Lo ha previsto un emendamento al disegno di legge "Milleproroghe", approvato dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.
Efficienza energetica e sicurezza, più tempo per affidare i lavori
L’emendamento considera i rallentamenti causati dalla pandemia e, per evitare che il mancato rispetto dei termini comprometta la realizzazione degli interventi, concede più tempo per il completamento delle procedure.L’emendamento sposta dal 15 gennaio al 15 aprile 2021 il termine entro il quale il Ministero dell’Interno deve emanare il provvedimento per l’assegnazione del contributo ai singoli Comuni. In realtà, il Ministero dell’Interno ha provveduto a ripartire le risorse tra i piccoli Comuni con il DM 29 gennaio 2021, quindi oltre il termine inizialmente stabilito.
Slitta inoltre dal 15 maggio al 15 agosto 2021 il termine entro il quale i Comuni beneficiari sono tenuti ad iniziare i lavori.
Di conseguenza, viene spostato anche dal 15 giugno al 15 settembre 2021 il termine per la revoca del contributo al Comune che non abbia rispettato la tempistica per lavvio dei lavori.
Viene infine prorogata dal 15 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022 la scadenza per l’avvio dei lavori finanziati con le risorse revocate ai Comuni ritardatari e redistribuiti ad altri Enti locali.
Efficienza energetica e sicurezza, 160 milioni per il 2021
Ricordiamo che l’articolo 30, comma 14-bis un programma di investimento pluriennale per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.Per il 2020 ai piccoli Comuni è stato assegnato un contributo complessivo di 37 milioni di euro.
Il Decreto Agosto ha apportato qualche modifica alla normativa. Per il 2021, le risorse disponibili, a carico del Ministero dell’Interno, ammontano a 160 milioni di euro. Questa cifra è stata suddivisa tra i 1968 Comuni con popolazione inferiore a mille abitanti, ottenendo così un contributo pari a 81.300,81 euro per ogni Comune.