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Subappalto con tetto al 40% e manutenzioni su progetto definitivo, tutto resta com’è

Subappalto con tetto al 40% e manutenzioni su progetto definitivo, tutto resta com’è

Il Milleproroghe prende tempo sulle modifiche al Codice Appalti. Nel testo anche nuovi termini per la progettazione negli Enti locali

Vedi Aggiornamento del 28/05/2021
Foto: salvo77na© 23RF.com
di Paola Mammarella
15/01/2021 - Il tetto del subappalto resta fermo al 40% per i prossimi sei mesi. Ci sarà la possibilità di affidare le manutenzioni sulla base del progetto definitivo anziché su quello esecutivo. Sono alcune delle novità contenute nel Milleproroghe (DL 183/2020), che ha iniziato il suo iter parlamentare per la conversione in legge, ottenendo il parere favorevole delle Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici della Camera.
 
Queste le principali misure per il settore
 

Subappalto, il tetto resta al 40%

Fino al 30 giugno 2021 resterà invariato al 40% il tetto al subappalto, che dovrà essere consentito nel bando di gara dalle Stazioni Appaltanti. Fino al 31 dicembre 2021, inoltre, saranno sospesi l’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori in sede di offerta e le verifiche in sede di gara sul subappaltatore.
 
La materia dei contratti pubblici sarà oggetto di una revisione organica. La normativa italiana è stata giudicata in contrasto con le disposizioni dell’Unione Europea e dovrà essere rivista per non incorrere in ulteriori richiami o sanzioni.
 

Manutenzione ordinaria e straordinaria su progetto definitivo

Fino alla fine del 2021, i contratti di manutenzione ordinaria e straordinaria, ad esclusione di quelli che prevedono il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali di opere e impianti, potranno essere affidati sulla base del progetto definitivo. La realizzazione di questi lavori potrà prescindere dalla redazione e approvazione del progetto definitivo.
 

Progettazione e realizzazione delle opere con fondi limitati

Anche per il 2021, i soggetti attuatori delle opere per le quali deve essere realizzata la progettazione possono avviare le procedure di affidamento anche se la disponibilità dei finanziamenti è limitata alle attività di progettazione.
 
Si tratta di una deroga al principio, stabilito dal Codice Appalti, in base al quale, per progettare un’opera pubblica e affidare l’incarico ad un professionista, l’ente deve avere le risorse necessarie alla sua realizzazione. Ad ogni modo, la norma prevede che le opere progettate abbiano la priorità nell’assegnazione dei fondi pubblici.
 

Progettazione Enti locali, tre mesi in più

Gli Enti locali, beneficiari del Fondo da 90 milioni di euro istituito con la Legge di Bilancio per il 2018 (Legge 205/2017), avranno tre mesi di tempo in più per l’affidamento degli incarichi. Il termine decorre dalla data di comunicazione di ammissione al finanziamento. Gli Enti locali hanno presentato le richieste a luglio 2020, mentre la comunicazione di ammissione è arrivata a settembre. L’aggiudicazione degli incarichi doveva avvenire entro dicembre, ma in questo modo ci sarà tempo fino a marzo.
 

Anticipazione del 30% del prezzo dell’appalto

Slitta al 31 dicembre 2021 la possibilità di anticipare alle imprese appaltatrici il 30% (anziché il 20%) del prezzo dell’appalto.
 
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