La notizia arriva dall’assessora alle Infrastrutture della Regione Calabria, Domenica Catalfamo. “Il progetto - ha spiegato l’assessora - è stato operativamente avviato nello scorso mese di settembre 2020 attraverso una collaborazione tecnica con il ministero delle Infrastrutture e con il Consiglio superiore dei lavori pubblici, che hanno pienamente condiviso la metodologia proposta dalla Regione Calabria”.
Le risorse sono quelle del Fondo istituito dal decreto Agosto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023 e incrementato con le risorse del PNRR, come confermato ieri dal Ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, in audizione in Parlamento.
In Calabria - si legge nella nota della Regione - è ormai in fase avanzata di attuazione, il censimento, tramite un apposito sistema informatico, degli oltre 2mila ponti appartenenti alla rete viaria provinciale. Nei prossimi mesi sarà completato il censimento e la valutazione della classe di rischio di ciascun ponte, in aderenza alle Linee Guida che sono state approvate dal CSLLPP nell’aprile 2020 e adottate dal Ministero del dicembre 2020.
Le linee guida - ricordiamo - costituiscono una sorta di vademecum per il controllo delle condizioni strutturali di ponti e viadotti, cavalcavia e opere similari, esistenti lungo strade statali o autostrade gestite da Anas o dai concessionari autostradali.
Attraverso le nuove linee guida vengono infatti definite per la prima volta in maniera unitaria e senza discrezionalità le modalità di realizzazione, attuazione, e gestione - in una prima fase sperimentale per un periodo non superiore ai 24 mesi - di un sistema di monitoraggio delle infrastrutture stradali di competenza di Anas o dei concessionari autostradali pubblici.
“La Calabria - ha aggiunto Catalfamo - è la prima Regione italiana che applicherà, su tutta la rete secondaria, questa recentissima metodologia tecnica, sviluppata dopo il drammatico crollo del ponte Morandi di Genova. Le applicazioni finora realizzate, infatti, si riferiscono a singoli ponti studiati per progetti di ristrutturazione o per particolari progetti di ricerca scientifica, ma è la prima volta che si avvia una applicazione estesa e generalizzata come sta facendo la Regione Calabria”.