Il programma, che prevede la rigenerazione di ambiti urbani periferici e/o caratterizzati da situazioni di disagio abitativo e socioeconomico, dovrà basarsi su metodologie di progettazione innovative ed essere attuato con criteri green.
Qualità dell’abitare, i criteri per la valutazione delle proposte
Le proposte, che Regioni, Città metropolitane e Comuni sono chiamati a presentare, devono prevedere soluzioni ecosostenibili, come infrastrutture verdi, sistemi di deimpermeabilizzazione, sistemi di bioarchitettura e riciclo dei materiali. L’obiettivo deve essere il raggiungimento di elevate prestazioni energetiche, ma anche la messa in sicurezza antisismica degli edifici.Saranno valutati con punteggi più alti i progetti rispondenti ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) e quelli che prevedono il recupero e la valorizzazione dei beni culturali, ma soprattutto il “bilancio zero” del consumo di nuovo suolo”. Saranno quindi preferiti gli interventi di recupero e riqualificazione di aree già urbanizzate o in tessuti urbanistici fortemente consolidati.
Particolare attenzione è riservata alle modalità di progettazione. Saranno infatti riconosciuti punteggi più alti ai progetti redatti con metodologia BIM.