Nuovo Codice Appalti e Provvedimento unico ambientale, le soluzioni del PNRR per cantieri veloci
NORMATIVA
Nuovo Codice Appalti e Provvedimento unico ambientale, le soluzioni del PNRR per cantieri veloci
A maggio le nuove norme su appalto integrato, subappalto, contenzioso e introduzione di clausole di sostenibilità ambientale
26/04/2021 - Semplificare la legislazione per eliminare i freni alle attività economiche. L’obiettivo del Governo, scritto a chiare lettere nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sarà raggiunto con interventi su una serie di norme, tra cui quella sui contratti pubblici, in materia ambientale e urbanistica.
Fino ad ora, secondo l’Esecutivo, le politiche di semplificazione della normativa hanno avuto solo effetti parziali perché non accompagnate dai necessari interventi di carattere organizzativo. Oltre alle modifiche normative, saranno quindi potenziati i Dipartimenti della Funzione Pubblica con assunzioni mirate.
L’idea è quella di adottare, entro maggio 2021, un decreto legge con misure urgenti per il rafforzamento e la proroga al 2023 delle semplificazioni già varate con il Decreto Semplificazioni (Legge 120/2020).
Con il nuovo decreto legge, saranno riviste le verifiche antimafia e i protocolli di legalità, sarà potenziata la Conferenza di servizi veloce e verrà limitata la responsabilità per danno erariale ai casi in cui la produzione del danno è dolosamente voluta dal soggetto che ha agito, ad esclusione dei danni cagionati da omissione o inerzia.
Nel decreto ci sarà inoltre l’istituzione del collegio consultivo tecnico per l’assistenza e la soluzione delle controversie in via stragiudiziale, l’accorciamento dei tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e l’individuazione di misure per ridurre i tempi di esecuzione del contratto.
L’idea di fondo è quella di integrare le Direttive europee sono nelle parti che non siano “self executing” e di ridurre al massimo le regole che vadano oltre quelle richieste dalla normativa europea.
La nuova norma dovrà garantire parità di accesso e piena attuazione del principio di concorrenza e individuerà in modo espresso i casi in cui sarà possibile ricorrere alla procedura negoziata senza bando e in cui si potrà utilizzare il criterio del prezzo più basso.
La legge delega inoltre conterrà misure volte a garantire la sostenibilità energetica e ambientale e la tutela della salute e del lavoro nell’affidamento dei contratti.
Saranno ridotti i divieti sull’appalto integrato, modificata la disciplina sul subappalto e introdotti divieti di proroga automatica.
Le attuali procedure, si legge nel PNRR, ostacolano la realizzazione di infrastrutture e altri interventi del territorio. Una disfunzione che si somma alle complicazioni create dalle norme sugli appalti pubblici. In media, un procedimento di VIA dura circa due anni, con punte di quasi 6 anni, mentre per la verifica di assoggettabilità a VIA sono necessari circa 11 mesi
Anche in questo caso, il Governo intende procedere con misure urgenti, attraverso un decreto legge da approvare entro maggio. Il decreto introdurrà procedure semplificate per le opere previste dal PNRR.
Le valutazioni saranno svolte da una apposita commissione e sarà potenziato il Provvedimento Unico in materia Ambientale (PUA), che sostituirà ogni altro atto autorizzatorio, tra cui quelli necessari per l’approvazione dei progetti di bonifica. Saranno, infine, adottate delle misure a regime, con legge delega, che ridistribuiranno le competenze in materia ambientale e di energia.
Fino ad ora, secondo l’Esecutivo, le politiche di semplificazione della normativa hanno avuto solo effetti parziali perché non accompagnate dai necessari interventi di carattere organizzativo. Oltre alle modifiche normative, saranno quindi potenziati i Dipartimenti della Funzione Pubblica con assunzioni mirate.
PNRR e Codice Appalti, decreto legge urgente entro maggio
Secondo il PNRR, la semplificazione del Codice Appalti è funzionale per la realizzazione delle infrastrutture ed il rilancio dell’attività edilizia dopo l’emergenza causata dalla pandemia. La semplificazione, secondo l’idea del Governo, deve riguardare non solo la fase di affidamento, ma anche la pianificazione, la programmazione e la progettazione delle opere.L’idea è quella di adottare, entro maggio 2021, un decreto legge con misure urgenti per il rafforzamento e la proroga al 2023 delle semplificazioni già varate con il Decreto Semplificazioni (Legge 120/2020).
Con il nuovo decreto legge, saranno riviste le verifiche antimafia e i protocolli di legalità, sarà potenziata la Conferenza di servizi veloce e verrà limitata la responsabilità per danno erariale ai casi in cui la produzione del danno è dolosamente voluta dal soggetto che ha agito, ad esclusione dei danni cagionati da omissione o inerzia.
Nel decreto ci sarà inoltre l’istituzione del collegio consultivo tecnico per l’assistenza e la soluzione delle controversie in via stragiudiziale, l’accorciamento dei tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e l’individuazione di misure per ridurre i tempi di esecuzione del contratto.
PNRR, nuovo Codice Appalti nel 2022
Entro la fine dell’anno sarà poi presentato un nuovo disegno di legge delega che getterà le basi del nuovo Codice Appalti, da utilizzare a regime. Entro nove mesi dall’entrata in vigore della legge delega, dovranno essere adottati i decreti legislativi che regoleranno i contratti pubblici.L’idea di fondo è quella di integrare le Direttive europee sono nelle parti che non siano “self executing” e di ridurre al massimo le regole che vadano oltre quelle richieste dalla normativa europea.
La nuova norma dovrà garantire parità di accesso e piena attuazione del principio di concorrenza e individuerà in modo espresso i casi in cui sarà possibile ricorrere alla procedura negoziata senza bando e in cui si potrà utilizzare il criterio del prezzo più basso.
La legge delega inoltre conterrà misure volte a garantire la sostenibilità energetica e ambientale e la tutela della salute e del lavoro nell’affidamento dei contratti.
Saranno ridotti i divieti sull’appalto integrato, modificata la disciplina sul subappalto e introdotti divieti di proroga automatica.
PNRR e semplificazione delle misure ambientali
Secondo il Governo, la velocizzazione dei cantieri delle opere pubbliche passa anche attraverso la semplificazione delle norme in materia ambientale e, in particolare, delle disposizioni sulla valutazione di impatto ambientale (VIA).Le attuali procedure, si legge nel PNRR, ostacolano la realizzazione di infrastrutture e altri interventi del territorio. Una disfunzione che si somma alle complicazioni create dalle norme sugli appalti pubblici. In media, un procedimento di VIA dura circa due anni, con punte di quasi 6 anni, mentre per la verifica di assoggettabilità a VIA sono necessari circa 11 mesi
Anche in questo caso, il Governo intende procedere con misure urgenti, attraverso un decreto legge da approvare entro maggio. Il decreto introdurrà procedure semplificate per le opere previste dal PNRR.
Le valutazioni saranno svolte da una apposita commissione e sarà potenziato il Provvedimento Unico in materia Ambientale (PUA), che sostituirà ogni altro atto autorizzatorio, tra cui quelli necessari per l’approvazione dei progetti di bonifica. Saranno, infine, adottate delle misure a regime, con legge delega, che ridistribuiranno le competenze in materia ambientale e di energia.