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Monoblocco, per la corretta riqualificazione del foro finestra

Monoblocco, per la corretta riqualificazione del foro finestra

Alternativo al controtelaio, garantisce un buon isolamento termico e acustico, oltre alla possibilità di integrare ulteriori componenti, come la VMC, in un solo elemento prefabbricato

Vedi Aggiornamento del 27/09/2022
Foto: PRESYSTEM Frangisole©Alpac
di Rosa di Gregorio
28/04/2021 - Negli interventi di riqualificazione dell’involucro edilizio abbiamo visto come sia importante unire alla realizzazione del cappotto anche la sostituzione degli infissi. Cambio che spesso si limita alla sola parte a vista e mobile delle finestre.
 
A volte, le ristrutturazioni sono più “invasive”; in questi casi potrebbe presentarsi l’esigenza di ridefinire la sagoma del foro finestra o di sostituirne il controtelaio. In entrambi i casi saranno necessari interventi di demolizione e ricostruzione.
 
Il controtelaio, generalmente in legno o metallo, è quella parte murata dell’infisso, che consente il suo montaggio. I giunti, controtelaio-muro, formano il nodo primario del foro finestra. Esso è un dettaglio costruttivo strategico per garantire la continuità, la tenuta e quindi l’efficienza del serramento.
 
La sostituzione del controtelaio è un intervento che richiede interventi sulle opere murarie, di certo non trascurabili e quindi costi iniziali superiori. Ma il maggior costo iniziale è compensato dal risparmio energetico sul medio e lungo periodo. Inoltre, la sostituzione dei serramenti, controtelaio compreso, se effettuata contestualmente ad uno degli interventi trainanti previsti dal Superbonus è compresa nell’agevolazione maggiorata al 110%; il solo intervento di sostituzione dell’infisso è comunque agevolato dall’Ecobonus. In entrambi casi, il costo sostenuto per le opere murarie è anch’esso agevolato.
 
L’alternativa, “evoluta”, al classico controtelaio è il monoblocco: un controtelaio prefabbricato e isolante che integra, in un solo sistema, più componenti di una finestra o di una portafinestra, quali la sottosoglia, le spallette, il cassonetto per avvolgibile e altri elementi oscuranti.
Un monoblocco è formato da materiale, ad elevate performance isolanti, come il polistirene estruso (XPS) e il fibrocemento.
 
L’utilizzo del monoblocco porta a risultati, in termini di prestazione energetica ed isolamento acustico, nettamente superiori rispetto ad un controtelaio convenzionale. Involucro murario e serramento sono messi in corretta relazione fra loro, questo favorisce l’eliminazione dei ponti termici e acustici, con la conseguente riduzione di dispersione del calore e l’abbattimento dell’inquinamento acustico.
 
Un altro vantaggio di questa soluzione è quello di avere il cassonetto integrato; Il cassonetto è un punto critico della facciata, quello attraverso il quale si disperde più facilmente il calore e vengono trasmessi i rumori aerei. L’integrazione del cassonetto al controtelaio abbatte queste criticità perché viene totalmente coibentato; a questo, si aggiunge un miglioramento estetico al serramento per via della notevole riduzione dell’ingombro del cassonetto stesso.
 
All’interno dello spazio di alloggiamento dell’avvolgibile possono essere inglobati anche elementi oscuranti come le tende oscuranti o di protezione come le zanzariere. Tutto in un unico sistema.
 
Oltre all’isolamento termico ed acustico, con il monoblocco è possibile garantire una buona qualità dell’aria interna. Ci sono, infatti, delle soluzioni di monoblocco con VMC integrata.
La VMC in questo caso ha un ingombro minimo, ma si comporta come un qualsiasi sistema di VMC posato a soffitto. Garantisce un corretto ricircolo e filtrazione dell’aria con recupero di calore. Questa può essere una valida alternativa in tutte quelle situazioni dove, per motivi di spazio, economici e di costi di manutenzione, non è possibile l’installazione di un impianto centralizzato.
 
Isolamento termico, isolamento acustico, qualità dell’aria, sono, come abbiamo visto, tutti i pregi della soluzione monoblocco, che possono essere vanificati se la posa non è eseguita a regola d’arte. Nonostante sia un elemento prefabbricato, le operazioni in cantiere siano semplificate, il rischio di errori è ridotto al minimo, è sempre necessario che la posa sia fatta da personale qualificato.
 
Un posizionamento scorretto e non perfettamente a squadra del monoblocco può causare problemi di infiltrazione e ridurre così le proprietà isolanti. Così come la realizzazione non corretta dei giunti di sigillatura (spessore e materiale utilizzato) potrebbe compromettere la tenuta del sistema.
 

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