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Pareti in vetrocemento, dividere senza rinunciare alla luminosità

Pareti in vetrocemento, dividere senza rinunciare alla luminosità

Quadrati o nelle più stravaganti forme moderne, trasparenti o satinati, i blocchi di vetro permettono di creare spazi ricchi di luminosità e morbidi riflessi

Aggiornato al 27/06/2024
Foto: PRASIT KRAISUNGNOEN©123RF.com
Foto: PRASIT KRAISUNGNOEN©123RF.com
di Rossella di Gregorio 28/01/2021
Vedi Aggiornamento del 29/05/2024
Articolo aggiornato al 27/06/2024

Le pareti in vetrocemento sono costituite da vetromattoni, ossia mattoni composti da due formelle di vetro, tra le quali c’è una camera d’aria pressurizzata e legati tra loro con giunti di cemento armato, da cui il nome vetrocemento.
 

A cosa serve una parete in vetrocemento

Le pareti in vetrocemento sono un’alternativa ai divisori “convenzionali” in mattoni, cemento cellulare o cartongesso e sono una soluzione vantaggiosa in tutti qui casi in cui c’è la volontà di dividere lo spazio, per creare una privacy continuativa, ma senza rinunciare alla luminosità.

La posa in opera di una parete in vetrocemento è adatta per realizzare partizioni interne, lineari e curve, ma anche per facciate di piccole dimensioni o comunque per porzioni di facciate, quando ad esempio serve creare un’adeguata illuminazione per alcuni ambienti interni, come un vano scala, un ballatoio, un pianerottolo o vani accessori come i ripostigli.
 
Il loro primo impiego risale al secolo scorso: grazie alla loro resistenza e alla trasparenza, venivano utilizzati nella costruzione di edifici industriali al fine di renderli luminosi. Grazie alla modularità, flessibilità e leggerezza del vetromattone è possibile creare pareti in svariate configurazioni, caratteristica che ha determinato la riscoperta di questa tecnologia nell’ultimo decennio.
 
Oltre ai divisori, i vetromattoni sono usati anche per creare finestre, lucernai, pavimenti trasparenti, parapetti, piani di lavoro per cucine, cabine doccia, ecc.

Pareti in vetrocemento, dividere senza rinunciare alla luminosità 
Foto: mattone in vetro VETROPIENO ©Seves Glassblock
 

La normativa di riferimento per le pareti in vetrocemento

La norma di riferimento per il vetrocemento è la UNI EN 1051-2:2007 "Vetro per edilizia. Diffusori di vetro per pareti e pavimentazioni" che tratta la valutazione di conformità e le specifiche del prodotto.
 
La norma, tuttavia, è inerente al prodotto “blocchi di vetro” e non fa riferimento alla posa in opera del vetromattone. Riguardo la posa in opera di pareti in vetrocemento c’è la norma tedesca DIN 4242/79 “Glasbaustein - Wande: Ausfurung und bemessung” (pareti in mattoni di vetro: realizzazione e calcolo), secondo cui sono state redatte le guide tecniche di installazione dei principali produttori di mattoni di vetro.
 

Come si costruisce una parete in vetrocemento

Un blocco di vetro è costituito da due formelle di forma quadrata o rettangolare unite e pressate fra loro, in modo da creare una camera d’aria impermeabile.
 
Oltre alle dimensioni standard esistono pezzi “fuori misura” di forma rettangolare, allungati e persino mattoncini di vetrocemento tondo, curvi e ad arco in modo da poter creare composizioni anche stravaganti. È quindi possibile combinare al meglio le forme, le dimensioni, i disegni, i colori, la satinatura e la modularità per creare pareti e divisori funzionali e dall'impatto estetico garantito, che arredano ed impreziosiscono gli ambienti in cui sono collocate.
 
In commercio ci sono anche elementi per usi particolari, come ad esempio i vetromattoni disposti su telaio apribile in modo da poter aerare i locali.
 
La superficie di un blocco di vetro può essere liscia o ondulata per lasciar passare la luce rendendo indistinte le immagini, la finitura del materiale spazia dal completamente trasparente, per enfatizzare il passaggio della luce, la luminosità e brillantezza del vetro, al satinato - su un singolo lato o su entrambi - per ottenere una luce più diffusa, dai morbidi riflessi, e garantire una maggiore privacy.
 
Nella versione colorata, i blocchi di vetro creano effetti visivi scenici per via dei giochi cromatici che si ottengono quando la luce incontra la superficie vetrata. Per rendere la struttura più moderna è anche possibile retroilluminarla.
 
Lo spessore complessivo di una parete in vetrocemento è di 8 cm, che può giungere fino a 16 cm in caso di vetromattone costituito da tre facciate accoppiate. Il vetrocemento non può essere utilizzato per realizzare strutture portanti, pertanto, superato il metro quadrato, c’è bisogno di realizzare un telaio (in legno, alluminio o un’intelaiatura in cemento armato) che deve ospitare i blocchi di vetro, inoltre, per dare stabilità alla struttura vengono interposti tra le file dei blocchi, verticalmente ed orizzontalmente, dei tondini di acciaio di 6/8 mm di diametro.
 
