
Sostenibilità ambientale, da Itaca il nuovo protocollo a scala urbana
AMBIENTE
Sostenibilità ambientale, da Itaca il nuovo protocollo a scala urbana
Contrasto al consumo di suolo, riqualificazione del patrimonio edilizio, efficienza energetica e mobilità tra gli obiettivi
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del 16/07/2021

24/03/2021 - L’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (ITACA) ha pubblicato la nuova versione del Protocollo sintetico per la valutazione della sostenibilità ambientale a scala urbana.
Il documento è stato approvato dal Consiglio Direttivo di Itaca a dicembre 2020 e aggiorna quello messo a punto a dicembre 2016. Rispetto alla versione precedente, consente di fornire un punteggio di prestazione finale, indicativo del livello di sostenibilità dell’insediamento urbano, e di formulare un giudizio sintetico sulla performance globale dell’area in esame.
I criteri di valutazione sono stati inoltre elaborati sulla base di parametri diversi, tra cui il DM 11 ottobre 2017, che ha introdotto i Criteri ambientali minimi (CAM) per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici.
Il protocollo sintetico è rivolto ai progettisti e pianificatori degli Enti Pubblici e agli operatori coinvolti nello sviluppo o nella trasformazione di aree urbane. Può essere impiegato:
- in fase di progetto per definire le prestazioni di riferimento e come strumento di supporto alla decisione;
- per verificare in fase di realizzazione delle opere il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità;
- per monitorare in fase di esercizio, il livello di sostenibilità complessivo.
Si tratta, spiega Itaca, di uno strumento molto aperto e flessibile, potenzialmente utilizzabile su ambiti di applicazione a varie scale (isolato, comparto, quartiere), per la valutazione di progetti (masterplan) o di piani urbanistici da applicare sia in fase di progetto che di monitoraggio.
L’obiettivo del protocollo è ridare efficienza, sicurezza e vivibilità alle città, intese come patrimonio culturale e produttivo. Sarà proprio sulla sostenibilità, oltre che sulle misure di contrasto all’emergenza Covid, che l’Unione Europea programmerà i fondi strutturali e quelli del Recovery Fund.
Il protocollo prevede che la sostenibilità sia valutata secondo una serie di criteri, indicati nelle schede presenti nel protocollo. Tra i criteri di valutazione ci sono la conservazione del suolo, la presenza di spazi aperti e verde, l’effetto isola di calore, l’accesso al trasporto pubblico.
Chiudono il documento delle check list, con domande mirate a facilitare le valutazioni.
Il documento è stato approvato dal Consiglio Direttivo di Itaca a dicembre 2020 e aggiorna quello messo a punto a dicembre 2016. Rispetto alla versione precedente, consente di fornire un punteggio di prestazione finale, indicativo del livello di sostenibilità dell’insediamento urbano, e di formulare un giudizio sintetico sulla performance globale dell’area in esame.
I criteri di valutazione sono stati inoltre elaborati sulla base di parametri diversi, tra cui il DM 11 ottobre 2017, che ha introdotto i Criteri ambientali minimi (CAM) per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici.
Protocollo sintetico Itaca scala urbana, come utilizzarlo
Il documento utilizza la medesima metrica impiegata per gli altri sistemi di valutazione della sostenibilità degli edifici elaborati da ITACA, basata sull’SBTool, strumento internazionale sviluppato attraverso il processo di ricerca Green Building Challenge.Il protocollo sintetico è rivolto ai progettisti e pianificatori degli Enti Pubblici e agli operatori coinvolti nello sviluppo o nella trasformazione di aree urbane. Può essere impiegato:
- in fase di progetto per definire le prestazioni di riferimento e come strumento di supporto alla decisione;
- per verificare in fase di realizzazione delle opere il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità;
- per monitorare in fase di esercizio, il livello di sostenibilità complessivo.
Si tratta, spiega Itaca, di uno strumento molto aperto e flessibile, potenzialmente utilizzabile su ambiti di applicazione a varie scale (isolato, comparto, quartiere), per la valutazione di progetti (masterplan) o di piani urbanistici da applicare sia in fase di progetto che di monitoraggio.
Protocollo sintetico Itaca scala urbana, gli obiettivi
Il protocollo sintetico parte da una constatazione: “il modello di sviluppo urbano dal secondo dopoguerra è caratterizzato dalla assoluta indifferenza nei confronti della sostenibilità”. Al contrario, la rigenerazione urbana rappresenta una strategia per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.L’obiettivo del protocollo è ridare efficienza, sicurezza e vivibilità alle città, intese come patrimonio culturale e produttivo. Sarà proprio sulla sostenibilità, oltre che sulle misure di contrasto all’emergenza Covid, che l’Unione Europea programmerà i fondi strutturali e quelli del Recovery Fund.
Il protocollo prevede che la sostenibilità sia valutata secondo una serie di criteri, indicati nelle schede presenti nel protocollo. Tra i criteri di valutazione ci sono la conservazione del suolo, la presenza di spazi aperti e verde, l’effetto isola di calore, l’accesso al trasporto pubblico.
Chiudono il documento delle check list, con domande mirate a facilitare le valutazioni.