Messa in sicurezza edifici e territorio, assegnati 1,85 miliardi di euro
LAVORI PUBBLICI
Messa in sicurezza edifici e territorio, assegnati 1,85 miliardi di euro
Pubblicata la graduatoria dei 1912 Comuni ammessi al finanziamento per il 2021. Le richieste hanno superato i 5 miliardi di euro
25/02/2021 - Il Ministero dell’Interno ha assegnato ai Comuni 1,85 miliardi di euro per interventi di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.
È stato pubblicato sul sito del Ministero il DM 23 febbraio 2021 con cui è stata stilata la graduatoria delle richieste e sono state ripartite le risorse per il 2021. Sono 1912 i Comuni beneficiari, che realizzeranno 2846 interventi di tutela dal rischio idrogeologico, messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti e messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici. Particolare attenzione è riservata all'eliminazione delle barriere architettoniche che, se non correttamente attuata, può causare il taglio dello stanziamento assegnato.
In seguito alle verifiche, sono risultate ammissibili 8.176 richieste per circa 4,3 miliardi di euro, inserite nell’Allegato 2 al decreto.
Dato che per il 2021 sono disponibili 1,85 miliardi di euro, è stata stilata una graduatoria di 2.846 interventi da finanziare con tali risorse, contenuta nell’Allegato 3. Gli enti locali beneficiari sono complessivamente 1.912.
Le norme con cui sono stati stanziati i fondi per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio prevedono che i contributi siano decurtati del 5% nel caso in cui il piano urbanistico attuativo (PUA) e il piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) non siano stati approvati entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Gli importi riconosciuti ai Comuni saranno quindi confermati dopo aver verificato l’adozione di tali provvedimenti. Gli enti devono comunicare entro il 31 marzo 2021 le delibere. In base ai dati pervenuti, entro il 30 aprile 2021 il Ministero dell’interno deve provvedere alla eventuale rideterminazione del contributo.
Messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico
In questo ambito sono compresi gli interventi:
- di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico
- di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali, nonché di aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana
Messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti
Rientrano gli interventi di:
- manutenzione straordinaria del manto stradale e messa in sicurezza dei tratti di viabilità (escluse la costruzione di nuove rotonde e sostituzione tappeto stradale per usura e la sostituzione dei pali della luce);
- manutenzione straordinaria su ponti e viadotti, ivi inclusa la demolizione e ricostruzione.
Messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici
Si tratta di:
- manutenzione straordinaria per miglioramento sismico per messa in sicurezza dell’edificio a garanzia della sicurezza dell’utenza;
- manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistico e antincendio;
- manutenzione straordinaria per accessibilità e abbattimento barriere architettoniche;
- manutenzione straordinaria per interventi di efficientamento energetico.
- sei mesi per le opere con costo fino a 100.000 euro;
- dieci mesi per le opere il cui costo è compreso tra 100.001 euro e 750.000 euro;
- quindici mesi per le opere il cui costo è compreso tra 750.001 euro e 2.500.000 euro;
- venti mesi per le opere il cui costo è compreso tra 2.500.001 euro e 5.000.000 di euro.
Gli importi sono riferiti all’ammontare complessivo del quadro economico dell'opera. Qualora l'ente si avvalga degli istituti della centrale unica di committenza (CUC) o della stazione unica appaltante (SUA) i termini sono prolungati di tre mesi.
I termini per l’avvio della procedura di affidamento dei lavori sono riferiti alla data di pubblicazione del bando, della lettera di invito o della manifestazione della volontà di procedere all’affidamento dell’appalto, come riportata sul codice identificativo gara (CIG).
I risparmi derivanti da eventuali ribassi d'asta sono vincolati fino al collaudo o alla regolare esecuzione e, successivamente, possono essere utilizzati per ulteriori investimenti, per le medesime finalità, a condizione che vengano impegnati entro sei mesi dal collaudo o dalla regolare esecuzione.
La Legge di Bilancio per il 2021 (L. 178/2020) ha infine introdotto altri 600 milioni di euro. Si arriva così ad una disponibilità di 1,85 miliardi di euro per il 2021.
Il DM 23 febbraio 2021, appena approvato, si riferisce all'esercizio finanziario 2021. Sarà quindi approvato un altro decreto, relativo all'esercizio finanziario 2022, che sbloccherà 1,75 miliardi per lo scorrimento della graduatoria contenuta nell'Allegato 2.
Il Decreto Agosto ha inoltre stanziato 450 milioni di euro, per l’anno 2022, per il finanziamento di una nuova e diversa graduatoria, che sarà adottata prossimamente con un’altra procedura da avviare. Come spiegato da Ifel, i fondi saranno attribuiti sulla base delle richieste da presentare entro il 15 settembre 2021 daagli Enti che non hanno beneficiato dei contributi relativi alla graduatoria 2021.
È stato pubblicato sul sito del Ministero il DM 23 febbraio 2021 con cui è stata stilata la graduatoria delle richieste e sono state ripartite le risorse per il 2021. Sono 1912 i Comuni beneficiari, che realizzeranno 2846 interventi di tutela dal rischio idrogeologico, messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti e messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici. Particolare attenzione è riservata all'eliminazione delle barriere architettoniche che, se non correttamente attuata, può causare il taglio dello stanziamento assegnato.
