RISPARMIO ENERGETICO
Rinnovabili innovative, in vigore il Decreto FER 2
Facciate continue: una soluzione per la ristrutturazione della casa
FOCUS
Facciate continue: una soluzione per la ristrutturazione della casa
Formate da un’orditura metallica e pannelli trasparenti o ciechi, sono un sistema costruttivo esteticamente suggestivo e dalle prestazioni energetiche performanti
07/06/2021 - Per ‘facciata continua’ s’intende un sistema costruttivo costituito da superfici trasparenti o cieche, collegate ad una struttura metallica di supporto.
La facciata continua si sviluppa all’esterno del sistema portante dell’edificio e rappresenta una “pelle continua” che assicura la completa protezione dalle intemperie, partecipa alla determinazione del comfort abitativo degli ambienti interni e crea un suggestivo effetto scenografico grazie all’assenza di interruzioni del rivestimento.
Il sistema facciate continue è spesso utilizzato per la realizzazione di grandi opere ed edifici specialistici come banche, compagnie assicurative, alberghi ecc. Ma esso può essere impiegato anche per “opere più contenute” come la riqualificazione di ville suburbane, case di città, condomini.
In questo focus esploreremo la possibilità di utilizzare la facciata continua nell’ambito di una ristrutturazione residenziale. Ci accompagneranno in questo approfondimento METRA e Schüco Italia, aziende conosciute a livello internazionale per la continua attenzione e lo sviluppo di tecnologie per l’involucro edilizio.
Con METRA analizzeremo questo sistema costruttivo dal punto di vista architettonico, invece con Schüco esamineremo l’aspetto delle performance prestazionali in termini di risparmio energetico ed innovazione.
“Le facciate continue possono essere classificate in funzione delle modalità di fabbricazione e posa in due macrocategorie:
- montanti e traversi (stick), in cui il reticolo strutturale è creato dal collegamento tra gli elementi verticali e orizzontali, con partizioni vetrate apribili o fisse. L'assemblaggio di questo tipo di facciata avviene in cantiere.
- a cellule (unitized), esse sono composte interamente da pannelli prefabbricati e rappresentano il sistema più evoluto. La cellula (unit) viene realizzata completamente in officina per poi essere spedita in cantiere pronta per l’installazione, consentendo di ottimizzare i tempi di costruzione soprattutto per le opere a grande elevazione.”
Oltre a questa classificazione, METRA chiarisce che: “le facciate continue sono distinte anche in base alla modalità di collegamento del vetro al telaio, che avviene per mezzo di sigillanti strutturali. Si avranno, pertanto, le facciate strutturali e semi strutturali.”
“Le tipologie di applicazione più diffuse, aggiunge METRA, sono:
- sistema misto con sigillante siliconico su due lati opposti e ritegno meccanico sui restanti lati;
- sistema con sigillante siliconico su tutti e quattro i lati.”
Aggiungiamo a questa carrellata anche le facciate a fissaggi puntuali che si ottengono ancorando le lastre di vetro mediante vincoli strutturali denominati rotules, che hanno il compito di trasferire i carichi alla struttura secondaria, solitamente costituita da componenti metallici denominati “ragni”.
Foto: facciata continua POLIEDRA SKY TECH 50 ©METRA
Quale, tra queste tipologie, è maggiormente idonea per una riqualificazione in ambito residenziale?
“Le applicazioni ideali delle facciate continue nell’edilizia residenziale sono per le grandi vetrazioni panoramiche e per la realizzazione di verande, giardini d’inverno, vani scala e lucernari che assicurano un significativo incremento della luminosità, lo sfruttamento della luce solare e il risparmio energetico.”
METRA sostiene che: “non vi è una soluzione più idonea di altre, in quanto, intervenendo sull’esistente, la scelta è strettamente connessa alla geometria dell’edificio e alle caratteristiche della struttura portante (deformazione), le quali assieme rappresentano la base per lo sviluppo del reticolo.
Allo stesso tempo, la scelta è anche legata all’estetica e alle performance che si vogliono raggiungere. Tuttavia, ha poi affermato METRA, nell’ambito residenziale, caratterizzato da edifici a bassa o media elevazione, sicuramente la soluzione più idonea è rappresentata dalla tipologia a montanti e traversi”.
Foto: realizzazione di facciata continua POLIEDRA SKY 35 Lux ©METRA
Intervenendo in contesti consolidati ci sono limiti relativi alle distanze?
