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Gare di progettazione, Oice: ‘+32,7% in valore nel primo trimestre 2021’

Gare di progettazione, Oice: ‘+32,7% in valore nel primo trimestre 2021’

Scicolone: ‘il trend positivo non sia vanificato da illogiche e dannose scelte sul PNRR che minano la centralità del progetto esecutivo’

Vedi Aggiornamento del 24/01/2022
Foto: nyul ©1 23rf.com
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Vedi Aggiornamento del 24/01/2022
16/04/2021 - Di nuovo in forte crescita le gare pubbliche di progettazione che, secondo i dati dell’Osservatorio OICE/Informatel, nel primo trimestre 2021 sono in netta crescita sul 2020: 1.134 bandi con un valore di 213,8 milioni di euro, +11,1% in numero e +32,7% in valore sull’analogo periodo del 2020.
 
Solo a marzo nel mercato delle gare per progettazione sono state pubblicate 493 gare, per un valore di 82,9 milioni di euro; rispetto a febbraio +33,2 in numero ma -0,5% in valore. Il confronto con marzo 2020 mostra incrementi del 40,5% in numero e del 93,2% in valore.
 
Quasi il 20% del valore totale messo in gara nello scorso mese è dovuto ad un bando in 6 lotti della ATER della provincia di Roma per interventi di riqualificazione di immobili dell’ente, con un valore stimato in 15,0 milioni di euro. Al netto del maxi-bando dell’ATER di Roma il valore rispetto al febbraio si sarebbe ridotto del 18,5% e rispetto a marzo 2020 l’incremento si sarebbe ridimensionato al 58,3%.
 
In totale gli accordi quadro nel mese sono stati 8 per un valore di 25,2 milioni di euro. Sono state invece 7, per un valore di 3,1 milioni di euro di progettazione, le gare affidate con il criterio di aggiudicazione del massimo ribasso (erano state 4 a febbraio).
 
Nonostante la possibilità della scelta fiduciaria, le manifestazioni di interesse per l’affidamento di incarichi sotto la soglia dei 75.000 euro pubblicate, sono state 211, il 42,8% del totale, con un valore stimato in 6,9 milioni di euro, pari all’8,3% del valore totale.
 


“I dati di questo primo trimestre ci hanno piacevolmente sorpreso - ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE - e testimoniano che c’è una forte richiesta di servizi di architettura e ingegneria, anche particolarmente qualificati, che le strutture tecniche delle amministrazioni preferiscono direttamente mettere sul mercato per riservarsi le strategiche attività di controllo e gestione degli interventi che loro competono”.
 
“È questo il trend corretto da seguire, anche per le iniziative che verranno avviate per le opere del Pnrr rispetto alle quali le migliaia di tecnici che si stanno assumendo, soprattutto al Sud, sarà opportuno destinarle a funzioni di project management e controllo dei tempi e costi, anche con l’ausilio di service esterni”.
 
In prospettiva, il Presidente OICE sottolinea come invece “siamo estremamente preoccupati dalle dichiarazioni sull’appalto integrato; totalmente da evitare l’idea di riesumare l’appalto integrato affidato sulla base di un progetto di fattibilità, la vera negazione della centralità e qualità del progetto, principio che sarebbe incomprensibile non vedere, semmai, rafforzato proprio per le opere del PNRR”.
 
“Confidiamo che non sia seguita questa strada, fonte di ritardi più che di accelerazione e certamente foriera di varianti e riserve, e che invece si punti sull’accelerazione delle procedure approvative, sulla digitalizzazione delle procedure di gara, e sull’eliminazione del ricorso al massimo ribasso, liberalizzato dal decreto semplificazione sopra soglia UE”.
 


Prendendo in considerazione tutto il mercato dei servizi di architettura si rileva una crescita rilevante, infatti nel mese di marzo le gare sono state 817, con un valore di 247,3 milioni di euro, rispetto a febbraio si rilevano incrementi del 34,4% nel numero e dell’87,5% nel valore, il confronto con marzo 2020 vede il numero a +38,2% e il valore a 122,2%. Il primo trimestre si è chiuso con 1.919 gare per un valore di 565,8 milioni di euro, mostrando una crescita del 9,2% nel numero e del 27,0% nel valore. Da notare che i bandi sotto soglia, +13,2% nel numero e +66,8% nel valore, sono cresciuti con percentuali più importanti del sopra soglia, -4,3% nel numero e +16,7% nel valore.
 
Continua a crescere il numero delle aggiudicazioni rilevate, infatti se a febbraio 2020 le aggiudicazioni rilevate erano state 93, sono state 106 a marzo 2021. La media mensile del numero di aggiudicazioni nel 2016 è stata di 19, nel 2017 è stata di 40, nel 2018 di 61, nel 2019 di 55, la media nel 2020 è stata di 90 aggiudicazioni.
 
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 105 unità del mese di marzo 2020, alle 182 del mese appena trascorso, +73,3%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso mese, un incremento del 29,8%, da considerare che da gennaio non sono più compresi i dati della Gran Bretagna, uscita dalle UE. E’ sempre modesta l’incidenza del nostro paese che nel mese si attesta al 4,8%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 31,4%, Francia 24,2%, Polonia 5,3, Spagna 5,2%.
 
I bandi per appalti integrati rilevati nel mese di febbraio sono stati 37, con valore complessivo dei lavori di 239,8 milioni di euro e con un importo dei servizi compresi stimato in 3,7 milioni di euro. Il confronto con il mese di marzo del 2020 mostra una crescita del 19,4% nel numero e del 25,9% nel valore. Dei 37 bandi 23 hanno riguardato i settori ordinari, per 1,8 milioni di euro di servizi, e 14 i settori speciali, per 2,0 milioni di euro di servizi. Nei primi tre mesi del 2021 le gare rilevate per appalti integrati sono state 100, di cui 99 con valore noto per 725,9 milioni di euro (nel 2020 erano state 98 le gare per 678,5 milioni di euro).
 
 
Fonte: OICE
 
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