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PNRR, una Soprintendenza speciale gestirà gli interventi che coinvolgono beni culturali

PNRR, una Soprintendenza speciale gestirà gli interventi che coinvolgono beni culturali

Sarà istituita presso il Ministero della cultura per assicurare la tempestiva attuazione dei lavori

Vedi Aggiornamento del 24/05/2024
Foto: Tonino Corso © 123rf.com
Foto: Tonino Corso © 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 24/05/2024
31/05/2021 - Una Soprintendenza speciale per il PNRR, da istituire presso il Ministero della cultura, che assicuri la più efficace e tempestiva attuazione degli interventi. L’ufficio sarà di livello dirigenziale generale straordinario e resterà operativo fino al 31 dicembre 2026.
 
È questa la previsione contenuta nel DL Governance e Semplificazioni per le funzioni di tutela dei beni culturali e paesaggistici nei casi in cui tali beni siano interessati dagli interventi previsti dal PNRR sottoposti a VIA in sede statale oppure rientrino nella competenza territoriale di almeno due uffici periferici del Ministero.
 
La Soprintendenza speciale opererà anche avvalendosi, per l’attività istruttoria, delle Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio. In caso di necessità e per assicurare la tempestiva attuazione del PNRR, la Soprintendenza speciale potrà esercitare, con riguardo a ulteriori interventi strategici del PNRR, i poteri di avocazione e sostituzione nei confronti delle Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio.
 
Le funzioni di direttore della Soprintendenza speciale saranno svolte dal direttore della Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero, al quale spetta la retribuzione prevista dalla contrattazione collettiva nazionale per gli incarichi dirigenziali ad interim.
 
Presso la Soprintendenza speciale sarà costituita una segreteria tecnica composta, oltre che da personale di ruolo del Ministero, da un contingente di esperti di comprovata qualificazione professionale, per la durata massima di 36 mesi, per un importo massimo di 50.000 euro lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa di 1.500.000 euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
 
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