Abbiamo chiesto a METRA di illustrarci gli spessori che in media una facciata continua occupa e se per questo sistema valgono le stesse deroghe valide per il cappotto termico.
“Facendo riferimento alla sezione tipica di una facciata montante e traversi lo spessore totale è costituito da:
- profondità del montante, strettamente connessa alle necessità statiche;
- spessore del vetro, legato alle performance termiche;
- utilizzo di cartelline esterne a profondità variabile.
Lo spessore totale del pacchetto può variare da 50 a 300 mm.
In base al Dlgs n. 102/2014, se l’applicazione di una facciata continua fa parte di un intervento di efficientamento energetico sono ammesse le deroghe alle norme nazionali, regionali o dei regolamenti edilizi comunali in materia di distanze minime tra edifici, dai confini di proprietà, di protezione dal nastro stradale e ferroviario e in materia di altezze massime degli edifici, ma ricordiamo che non si può derogare alle distanze minime riportate nel Codice Civile.”
La leggerezza è alleata del comportamento sismico. Da un punto di vista statico, quanto può incidere una facciata continua su una struttura e sul suo comportamento sismico?
“Le facciate vengono classificate sia dagli Eurocodici che dalla Normativa Nazionale come elementi secondari non strutturali, pertanto non contribuiscono ad incrementare la resistenza statica e sismica della struttura dell’edificio.
Riguardo il comportamento sismico la facciata deve essere in grado di trasferire le sollecitazioni alla struttura dell’edificio attraverso i fissaggi alla struttura portante (staffe), consentendo i movimenti necessari a prevenire la rottura dei pannelli di vetro, del telaio o dei fissaggi stessi.
Per quanto riguarda la leggerezza, una facciata continua vetrata è molto più leggera rispetto ad un tamponamento opaco tradizionale e crea quindi molta meno massa sismica.”
Concludiamo questa prima parte sulle facciate continue con un interessante esempio di riqualificazione sull’esistente: l’intervento di recupero di un ex scuderia nella campagna recanatese, progettato dell’architetto Francesca Filippetti e realizzato dalla Promo SpA, partner METRA. Il tema fondamentale di questo progetto è il rapporto tra l’edifico, la luce e il panorama che lo circonda. A tal fine, è stata decisiva la scelta di rendere totalmente vetrata una facciata tramite l’utilizzo del sistema facciata continua, poiché ha creato un punto di vista privilegiato sul paesaggio e una continuità di dialogo tra lo spazio interno ed esterno.
Con la facciata continua è possibile raggiungere un elevato grado di benessere e risparmio energetico?
I valori raggiunti sono paragonabili a quelli di un cappotto termico?
“Dal punto di vista del solo isolamento termico i valori sono molto vicini a quelli di un cappotto, ha detto l’Ing Federle. In aggiunta, la facciata continua permette di integrare parti opache, con elevatissima prestazione termica, a parti vetrate che, anche se possono avere un isolamento termico leggermente inferiore, permettono comunque il passaggio della luce.”
Foto: esploso elementi facciata continua, montanti e traversi FWS 50 ©Schüco
Il vetro è l'elemento che connota maggiormente una facciata continua. Come va scelto?
Schüco afferma che: “il vetro va scelto in funzione di diversi elementi, primo fra tutti la prestazione di isolamento termico che si vuole ottenere, quindi il fattore Ug [W/m2K] ma anche il tipo di canalino del vetro, che è una componente importante dell’isolamento complessivo.
Poi va identificata l’esposizione della facciata (nord, est, sud, ovest); un orientamento differente comporta delle necessità diverse in funzione dell’apporto solare che si vuole ottenere. A nord, ad esempio, serve far entrare più luce possibile negli ambienti, per cui sarà necessario un vetro con un fattore solare che permetta il maggior passaggio della luce.
Negli altri orientamenti, la scelta del vetro andrà fatta in funzione del sistema di schermature solari che verranno installate; se il sistema è dinamico, il vetro può essere tale da permettere un elevato passaggio della luce, mentre se le schermature sono fisse bisognerà prevedere un fattore solare maggiore del vetro per proteggere gli abitanti della casa in condizioni specifiche.”
Foto: Esempio di facciata continua a telai AF UDC 80 SI ©Schüco
Cosa potete dirci in merito?
“Le facciate continue sono sempre più modulari, cioè composte da parti cieche, parti opache, elementi attivi ed elementi passivi. La combinazione dei vari moduli, utilizzata nei diversi orientamenti degli edifici, ottimizza l’efficienza energetica ma anche il comfort all’interno degli ambienti.
