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Opere strategiche, al via a breve i cantieri per 83 miliardi di euro

Opere strategiche, al via a breve i cantieri per 83 miliardi di euro

Nominati 29 commissari straordinari: potranno rielaborare i progetti e approvarli saltando autorizzazioni, pareri e nulla osta

Vedi Aggiornamento del 09/11/2022
Foto: Zhao Jiankang © 123rf.com
di Rossella Calabrese
19/04/2021 - Per 57 opere pubbliche ritenute strategiche, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MiMS) ha nominato 29 Commissari straordinari che si occuperanno di accelerarne la realizzazione, oggi bloccata da ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative. Lo fa sapere lo stesso MiMS con un comunicato.
 
Si tratta di 16 infrastrutture ferroviarie, 14 stradali, 12 caserme per la pubblica sicurezza, 11 opere idriche, 3 infrastrutture portuali e una metropolitana, per un valore complessivo di 82,7 miliardi di euro (21,6 miliardi al Nord, 24,8 miliardi al Centro e 36,3 miliardi al Sud).
 
Tra le opere ferroviarie principali oggetto del commissariamento, il MiMS segnala: le linee AV/AC Brescia-Verona-Padova, Napoli-Bari, Palermo-Catania-Messina; il potenziamento delle linee Orte-Falconara e Roma-Pescara; la chiusura dell’anello ferroviario di Roma; il potenziamento con caratteristiche di AV della direttrice Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia. 
 
Tra le opere stradali principali rientrano: la SS Ionica 106; la E 78 Grosseto-Fano; la SS 4 Salaria e la SS 20 del Colle di Tenda; la SS 16 Adriatica; la SS 89 Garganica. 
 

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Le 29 opere sono finanziate, a legislazione vigente, per circa 33 miliardi di euro. Il finanziamento sarà completato con ulteriori risorse nazionali ed europee, compreso il Next Generation EU. L’aumento del valore finanziario dell’operazione - spiega il MiMS - è dovuto al fatto che alcune delle opere commissariate saranno incluse nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e saranno, per questo, ampliate e potenziate.
 
In particolare, le infrastrutture ferroviarie hanno un valore di 60,8 miliardi di euro, quelle stradali di 10,9 miliardi, i presidi di pubblica sicurezza 528 milioni, le opere idriche 2,8 miliardi, le infrastrutture portuali 1,7 miliardi, la metropolitana 5,9 miliardi.
 
 

Opere strategiche, cosa faranno i commissari

Lo stato di attuazione non è lo stesso per tutte le infrastrutture: per alcune opere il commissariamento consentirà di avviare la progettazione, per altre l’avvio in tempi rapidi dei cantieri. Nel corso del 2021 si prevede l’apertura di 20 cantieri, cui se ne aggiungeranno 50 nel 2022 e ulteriori 37 nel 2023. i cronoprogrammi saranno pubblicati sul sito del Ministero entro la fine di aprile.
 
Il Ministero spiega che i Commissari straordinari, cui spetta ogni decisione per l’avvio o per la prosecuzione dei lavori, provvedono all’eventuale rielaborazione e approvazione dei progetti non ancora appaltati, insieme ai Provveditorati interregionali alle opere pubbliche e mediante specifici protocolli per l’applicazione delle migliori pratiche.
 
L’approvazione dei progetti da parte dei Commissari, d’intesa con i Presidenti delle Regioni, sostituisce a effetto di legge ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l'avvio o la prosecuzione dei lavori, salvo che per quelli relativi alla tutela ambientale e dei beni culturali e paesaggistici, per i quali è definita una specifica disciplina.
 
Per l'esecuzione degli interventi, i Commissari straordinari possono assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto di una serie di principi e di disposizioni, tra cui quelli relativi all’aggiudicazione e l’esecuzione di appalti e concessioni, alla sostenibilità energetica e ambientale, al conflitto di interesse. Inoltre, un ulteriore limite è quello relativo alle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione e del subappalto.
 
 

Ministro Giovannini: ‘riduciamo il gap infrastrutturale’

A seguito del parere positivo espresso dalle commissioni di Camera e Senato, il Presidente del Consiglio ha firmato i Dpcm dando così il via libera all’iter previsto dal Decreto Semplificazioni, anche se - sottolinea il MiMS - diversi Commissari hanno già avviato le attività.
 
“In questo modo - assicura il Ministero - sarà possibile accorciare i tempi di realizzazione di importanti interventi infrastrutturali attesi da anni in diverse aree del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno. I Commissari sono figure di alta professionalità tecnico-amministrativa, immediatamente operative, scelte per assicurare la migliore interlocuzione con le stazioni appaltanti di ANAS e RFI e con le varie amministrazioni pubbliche coinvolte. Solo in un caso, come previsto da una delibera Cipe, è stato nominato commissario straordinario il Presidente della Regione Siciliana”.
 
“È un passo importante per il rilancio delle opere pubbliche in Italia. Si tratta di infrastrutture attese da tempo da cittadini e imprese, in gran parte già finanziate - commenta il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini -. L’attuazione delle opere commissariate determinerà anche importanti ricadute economiche e occupazionali. Considerato che una parte significativa delle opere è localizzata al Sud, ci aspettiamo impatti positivi in termini di riduzione del gap infrastrutturale tra i territori del nostro Paese. In due mesi abbiamo completato un processo che era fermo da tempo, ma ora occorre procedere velocemente all’attuazione dei cronoprogrammi e a tal fine intendo incontrare al più presto i commissari. Il Ministero monitorerà trimestralmente la realizzazione delle diverse fasi, così da rimuovere tempestivamente eventuali ostacoli”.
 
“Come annunciato in Parlamento - aggiunge il Ministro Giovannini - proporrò nelle prossime settimane una nuova lista di opere da commissariare, ma bisogna ricordare che il commissariamento è un atto straordinario. Per questo, abbiamo elaborato una serie di interventi normativi e procedurali volti a ridefinire le regole esistenti per la realizzazione delle infrastrutture, a partire da quelle previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La Commissione che abbiamo istituito alcune settimane fa con Il Ministro Brunetta ha completato i suoi lavori e le numerose proposte formulate per rendere più veloci i percorsi di tutte le opere pubbliche sono ora al vaglio dei competenti uffici”.
 
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