
Superbonus, RPT aggiorna le linee guida per il calcolo delle parcelle
PROFESSIONE
Superbonus, RPT aggiorna le linee guida per il calcolo delle parcelle
Definite le modalità per determinare il corrispettivo del responsabile dei lavori. Nel documento schemi di preventivi e contratti tipo
Vedi Aggiornamento
del 30/04/2021

19/02/2021 - La Rete delle Professioni Tecniche (RPT) ha aggiornato le linee guida per la determinazione dei corrispettivi dovuti ai professionisti nell’ambito delle prestazioni relative al Superbonus 110%.
L’ing. Michele Lapenna, consigliere e tesoriere del Consiglio nazionale degli Ingegneri (CNI), nonché coordinatore del gruppo di lavoro che ha redatto le linee guida, ha spiegato che nella versione precedente il responsabile dei lavori non è stato considerato perché si riteneva che le sue prestazioni non fossero obbligatorie e, come tali, non potessero accedere alla detrazione.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate, rispondendo ad un interpello, ha affermato che le spese sostenute per pagare il responsabile dei lavori sono detraibili. La Rete delle professioni tecniche ha ritenuto quindi di dover aggiornare le linee guida.
Dato che nel Decreto parametri DM 17 giugno 2016) non c’è un riferimento alle prestazioni del responsabile dei lavori, RPT ha preso come riferimento la tabella B2 del DM 4 aprile 2011 e, confrontando i valori delle aliquote prestazionali relative al Coordinamento della Sicurezza con quelle relative al Responsabile dei lavori, ha determinato il metodo per il calcolo del corrispettivo.
Il Decreto Parametri, però, è nato per le opere pubbliche, mentre le attività legate al Superbonus si svolgono nel mercato privato. Questo ha reso necessaria l’adozione di una serie di indicazioni metodologiche per i professionisti.
Il professionista non deve applicare pedissequamente gli esempi di calcolo, ma valutare di volta in volta la progettazione e le altre spese professionali connesse al tipo di lavori, come previsto dal punto 5 della Circolare 24/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate.
Le linee guida dedicano attenzione alla fase della “prefattibilità”, in cui il professionista deve svolgere delle attività per verificare la presenza dei requisiti per ottenere il Superbonus. In mancanza dei requisiti, il contribuente deve pagare il professionista, ma non può detrarre le spese. Per non gravare eccessivamente sui contribuenti, le linee guida individuano delle attività minime che consentono al professionista di dare risposte attendibili sull’esistenza dei requisiti.
Le linee guida contengono inoltre degli esempi di determinazione del corrispettivo e degli schemi di preventivi e contratti tipo.
Superbonus, le nuove linee guida per il calcolo dei corrispettivi
Rispetto alle linee guida diffuse lo scorso dicembre, il nuovo documento spiega come calcolare il corrispettivo del responsabile dei lavori, cioè del professionista che sostituisce il committente nell'assunzione delle responsabilità (negli appalti pubblici questa figura coincide con il responsabile unico del procedimento).L’ing. Michele Lapenna, consigliere e tesoriere del Consiglio nazionale degli Ingegneri (CNI), nonché coordinatore del gruppo di lavoro che ha redatto le linee guida, ha spiegato che nella versione precedente il responsabile dei lavori non è stato considerato perché si riteneva che le sue prestazioni non fossero obbligatorie e, come tali, non potessero accedere alla detrazione.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate, rispondendo ad un interpello, ha affermato che le spese sostenute per pagare il responsabile dei lavori sono detraibili. La Rete delle professioni tecniche ha ritenuto quindi di dover aggiornare le linee guida.
Dato che nel Decreto parametri DM 17 giugno 2016) non c’è un riferimento alle prestazioni del responsabile dei lavori, RPT ha preso come riferimento la tabella B2 del DM 4 aprile 2011 e, confrontando i valori delle aliquote prestazionali relative al Coordinamento della Sicurezza con quelle relative al Responsabile dei lavori, ha determinato il metodo per il calcolo del corrispettivo.
Superbonus, il calcolo dei corrispettivi
Ricordiamo che il Decreto Requisiti Tecnici ha stabilito che le spese per le prestazioni professionali sono ammesse alla detrazione secondo i valori massimi del Decreto Parametri.Il Decreto Parametri, però, è nato per le opere pubbliche, mentre le attività legate al Superbonus si svolgono nel mercato privato. Questo ha reso necessaria l’adozione di una serie di indicazioni metodologiche per i professionisti.
Il professionista non deve applicare pedissequamente gli esempi di calcolo, ma valutare di volta in volta la progettazione e le altre spese professionali connesse al tipo di lavori, come previsto dal punto 5 della Circolare 24/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate.
Le linee guida dedicano attenzione alla fase della “prefattibilità”, in cui il professionista deve svolgere delle attività per verificare la presenza dei requisiti per ottenere il Superbonus. In mancanza dei requisiti, il contribuente deve pagare il professionista, ma non può detrarre le spese. Per non gravare eccessivamente sui contribuenti, le linee guida individuano delle attività minime che consentono al professionista di dare risposte attendibili sull’esistenza dei requisiti.
Le linee guida contengono inoltre degli esempi di determinazione del corrispettivo e degli schemi di preventivi e contratti tipo.