo di rivestimento previsto e si adatta perfettamente sia alle piccole che alle grandi superfici dando la possibilità di usufruire pienamente degli spazi dei locali.

PREMIUM di VIESSMANN è un pannello radiante bugnato isolante per impianti di riscaldamento a pavimento con spessore totale da 10 a 60 mm. Le bugne, grazie alla loro particolare conformazione, sono dotate di sottosquadra per la posa della tubazione senza ausilio di clips di aggancio. La pellicola dispone di dossi in modo da minimizzare il contatto del tubo con l'isolante e massimizzarne il contatto con il massetto.

Un altro esempio è TECHNIC di BUDERUS è un sistema bugnato disponibile in diversi spessori la cui posa è semplice e veloce grazie al sistema ad incastro maschio-femmina del foglio superiore in HIPS.

Tra i pannelli radianti protettivi contro l’umidità c’è RAUTHERM SPEED di REHAU formato da un isolante termico e acustico in polistirolo espanso, un pannello autoadesivo in polimero ricoperto da tessuto e tubo flessibile che assicura un fissaggio stabile ed efficiente su entrambi i pannelli.

Un altro esempio è PRODESO HEAT SYSTEM di PROGRESS PROFILES un sistema di riscaldamento elettrico a pavimento e a parete super sottile in cui le piastrelle vengono posate direttamente sopra il cavo riscaldante: ciò permette al calore di trasferirsi in modo rapido ed efficace alla parte soprastante.

Tra i pannelli modulari e semplici da installare c’è FONTERRA BASE ROLL 15 di VIEGA ITALIA con pannelli a clip che assicurano una tenuta ottimale.

Tra i pannelli in combinazione con i radiatori c’è SYSTEM 70 di DAIKIN HEATING SYSTEMS che offre la possibilità di combinare i vecchi radiatori con un riscaldamento a pavimento tramite il particolare tubo radiante DUO attraverso il quale le temperature superficiali del pavimento e del radiatore corrispondono ai valori tradizionalmente impostati.

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Pannelli radianti a parete
Un esempio è RADIANT WALL di FANTONI, un sistema radiante per riscaldare e raffrescare l’ambiente dotato di un tubo in Pex-c con barriere di ossigeno da 8 mm, all’interno del quale circola un fluido vettore che trasmette la temperatura in maniera uniforme.
Tra le lastre da utilizzare per sistemi radianti a parete c’è CLEANEO THERMOBOARD FORATA di Knauf Italia con nucleo in gesso speciale costituito da una miscela di grafite con elevata conducibilità termica ed effetto depurazione dell’aria.

Per la nuova costruzione e per le ristrutturazioni si può optare per RADIAL TOP W di Isolconfort, composto da pannelli in cartongesso modulari con tubazione già inserita e disposta a serpentina in modo da massimizzare la superficie di scambio tra tubazione e cartongesso.

Tra i pannelli radianti in cartongesso c’è ECOWALL DRY di ROSSATO GROUP un sistema radiante preassemblato pronto per la posa in opera che consente qualsiasi tipo di applicazione.

Tra i riscaldamenti radianti elettrici a parete c’è Schlüter®-DITRA-HEAT di SCHLÜTER-SYSTEMS con regolatore touchscreen con sensore integrato per la rivelazione della temperatura ambientale e con sensore a distanza per la temperatura della superficie scaldata che permette di definirne il funzionamento anche solo per alcune ore della giornata, nei momenti in cui si desidera il comfort di un ambiente caldo.

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Pannelli radianti a soffitto
Un esempio è SQUARE di Henco by Cappellotto un pannello quadrato per impianti radianti a soffitto accoppiato ad una lastra isolante in polistirene.
SuninS SURYA di Infralia è un pannello radiante a soffitto che, grazie all'impiego di una tecnologia di scambio termico e di scambio caldo-freddo altamente efficiente, è efficiente dal punto di vista energetico.

Un esempio è offerto da MODULO di ATH ITALIA che assicura un riscaldamento efficace ed immediato, perfettamente integrato nel sistema a controsoffitti.

Tra i pannelli in metallo c’è GK di GIACOMINI, un sistema realizzato in lamiera di acciaio composto da pannelli, attivi ed inattivi, sostenuti da caratteristiche strutture portanti a vista parallela o incrociata.

Infine, c’è B!KLIMAX di RDZ, un sistema integrato di riscaldamento e raffrescamento che sfrutta la capacità dei soffitti e delle pareti di scambiare caldo e freddo per irraggiamento con l’ambiente e con le persone.

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