Messa in sicurezza edifici e territorio, i Comuni beneficiari
Le istanze per la richiesta delle risorse sono state trasmesse dai Comuni entro il 15 settembre 2020. In tutto sono arrivate al Ministero 9.151 richieste per oltre 5 miliardi di euro, inserite nella graduatoria dell’Allegato 1.In seguito alle verifiche, sono risultate ammissibili 8.176 richieste per circa 4,3 miliardi di euro, inserite nell’Allegato 2 al decreto.
Dato che per il 2021 sono disponibili 1,85 miliardi di euro, è stata stilata una graduatoria di 2.846 interventi da finanziare con tali risorse, contenuta nell’Allegato 3. Gli enti locali beneficiari sono complessivamente 1.912.
Le norme con cui sono stati stanziati i fondi per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio prevedono che i contributi siano decurtati del 5% nel caso in cui il piano urbanistico attuativo (PUA) e il piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) non siano stati approvati entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Gli importi riconosciuti ai Comuni saranno quindi confermati dopo aver verificato l’adozione di tali provvedimenti. Gli enti devono comunicare entro il 31 marzo 2021 le delibere. In base ai dati pervenuti, entro il 30 aprile 2021 il Ministero dell’interno deve provvedere alla eventuale rideterminazione del contributo.
Messa in sicurezza edifici e territorio, quali interventi saranno realizzati
Le risorse finanzieranno la realizzazione di tre linee di interventi.Messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico
In questo ambito sono compresi gli interventi:
- di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico
- di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali, nonché di aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana
Messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti
Rientrano gli interventi di:
- manutenzione straordinaria del manto stradale e messa in sicurezza dei tratti di viabilità (escluse la costruzione di nuove rotonde e sostituzione tappeto stradale per usura e la sostituzione dei pali della luce);
- manutenzione straordinaria su ponti e viadotti, ivi inclusa la demolizione e ricostruzione.
Messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici
Si tratta di:
- manutenzione straordinaria per miglioramento sismico per messa in sicurezza dell’edificio a garanzia della sicurezza dell’utenza;
- manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistico e antincendio;
- manutenzione straordinaria per accessibilità e abbattimento barriere architettoniche;
- manutenzione straordinaria per interventi di efficientamento energetico.
Messa in sicurezza edifici e territorio, l'affidamento dei lavori
I Comuni beneficiari devono affidare i lavori entro le seguenti scadenze:- sei mesi per le opere con costo fino a 100.000 euro;
- dieci mesi per le opere il cui costo è compreso tra 100.001 euro e 750.000 euro;
- quindici mesi per le opere il cui costo è compreso tra 750.001 euro e 2.500.000 euro;
- venti mesi per le opere il cui costo è compreso tra 2.500.001 euro e 5.000.000 di euro.
Gli importi sono riferiti all’ammontare complessivo del quadro economico dell'opera. Qualora l'ente si avvalga degli istituti della centrale unica di committenza (CUC) o della stazione unica appaltante (SUA) i termini sono prolungati di tre mesi.
I termini per l’avvio della procedura di affidamento dei lavori sono riferiti alla data di pubblicazione del bando, della lettera di invito o della manifestazione della volontà di procedere all’affidamento dell’appalto, come riportata sul codice identificativo gara (CIG).
I risparmi derivanti da eventuali ribassi d'asta sono vincolati fino al collaudo o alla regolare esecuzione e, successivamente, possono essere utilizzati per ulteriori investimenti, per le medesime finalità, a condizione che vengano impegnati entro sei mesi dal collaudo o dalla regolare esecuzione.
Messa in sicurezza edifici e territorio, le risorse disponibili per il 2021
Ricordiamo che con il comma 139 della Legge di Bilancio per il 2019 (L. 145/2018) sono stati stanziati 350 milioni di euro per il 2021. Con il Decreto Agosto, (L.126/2020), lo stanziamento per il 2021 è stato incrementato di 900 milioni di euro.La Legge di Bilancio per il 2021 (L. 178/2020) ha infine introdotto altri 600 milioni di euro. Si arriva così ad una disponibilità di 1,85 miliardi di euro per il 2021.
Messa in sicurezza edifici e territorio, in arrivo 1,75 miliardi per scorrere la graduatoria
Il Decreto Agosto, oltre ad aver stanziato 900 milioni aggiuntivi per il 2021, ha previsto 1,75 miliardi di euro per il 2022 specificando che queste risorse devono essere destinate allo scorrimento della graduatoria delle opere ammissibili per il 2021.Il DM 23 febbraio 2021, appena approvato, si riferisce all'esercizio finanziario 2021. Sarà quindi approvato un altro decreto, relativo all'esercizio finanziario 2022, che sbloccherà 1,75 miliardi per lo scorrimento della graduatoria contenuta nell'Allegato 2.
Il Decreto Agosto ha inoltre stanziato 450 milioni di euro, per l’anno 2022, per il finanziamento di una nuova e diversa graduatoria, che sarà adottata prossimamente con un’altra procedura da avviare. Come spiegato da Ifel, i fondi saranno attribuiti sulla base delle richieste da presentare entro il 15 settembre 2021 daagli Enti che non hanno beneficiato dei contributi relativi alla graduatoria 2021.