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Superbonus 110%, come si redige l’APE

Superbonus 110%, come si redige l’APE

Enea spiega a quali norme fare riferimento e cosa fare in caso di ampliamento volumetrico di un edificio

Vedi Aggiornamento del 06/07/2022
Foto: Andriy Popov©123RF.com
Foto: Andriy Popov©123RF.com
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 06/07/2022
01/03/2021 - Quali norme prendere in considerazione per la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE)? Chi può redigerlo? Quali sono i servizi energetici da valutare? E come si procede negli interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento? A queste e ad altre domande ha risposto Enea con delle Faq dedicate al Superbonus.
 

APE, norma nazionale prevale su quelle regionali

Per usufruire del Superbonus 110%, è necessario redigere l’APE prima e dopo l’intervento in modo da dimostrare il miglioramento di almeno due classi energetiche. È stato quindi chiesto all’Enea se le classi energetiche debbano essere determinate sulla base del DM 26 giugno 2015 o delle leggi regionali.
 
L’Enea ha risposto che per uniformità di applicazione della misura incentivante su tutto il territorio nazionale il criterio di classificazione energetica da usare è quello previsto dal DM 26 giugno 2015 o il criterio previsto dalla corrispondente norma regionale a condizione che le regioni dichiarino che si ottengano le stesse classificazioni energetiche.
 

APE, il confronto pre e post-intervento

I tecnici hanno chiesto all’Enea quali servizi energetici occorre prendere in considerazione per eseguire il confronto tra APE pre e post-intervento negli edifici unifamiliari.
 
L’Enea ha risposto che sono quelli presenti nella situazione ante intervento, così come previsto per gli APE convenzionali rilasciati per gli edifici composti da più unità immobiliari.
 
Enea ha inoltre spiegato che l’APE pre-intervento deve riferirsi alla situazione esistente alla data di inizio dei lavori.
 

APE, quando possono redigerlo progettista e direttore lavori

È stato chiesto inoltre in quali casi, il direttore dei lavori o il progettista possono firmare gli APE utilizzati ai fini delle detrazioni fiscali del 110%.
 
L’Enea ha spiegato che il direttore dei lavori e il progettista possono firmare gli APE utilizzati solo ai fini delle detrazioni fiscali del 110% che non necessitano di deposito nel catasto degli impianti termici.
 

APE e Catasto regionale

Alla domanda “Quali APE vanno depositati nei catasti regionali”, Enea ha risposto che gli APE da depositare nel catasto regionale degli attestati di prestazione energetica degli edifici sono quelli di ogni singola unità immobiliare relativi alla situazione post-intervento prendendo in considerazione tutti i servizi energetici presenti nello stato finale.
 

Superbonus 110%, come funziona con l’ampliamento volumetrico

I tecnici hanno chiesto anche se è possibile usufruire della detrazione e come redigere l’APE negli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici con ampliamento volumetrico.
 
Enea ha risposto che, per il calcolo dell’incentivo, dalle spese vanno scorporate quelle per la realizzazione dell’ampliamento.
 
Per la redazione dell’APE post-intervento deve essere invece considerato tutto l’edificio nella sua configurazione finale.
 
 
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