È l’obiettivo del programma di investimenti da 27 milioni di euro avviato dalla Regione Emilia Romagna per i territori appenninici e le aree interne.
Il piano prevede la riqualificazione di piazze e spazi pubblici, luoghi di aggregazione, strutture sanitarie; interventi per migliorare, rendere più sicuri e funzionali scuole ed impianti sportivi; il recupero di edifici storici e di interesse culturale; la manutenzione straordinaria della viabilità.
I 105 Comuni coinvolti saranno interessati da 83 progetti un terzo dei quali già cantierabili. Quasi la metà riguardano lavori di ristrutturazione, adeguamento sismico e di accessibilità di edifici pubblici, spazi collettivi, anche sanitari, spazi di aggregazione urbani.
Un terzo è dedicato alla ciclabilità, al decoro e qualità urbana, agli spazi (parcheggi, accessi sicuri) a servizio di edifici pubblici e scuole. Un quarto è destinato alla manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di strade comunali.
Non mancano progetti per la riqualificazione di edifici storici e di interesse culturale.
Questa tranche va a completare il “Programma straordinario per i territori colpiti dalla pandemia e aree montane e interne” sostenuto dalla Regione con uno stanziamento complessivo di 40 milioni di euro di cui 26 già assegnati ai Comuni delle province di Piacenza e Rimini e al comune di Medicina, nel Bolognese - ex zone rosse durante la prima ondata pandemica del 2020.
Complessivamente, compresa la quota di co-finanziamento degli enti locali, i 40 milioni regionali portano a un investimento totale di 62 milioni di euro e all’avvio di 200 cantieri. Nelle prossime settimane è prevista la partenza degli interventi la cui attuazione dovrà avvenire entro il dicembre 2022.