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Equo compenso, in arrivo i nuclei territoriali di monitoraggio
PROFESSIONE
Equo compenso, in arrivo i nuclei territoriali di monitoraggio
Rete delle Professioni Tecniche: saranno organizzati su base regionale e riferiranno al nucleo centrale
06/10/2020 - I nuclei territoriali per il monitoraggio della corretta applicazione della disciplina sull’equo compenso saranno organizzati su base regionale. Così intende procedere la Rete delle Professioni Tecniche (RPT).
Il protocollo prevede che Ordini e Collegi promuovano la costituzione dei Nuclei territoriali di monitoraggio. RPT è orientata ad organizzare i Nuclei territoriali su base regionale.
Secondo RPT, i Nuclei regionali acquisiranno le segnalazioni relative alla violazione della normativa in materia di equo compenso e le affideranno al Nucleo centrale di monitoraggio, che provvederà alle opportune determinazioni ed iniziative, d’intesa con il Ministero della Giustizia.
A luglio 2019 si è insediato il tavolo tecnico con tutte le professioni. Un anno dopo, a luglio 2020, è nato il Nucleo centrale di monitoraggio.
Nel frattempo, hanno legiferato in materia di equo compenso le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Veneto, Molise, Piemonte, Puglia, Marche e Toscana.
Equo compenso, nuclei di monitoraggio regionali
RPT ha ricordato, in una nota, che il 15 luglio scorso ha firmato il protocollo d’intesa col Ministero della Giustizia per l’istituzione del Nucleo centrale di monitoraggio.Il protocollo prevede che Ordini e Collegi promuovano la costituzione dei Nuclei territoriali di monitoraggio. RPT è orientata ad organizzare i Nuclei territoriali su base regionale.
Secondo RPT, i Nuclei regionali acquisiranno le segnalazioni relative alla violazione della normativa in materia di equo compenso e le affideranno al Nucleo centrale di monitoraggio, che provvederà alle opportune determinazioni ed iniziative, d’intesa con il Ministero della Giustizia.
La normativa sull’equo compenso
La normativa sull’equo compenso, a livello nazionale, sta attraversando un iter travagliato. Il Decreto Fiscale del 2017 ha stabilito che deve essere considerato equo il compenso determinato sulla base del Decreto Parametri. Questa formulazione non è sembrata soddisfacente, tanto che la Legge di Bilancio per il 2018 ha corretto il tiro, affermando che il compenso deve essere conforme al Decreto Parametri. Questo non ha fermato le gare “gratis” o “a 1 euro” bandite dalle Pubbliche Amministrazioni, sdoganate anche dal Tar.A luglio 2019 si è insediato il tavolo tecnico con tutte le professioni. Un anno dopo, a luglio 2020, è nato il Nucleo centrale di monitoraggio.
Nel frattempo, hanno legiferato in materia di equo compenso le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Veneto, Molise, Piemonte, Puglia, Marche e Toscana.