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Edilizia, la Regione Marche punta ad unire Piano Casa e superbonus

Edilizia, la Regione Marche punta ad unire Piano Casa e superbonus

La demolizione e ricostruzione con ampliamento fino al 40% sarà considerata ristrutturazione edilizia e fruirà dei bonus fino al 110%

Vedi Aggiornamento del 23/08/2023
di Rossella Calabrese
28/04/2021 - Valorizzare il patrimonio edilizio esistente e favorire l’edilizia sostenibile e l’uso delle fonti di energia rinnovabile.
 
Sono questi gli obiettivi della proposta di legge in materia di rigenerazione urbana e attività edilizia approvata lunedì dalla giunta regionale delle Marche e inviata alla commissione consiliare competente. 
 
“Attraverso questa delibera e le modifiche alle norme esistenti - ha spiegato l’assessore regionale all’Urbanistica, Stefano Aguzzi -, noi prevediamo che l’intervento di demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti, già previsto dal Piano Casa con possibilità di ampliamento fino al 40% delle volumetrie esistenti, rientri nella categoria degli interventi di ristrutturazione edilizia”.
 
“Questo significa - ha proseguito - che si potrà accedere a tutte le agevolazioni (sismabonus, ecobonus, superbonus), compreso il pagamento al 50% degli oneri e l’applicazione delle detrazioni fiscali fino al 110% delle spese sostenute. È un’azione fondamentale per la ripresa delle attività edilizie diffuse sul territorio e la realizzazione dell’efficientamento energetico complessivo degli edifici, agevolando le imprese ma anche i cittadini” - ha concluso.
 


La proposta di legge, che andrà a modificare la LR 22 del 23 novembre 2011 e la LR 22 dell’8 ottobre 2009 (Piano Casa), ha quattro articoli che, in sintesi, individuano gli interventi che prevedono incrementi di volumetria riconducibili a ‘rigenerazione urbana’, la relativa procedura da parte dei Comuni e gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti già previsti dalla normativa regionale vigente, coerenti con le finalità delle recenti leggi statali in materia.
 
Il provvedimento è fortemente atteso e sostenuto dall’Anci Marche, ma anche dagli operatori del settore (progettisti e costruttori in primis) che chiedono alla Regione di prevedere una specifica norma sulla rigenerazione urbana che, in attesa della nuova legge urbanistica regionale, fornisca una definizione uniforme sul territorio e contribuisca a ridare un effettivo riavvio del settore edilizio, anche in termini di semplificazione amministrativa.
 
Ciò è sempre più necessario - aggiungono gli operatori - in base all’esigenza di riduzione del consumo di suolo e di una conformazione omogenea dell'assetto urbanistico del territorio regionale. 
 
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