Si tratta complessivamente di 72 fabbricati in uso alla Difesa, ramo Esercito, sui quali eseguire le verifiche di vulnerabilità sismica, per cui l’Agenzia del Demanio svolgerà la funzione di stazione appaltante e affiderà i servizi necessari ad effettuare le indagini e i rilievi ad operatori esterni attraverso l’avvio di una apposita gara che sarà suddivisa in 6 lotti.
L’intesa - spiega il comunicato del Demanio - si inserisce in una collaborazione istituzionale tra Ministero della Difesa e Agenzia del Demanio che coinvolge i vari comparti delle forze armate: un accordo analogo è stato già sottoscritto con la Marina Militare nel marzo 2020 e sono in corso le interlocuzioni tra l’Agenzia del Demanio e l’Arma dei Carabinieri per definire le medesime attività.
In base alle singole esigenze e nei limiti delle risorse annualmente disponibili per le attività di riqualificazione sismica, questi piani operativi, definiti con ciascuna forza armata interessata, consentono di programmare e dare attuazione concreta alle iniziative di prevenzione del rischio sismico su immobili statali in uso, individuando i beni oggetto di intervento e i servizi che si rendono necessari.