11/12/2020 - La
malta è uno dei materiali maggiormente utilizzati in edilizia. È composta da
inerte,
legante a cui vanno aggiunte quantità variabili di
acqua.
Il
legante, come traspare dal nome, serve a legare il composto, inoltre trasferisce alla malta le sue caratteristiche di presa e quindi
determinerà la resistenza della malta stessa.
Ci sono divere tipologie di legante, ma quelli che possono vantare secoli di storia e di impieghi sono prima di tutto la
calce aerea e poi la
calce idraulica.
Con l’avvento dei materiali cementizi il loro utilizzo stava scemando, ridotto ai soli interventi di restauro e recupero; ma negli ultimi anni, in cui sostenibilità ambientale, architettura a Km0, bioarchitettura, case passive ecc., si stanno sempre più affermando, questi “materiali naturali” stanno man mano rioccupando un posto prima fila tra i
materiali da costruzione.
Foto: calce idrata super ventilata purissima CALCE IDRATA FIORE ©Bacchi
Calce aerea, idrata, grassello di calce, cosa sono?
La
calce aerea era utilizzata già in epoca greca e romana, si chiama aerea perché fa presa e si indurisce in presenza di anidride carbonica.
La calce aerea si produce portando a cottura, ad elevate temperature 900°C, rocce calcaree ricche di carbonato di calcio, ridotte in granuli. Attraverso questo processo di cottura ad alta temperatura, meglio noto con il nome
calcinazione, il carbonato di calcio perde l’anidride carbonica in esso contenuta e si trasforma in ossido di calcio, ovvero la
calce viva.
La calce viva può essere spenta con acqua, in questo caso si ottiene la
calce idrata (idrossido di calce) in polvere, che è quella che viene maggiormente impiegata in edilizia, o, il grassello di calce tradizionale, per usi “più raffinati” come il restauro di affreschi o per le finiture di pregio storico.
Il processo di spegnimento della calce viva per ottenere la calce idrata è molto elaborato; segue ad esso la stagionatura del prodotto, necessaria a conferire al legante elevate capacità adesive, una consistenza molto fine priva di parti grossolane o ruvide.
Le malte a base di calce aerea viva, idrata o grassello di calce, non hanno elevati valori di resistenza a compressione, invece una volta indurite presentano
un’elevata elasticità, quindi sono facilmente lavorabili, una notevole
adesione al supporto, un’elevata
traspirabilità e
permeabilità al vapore acqueo. Questo spiega il perché siano molto utilizzate negli interventi di restauro e recupero di edifici storici, costruiti con tecniche e materiali tradizionali, arricchiti con decori architettonici vari, sia in facciata che all’interno. Ma anche nei moderni progetti di bioarchitettura.
Foto: Calce idraulica naturale CALCESANA ©Azichem
Calce idraulica, cos’è?
La
calce idraulica può essere definita l’erede della calce idrata e la precorritrice dei leganti cementizi. È definita idraulica perché fa presa e si indurisce in presenza di acqua. La calce idraulica si ottiene dalla cottura di rocce calcaree ricche di silice. Può essere naturale o artificiale.
Calce idraulica naturale
La calce idraulica naturale si produce cuocendo la marna (roccia calcarea impura) o miscele di calcare ed argilla, ad una temperatura di circa 1000°C in forni simili a quelli della produzione della calce aerea. All’uscita del forno, il materiale viene “spento” e poi macinato. Queste temperature permettono di ottenere una polvere ricca di idrossido di calcio (calce idrata) e silicati di calcio. La reazione tra i silicati di calce e la calce idrata determina l’idraulicità del prodotto.
La calce idraulica naturale dopo lo spegnimento e la stagionatura si presente sottoforma di polvere con colore variabile dal bianco al nocciola. Da normativa, viene contrassegnata dalla sigla
NHL (Natural Hydraulic Limes).
La norma prevede anche una distinzione basata sulla resistenza meccanica, distinguendo tre classi in ordine crescente di resistenza: NHL 2, NHL 3,5 e NHL 5.
Si aggiungono alla lista le
NHL-Z: calci idrauliche naturali in cui vengono aggiunti sino al 20% in massa di materiali idraulicizzanti o pozzolane.
Foto: finitura a base di calce MARMORINO © Terragena
Calce idraulica artificiale
La calce
idraulica artificiale è, invece, ottenuta miscelando calce idrata con altri leganti come la pozzolana o idraulici (clinker, cemento, ceneri etc.) e piccole quantità di additivi aeranti.
Sono contrassegnate dalle sigle HL (Hydraulic Limes) e FL (calce formulata). L’aggiunta di materiali cemento, clinker, pozzolana o anche cocciopesto accelera il processo di indurimento della calce. La calce idraulica artificiale si presenta di color grigio. Anche per la calce idraulica artificiale vi sono diverse classi di resistenza a compressione.
Che sia naturale o artificiale, la calce idraulica è un prodotto molto diffuso in edilizia. La malta che ne deriva è più resistente di quella a base di calce aerea/idrata, soprattutto ai cicli di gelo e disgelo, ma allo stesso tempo più elastica, lavorabile e scorrevole di quelle cementizie.
Foto: biocalce malta da rinforzo strutturale FM55 ©Ferrimix
Calce aerea/idrata, idraulica: usi
La calce aerea e idrata così come la calce idraulica naturale, sono prodotti naturali caratterizzati da:
- assenza di alcali solubili;
- assenza di composti dannosi;
- elasticità;
- traspirabilità;
- resistenza ai solfati;
- non soffrono il ritiro idraulico.
Per questo trovano ampia applicazione non solo nel restauro e nella bioarchitettura ma anche nelle nuove costruzioni e ristrutturazioni per:
- intonaci di facciata;
- intonaci interni;
- finiture varie;
- realizzazione di murature in laterizio e pietra;
- il consolidamento di strutture degradate;
- la reintegrazione e ricostruzione autogena delle fessure;
- tutti gli impieghi di pregio.