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Il patrimonio immobiliare sarà decarbonizzato entro il 2050?

Il patrimonio immobiliare sarà decarbonizzato entro il 2050?

La Commissione Europea ha analizzato le strategie di ristrutturazione a lungo termine dei Paesi membri

Vedi Aggiornamento del 24/01/2023
di Rossella Calabrese
02/04/2021 - Standard minimi obbligatori di prestazione energetica, servizi di consulenza energetica, detrazioni fiscali, eliminazione dei combustibili fossili per il riscaldamento, formazione.
 
Sono queste, in sintesi, le strategie di rinnovamento a lungo termine del patrimonio edilizio di 13 Stati membri dell’Unione europea, finalizzate a diffondere buone pratiche dalle politiche e misure proposte dai governi nazionali, che la Commissione Europea ha analizzato.
 
L'analisi contiene una valutazione complessiva delle diverse strategie, elenca le misure pianificate e analizza ogni strategia separatamente seguendo un modello comune. Rileva, ad esempio, che i sistemi olandese, danese e francese prevedono una qualche forma di standard minimi obbligatori di prestazione energetica, mentre Danimarca, Austria, Cipro e Estonia intendono rafforzare il sistema del certificato di prestazione energetica.
 
Per comporre il documento la Commissione ha analizzato le strategie nazionali di ristrutturazione a lungo termine e i piani per trasformare il parco immobiliare nazionale in un parco immobiliare ad alta efficienza energetica e decarbonizzato entro il 2050, strategie e piani che i Paesi sono tenuti ad inviare alla Commissione ai sensi della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia del 2018.
 
Alcuni di questi elementi si sono sovrapposti ai piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNIEC), che spiegano come gli Stati membri intendono raggiungere gli obiettivi climatici per il 2030.
 
Ricordando la stima effettuata nella strategia Renovation Wave secondo cui sono necessari circa 275 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi per raggiungere l’obiettivo climatico del 55% entro il 2030, la valutazione esamina nel dettaglio quanto previsto in termini di garanzia di adeguati finanziamenti.
 
 

Le strategie dei Paesi europei

L’analisi mette in evidenza il ‘renovation accelerator’ olandese e il ‘pool for energy savings in industries’ finlandese come esempi che aiutano ad aggregare progetti in investimenti più grandi che sono più facili da finanziare e consentire la ristrutturazione su larga scala di case in affitto. Allo stesso modo, il programma PANEL ceco, il Fondo di fondi comuni di Cipro e il KommuneKredit danese sono considerati buone pratiche per l’utilizzo di finanziamenti pubblici per ottenere ulteriori investimenti del settore privato.
 
Dopo aver sottolineato i vantaggi dei servizi di consulenza energetica (e degli sportelli unici), l’analisi cita le esperienze di Paesi Bassi, Danimarca, Cechia, Austria e Francia.
 
In termini di utilizzo degli incentivi fiscali per promuovere la ristrutturazione degli edifici, come raccomandato nella strategia Renovation Wave, il documento rileva il sistema di detrazioni fiscali in Germania e Danimarca e le aliquote IVA ridotte per le misure di risparmio energetico in Francia e Cipro e le agevolazioni per l’isolamento nei Paesi Bassi.
 
Molti Stati membri - come Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi - si concentrano invece sull’eliminazione graduale dell’uso di carbone e petrolio per il riscaldamento.
 
Tutte le strategie nazionali affrontano il tema della formazione. Ad esempio, la Francia ha messo in atto programmi di (ri)formazione nel settore delle costruzioni, con corsi online per esperti di ristrutturazione che rilasciano qualifiche certificate. In alternativa, la Danimarca prevede la creazione di un centro di conoscenza per il risparmio energetico negli edifici per il sistema di istruzione e formazione professionale.
 
Per quanto riguarda la povertà energetica, il documento illustra la strategia nazionale della Spagna, con il suo programma ‘Bono social e Better Energy Warmer Homes’, che fornisce aggiornamenti gratuiti dell’efficienza energetica alle famiglie che fruiscono di aiuti di assistenza sociale. In Francia, infine, la povertà energetica è monitorata da un apposito Osservatorio nazionale attraverso una scheda di valutazione annuale.

E l’Italia? Dopo la messa in mora, nel dicembre 2020, per il mancato rispetto della scadenza dell’invio della ‘Strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale’, il Ministero dello Sviluppo economico ha concluso - a metà dicembre 2020 - la consultazione pubblica sul documento.
 
Lo scorso 25 marzo la Conferenza Unificata ha reso il suo parere sulla Strategia. Il documento è quindi pronto per l’approvazione da parte del Ministero per la transizione ecologica e per l’invio alla Commissione europea.
 

Ne parliamo a Edilportale Tour 2022 ‘Renovation Wave’, dall’11 ottobre al 6 dicembre.

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