Quando invece si usa il vetrocemento per la realizzazione di intere facciate allora in questo caso si opta per la posa di pannelli prefabbricati in vetromattone, i quali rientrano nei sistemi a curtain wall, ovvero facciate continue, che tratteremo in un focus successivo.

Pareti in vetrocemento, dividere senza rinunciare alla luminosità
Foto: mattone di vetro VISTABRIK Seves Glassblock 

Le caratteristiche di una parete in vetrocemento

Il vetrocemento possiede diverse caratteristiche:
 
Resistenza alla compressione, requisito fondamentale per progettare in sicurezza opere anche complesse, così come di grandi dimensioni o di peso notevole.
 
Resistenza agli sbalzi di temperatura, soprattutto per le opere da realizzare all'esterno, anche nelle più differenti condizioni climatiche, lo shock termico è uno dei test più severi per i vetromattoni.
 
Trasmissione luminosa. Nelle pareti in vetrocemento la trasparenza è una delle caratteristiche più importanti. A seconda della tipologia di vetromattone, trasparente o satinato, dalla superficie liscia o ondulata, una parete in vetrocemento offrirà differenti colori di trasmissione della luce e una definizione più o meno nitida dell'immagine che sta oltre la parete.
 
Isolamento termico. La presenza di una camera d'aria interna assicura elevate prestazioni di isolamento termico, pari a quelle ottenute utilizzando i comuni infissi a doppio vetro. Inoltre più il formato del vetromattone è grande più i valori di trasmittanza termica U sono migliori (più bassi).
 
Isolamento acustico, oltre alla presenza della camera d’aria anche la massa caratterizza una parete in vetrocemento, tale abbinamento assicura un buon valore di isolamento acustico della parete.
 
Resistenza e reazione al fuoco. I materiali sono suddivisi in classi di reazione al fuoco, che vanno da 0 (incombustibile) a 5 (molto facilmente infiammabile). Il vetrocemento, che è di origine minerale, ha una classe di reazione al fuoco pari a 0.
 
Resistenza all'urto da corpo molle. Lo spessore delle facce, l’accuratezza della saldatura e il processo di formazione delle formelle garantisce stabilità e tenuta della parete in vetrocemento.
 
Il vetrocemento è, inoltre, un materiale riciclabile al 100%, atossico e durevole, facile da pulire e inattaccabile da muffe per via della presenza della camera d’aria (per questo adatto anche ad ambienti con presenza di umidità come cucina e bagni), oltre che da polveri sottili e da quasi tutti i prodotti chimici.
 

Pareti in vetrocemento, accorgimenti progettuali

Le pareti in vetrocemento sono composte da materiali differenti tra di loro. Quando si progetta un'opera in vetrocemento, è fondamentale considerare attentamente le proprietà dei tre materiali utilizzati: acciaio, conglomerato cementizio e vetro.
 
Il vetro, a differenza di altri materiali da costruzione, passa direttamente dalla fase elastica alla rottura senza una fase plastica intermedia che permetta un adattamento. Questa mancanza di adattamento plastico, presente invece in materiali come l'acciaio e il cemento armato, impedisce al vetro di distribuire e scaricare gli sforzi sugli elementi meno sollecitati, fondamentale per la cooperazione strutturale complessiva. È quindi cruciale evitare condizioni di carico e vincoli esterni che possano causare concentrazioni di sforzo in strutture realizzate con vetromattoni.
 
Nella progettazione di una parete in vetrocemento, collegare iperstaticamente il manufatto a strutture più rigide potrebbe esporlo a sollecitazioni eccessive. Inoltre, impedire la dilatazione termica può causare tensioni che rischiano di fratturare il vetro.
 
La manualistica e gli esperti del settore raccomandano di progettare strutture che permettano una libera deformazione e dilatazione, assicurando che le variazioni dimensionali delle strutture in blocchi di vetro e delle strutture portanti (cemento e acciaio) siano indipendenti. È essenziale evitare che i vetromattoni vengano a contatto diretto con profili metallici o barre d'armatura utilizzati nel montaggio.
 

Il costo di una parete in vetrocemento

Il prezzo di una parete in vetrocemento varia in base a diversi fattori, tra cui le dimensioni della parete, il tipo di vetromattone scelto, le finiture e la complessità della posa in opera. I vetromattoni standard sono generalmente più economici rispetto a quelli con caratteristiche speciali come forme irregolari o finiture satinate. Inoltre, la scelta di integrare funzioni aggiuntive, come blocchi apribili o illuminazione integrata, può influenzare ulteriormente il costo.
 
La manodopera per la posa in opera è un altro fattore che incide sul prezzo finale. Questo include la preparazione del sito, l'installazione dei blocchi e la finitura, la configurazione di strutture personalizzate e complesse, che possono variare in base alla località e alla disponibilità di artigiani specializzati.
 
È importante considerare anche i costi aggiuntivi per eventuali strutture di supporto o trattamenti specifici necessari per soddisfare normative locali o esigenze specifiche di isolamento termico o acustico.
 

 

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