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Strade, ponti e viadotti: mancano le informazioni per garantire la sicurezza
AMBIENTE
Strade, ponti e viadotti: mancano le informazioni per garantire la sicurezza
Ansfisa denuncia carenza di organico e di dati qualitativi e quantitativi. Allo studio linee guida per il monitoraggio
03/05/2021 - La sicurezza di strade, ponti e viadotti passa attraverso un accurato censimento delle opere esistenti e monitoraggio delle condizioni in cui versano. Al momento siamo lontani dalla situazione ottimale. Lo ha spiegato Ansfisa, Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali, nata con il decreto Genova dopo il crollo del Ponte Morandi.
L’Ansfisa giovedì scorso ha presentato la prima Relazione annuale alla presenza del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, fotografando lo stato di fatto e gli obiettivi futuri.
Dalla relazione emerge che Ansfisa, dopo una prima selezione pubblica, si è dotata di 164 unità di personale contro le 569 previste dalla legge. L’agenzia opera quindi con oltre il 70% di carenza dell’organico.
La stratificazione normativa, i frequenti passaggi di gestione e la vetustà delle opere rendono attualmente molto difficile avere dati certi sul perimetro della rete e sulle sue caratteristiche. Le ultime rilevazioni utili per il sistema viario comunale risalgono al 1999 e restituiscono una rete di circa 668mila chilometri di strade, mentre più di 135mila chilometri appartengono a province e regioni. Mancano anche le informazioni qualitative, fondamentali per la definizione di moderni Sistemi di Gestione della Sicurezza da parte dei gestori o dei proprietari.
L’Ansfisa ha avviato una prima ricognizione chiedendo il coinvolgimento degli enti locali nella rilevazione dei dati per la conoscenza della propria rete di competenza. Il prossimo passo, dichiara la relazione, dovrebbe essere la costituzione un moderno sistema di supervisione e monitoraggio della sicurezza delle infrastrutture.
Dopo la consultazione verranno emanate le Linee guida con gli schemi dei Sistemi di Gestione della Sicurezza e per il riconoscimento degli organismi per la loro certificazione. Le linee guida consentiranno il completamento del ciclo delle attività di vigilanza. Ansfisa dichiara che saranno adottate procedure di supervisione e controllo nei vari settori di interesse stradale compatibili con quelle già in essere nel settore ferroviario, per arrivare un unico sistema procedurale indipendente dalla modalità di trasporto.
L’Ansfisa giovedì scorso ha presentato la prima Relazione annuale alla presenza del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, fotografando lo stato di fatto e gli obiettivi futuri.
Sicurezza strade, ponti e viadotti, c’è carenza di organico
La relazione spiega che l’agenzia deve promuovere la sicurezza su circa 840.000 km di strade; fra queste: 8.006 km di autostrade e 27.259 km strade statali (Anas) con 2.179 gallerie, 21.072 ponti e viadotti, 6.320 cavalcavia. Ai quali si aggiungono 17.530 km di ferrovie nazionali e regionali con 5.443 passaggi a livello, 18.847 ponti, viadotti e gallerie, 3.236 stazioni, 30.818 scambi o intersezioni; 1.130 km di ferrovie isolate con 944 passaggi a livello, 1529 ponti, viadotti e gallerie, 288 stazioni e 225 km di impianti di trasporto rapido di massa (metropolitane), di cui 131,6 km in galleria, dislocati in 7 città con 14 linee e 272 fermate. I soggetti, tra gestori delle infrastrutture, imprese esercenti il servizio e centri di formazione, con i quali deve interfacciarsi sono più di 8.000.Dalla relazione emerge che Ansfisa, dopo una prima selezione pubblica, si è dotata di 164 unità di personale contro le 569 previste dalla legge. L’agenzia opera quindi con oltre il 70% di carenza dell’organico.
Strade, ponti e viadotti, censimento incompleto
La prima ricognizione condotta da Ansfisa sottolinea che su circa 800mila chilometri di rete stradale italiana, ovvero quella che fa capo a regioni, province, città metropolitane e comuni, ci sono dati ridotti, limitati e lacunosi.La stratificazione normativa, i frequenti passaggi di gestione e la vetustà delle opere rendono attualmente molto difficile avere dati certi sul perimetro della rete e sulle sue caratteristiche. Le ultime rilevazioni utili per il sistema viario comunale risalgono al 1999 e restituiscono una rete di circa 668mila chilometri di strade, mentre più di 135mila chilometri appartengono a province e regioni. Mancano anche le informazioni qualitative, fondamentali per la definizione di moderni Sistemi di Gestione della Sicurezza da parte dei gestori o dei proprietari.
L’Ansfisa ha avviato una prima ricognizione chiedendo il coinvolgimento degli enti locali nella rilevazione dei dati per la conoscenza della propria rete di competenza. Il prossimo passo, dichiara la relazione, dovrebbe essere la costituzione un moderno sistema di supervisione e monitoraggio della sicurezza delle infrastrutture.
Strade, ponti e viadotti: a breve le linee guida
Ansfisa è al lavoro sulle linee guida per la certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza, che verranno poste in consultazione tra gli stakeholder del settore.Dopo la consultazione verranno emanate le Linee guida con gli schemi dei Sistemi di Gestione della Sicurezza e per il riconoscimento degli organismi per la loro certificazione. Le linee guida consentiranno il completamento del ciclo delle attività di vigilanza. Ansfisa dichiara che saranno adottate procedure di supervisione e controllo nei vari settori di interesse stradale compatibili con quelle già in essere nel settore ferroviario, per arrivare un unico sistema procedurale indipendente dalla modalità di trasporto.