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​Cappotto termico: l’importanza della sostituzione degli infissi

​Cappotto termico: l’importanza della sostituzione degli infissi

I due interventi, trainante e trainato, sono necessari per garantire un isolamento efficace dell’involucro e per eliminare i ponti termici

Vedi Aggiornamento del 06/02/2023
Foto: mrtwister©123RF.com
Foto: mrtwister©123RF.com
di Rosa di Gregorio
Vedi Aggiornamento del 06/02/2023
14/04/2021 - Un intervento di coibentazione con sistema a cappotto esterno serve a ridurre la dispersione termica e ad eliminare i ponti termici. Per perseguire questo risultato è fondamentale che l'intera superficie dell'involucro sia perfettamente isolata.
 
L’involucro, in edilizia, identifica tutti gli elementi di chiusura esterni, orizzontali e verticali, opachi e trasparenti; come: le parti strutturali, i muri di tamponamento, le coperture, i serramenti ecc., che assieme costituiscono l’architettura dell’edificio stesso.
 
Questi elementi sono funzionalmente distinti tra di loro e tutti i punti in cui si congiungono sono definiti raccordi.
Quando si progetta un cappotto termico è fondamentale garantire la continuità del sistema, soprattutto nei raccordi, che, al contrario, rappresentano dei punti di discontinuità.
 
In un precedente focus abbiamo visto come realizzare il raccordo a terrain questo vedremo invece il raccordo cappotto-finestra.

“Il foro murario che ospita l’infisso, rappresenta una discontinuità della tamponatura e quindi un punto debole per l’involucro. La mancanza di continuità riguarda la tenuta all’aria, la tenuta all’acqua e, chiaramente, l’isolamento termico”, ha detto l’arch. Emanuel Serri, responsabile tecnico area progettisti Finstral.
 
“La scelta dell’infisso, la corretta posa in opera e la sostituzione di elementi datati con prestazioni ormai non rispondenti alle esigenze attuali, sono tutti aspetti molto importanti. Prendendo in considerazione un tipico involucro edilizio di un edificio singolo, in media le dispersioni termiche attraverso le finestre possono incidere per una quota pari a circa il 20-25% rispetto al totale delle superfici disperdenti, includendo, quindi, tamponature opache, copertura e solaio controterra.
 
Un infisso obsoleto, oltre ad avere valori di trasmittanza non paragonabili a quelli attuali, non garantisce la tenuta all’aria necessaria, facendo aumentare notevolmente la dispersione termica” , ha poi aggiunto l'architetto.
 
Per garantire la continuità tra cappotto e finestra è altamente consigliato prevedere la sostituzione degli infissi contemporaneamente all’intervento di coibentazione termica. Questo, non solo andrebbe ad incrementare l’efficienza dell’operazione ma soprattutto la sua efficacia.

A questo si aggiunge la convenienza fornita dalle agevolazioni sull’efficientamento energetico, come Superbonus 110% ed Ecobonus.
 
All’arch. Serri abbiamo posto altre domande per chiarire quanto sia conveniente intervenire  sui vecchi serramenti per risolvere definitivamente tutti i problemi di scarso isolamento.
  
Quali sono i punti critici tra infisso e cappotto che possono essere causa di ponti termici?
 
“I quattro lati del foro devono essere correttamente progettati e trattati per garantire la continuità.  È fondamentale studiare e pianificare per tempo i dettagli sia del nodo primario, rappresentato dal giunto tra muratura e falso telaio, sia di quello secondario, costituito dal giunto tra infisso e falso telaio.
È corretto elaborare un dettaglio di posa per ogni nodo e per ogni lato del serramento, compreso quello inferiore caratterizzato dalla presenza della soglia o del davanzale.”

 
82057_foto3.jpg - ​Cappotto termico: l’importanza della sostituzione degli infissi Foto: caso di una ristrutturazione, posa di infisso utilizzando il vecchio telaio come falso telaio, dettaglio certificato dall’Istituto IFT di Rosenheim, ©Finstral
 

Cappotto termico e sostituzione infissi, consigli ed avvertenze

Cosa bisogna fare nella posa dei nuovi serramenti al fine di creare quella continuità superficiale utile a limitare del tutto la dispersione termica?
 
“Nel limitare la dispersione termica, è fondamentale assicurare la continuità tra l’isolamento a cappotto ed il giunto termico rappresentato dall’infisso o dal suo falso telaio termico. Per quel che riguarda il falso telaio, nel caso di ristrutturazione, la nostra soluzione si chiama Fin-Fix, un profilo termico in PVC sviluppato sui quattro lati. Lo stesso è caratterizzato da una sezione dotata di guarnizioni co-estruse in grado di ospitare in aderenza tutta la nostra gamma d’infissi, rispondendo in tal modo a tutti i requisiti richiesti del nodo secondario.
 
La sezione, verso l’esterno, può essere dotata di diversi profili pensati per assicurare la completa aderenza del cappotto nelle sue possibili varianti. Il lato inferiore garantisce la discontinuità tra il davanzale esterno ed interno.”
 
Invece, cosa non bisogna fare?
 
“Nel caso in cui l’infisso sia posizionato a filo muro interno o a metà muro, è fondamentale che non ci siano porzioni di muratura non isolate. L’isolante deve risvoltare sulle spallette fino ad aderire al sistema infisso-falso telaio.
 
Il davanzale, nella maggior parte dei casi passante tra ambiente interno ed esterno, non va lasciato in continuità. Anche nella semplice sostituzione, bisogna considerare la sua separazione sotto l’infisso.
 
Può invece non rappresentare un problema mantenere il vecchio telaio. Nel caso in cui l’intervento non consenta l’istallazione di un nuovo falso telaio, quando il vecchio telaio è caratterizzato da materiali idonei, si può considerare il suo utilizzo come falso telaio, dovendo comunque sempre garantire la realizzazione di quanto evidenziato in precedenza.”
 
82057_foto4.jpg - ​Cappotto termico: l’importanza della sostituzione degli infissi Foto: posa di infisso con il falso telaio termico Fin-Fix, dettaglio certificato dall’Istituto IFT di Rosenheim, ©Finstral
 
La tenuta all'aria è uno un altro requisito fondamentale per una corretta posa dell'infisso.

Come si garantisce la corretta tenuta all'alria del sistema cappotto-finestra? “Questo aspetto riguarda la parte interna del vano, infatti l’aria, ricca di umidità, non deve penetrare nel giunto tra muratura e falso telaio e nel giunto tra quest’ultimo e l’infisso.
 
Penetrando all’interno di questi nodi, spinta verso l’esterno per differenza di pressione, incontra strati a temperatura sempre più bassa. Questo, evidentemente, determina la formazione di condensa nel giunto di posa. L’esigenza di impedire all’aria di percorrere questo tragitto, ci obbliga ad utilizzare una barriera al vapore sul nodo primario e a sigillare il secondario tramite idonei materiali, come, ad esempio, nastri multifunzione.”
 
In ultimo, quanto è importante un progetto unitario che considera tutti questi aspetti?
 
“La pianificazione da parte del progettista ed il coordinamento tra i tecnici responsabili dell’esecuzione del cappotto e della posa dell’infisso è di fondamentale importanza per la riuscita dell’intervento e per una posa ottimale.”
 
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