Questa modularità della facciata potrebbe complicare la progettazione, che deve tener conto di tutti i fattori: isolamento termico, integrazione con gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, con i sistemi di ventilazione e con gli elementi dinamici di schermatura solare. Tutti questi elementi devono lavorare in modo coordinato.
Questa complessità va quindi gestita e uno dei migliori modi per farlo è affidarsi a un sistema che sia già stato testato e certificato in modo che non sia necessario ripensare da zero i singoli elementi, ma di concentrare la progettazione e gli sforzi derivanti nella combinazione degli elementi stessi e nel design dell’edificio.”
Foto: case history Villa 100 Schüco FW 50+ ©Schüco
Tutto quello che Schüco ci ha raccontato lo ritroviamo nel progetto di Villa 100: la trasformazione di una cascina rurale in una dimora di campagna ad alte prestazioni energetiche.
Nel progetto di Villa 100, curato da ZSM STUDIO, un ruolo fondamentale viene rivestito dalle superfici vetrate, che sostituiscono intere partizioni murarie inondando gli interni di luce naturale.
Tutte le vetrazioni, da quelle apribili o scorrevoli a quelle fisse realizzate con sistema per facciate continue, sono state scelte per ottimizzare le performance energetiche dell’involucro trasparente durante tutto l’arco dell’anno.
La facciata continua si sviluppa all’esterno del sistema portante dell’edificio e rappresenta una “pelle continua” che assicura la completa protezione dalle intemperie, partecipa alla determinazione del comfort abitativo degli ambienti interni e crea un suggestivo effetto scenografico grazie all’assenza di interruzioni del rivestimento.
Il sistema facciate continue è spesso utilizzato per la realizzazione di grandi opere ed edifici specialistici come banche, compagnie assicurative, alberghi ecc. Ma esso può essere impiegato anche per “opere più contenute” come la riqualificazione di ville suburbane, case di città, condomini.
In questo focus esploreremo la possibilità di utilizzare la facciata continua nell’ambito di una ristrutturazione residenziale. Ci accompagneranno in questo approfondimento METRA e Schüco Italia, aziende conosciute a livello internazionale per la continua attenzione e lo sviluppo di tecnologie per l’involucro edilizio.
Con METRA analizzeremo questo sistema costruttivo dal punto di vista architettonico, invece con Schüco esamineremo l’aspetto delle performance prestazionali in termini di risparmio energetico ed innovazione.
Aspetti architettonici delle facciate continue, la parola a METRA
Quali sono le tipologie di facciate continue?“Le facciate continue possono essere classificate in funzione delle modalità di fabbricazione e posa in due macrocategorie:
- montanti e traversi (stick), in cui il reticolo strutturale è creato dal collegamento tra gli elementi verticali e orizzontali, con partizioni vetrate apribili o fisse. L'assemblaggio di questo tipo di facciata avviene in cantiere.
- a cellule (unitized), esse sono composte interamente da pannelli prefabbricati e rappresentano il sistema più evoluto. La cellula (unit) viene realizzata completamente in officina per poi essere spedita in cantiere pronta per l’installazione, consentendo di ottimizzare i tempi di costruzione soprattutto per le opere a grande elevazione.”
Oltre a questa classificazione, METRA chiarisce che: “le facciate continue sono distinte anche in base alla modalità di collegamento del vetro al telaio, che avviene per mezzo di sigillanti strutturali. Si avranno, pertanto, le facciate strutturali e semi strutturali.”
“Le tipologie di applicazione più diffuse, aggiunge METRA, sono:
- sistema misto con sigillante siliconico su due lati opposti e ritegno meccanico sui restanti lati;
- sistema con sigillante siliconico su tutti e quattro i lati.”
Aggiungiamo a questa carrellata anche le facciate a fissaggi puntuali che si ottengono ancorando le lastre di vetro mediante vincoli strutturali denominati rotules, che hanno il compito di trasferire i carichi alla struttura secondaria, solitamente costituita da componenti metallici denominati “ragni”.
Foto: facciata continua POLIEDRA SKY TECH 50 ©METRA
Quale, tra queste tipologie, è maggiormente idonea per una riqualificazione in ambito residenziale?
“Le applicazioni ideali delle facciate continue nell’edilizia residenziale sono per le grandi vetrazioni panoramiche e per la realizzazione di verande, giardini d’inverno, vani scala e lucernari che assicurano un significativo incremento della luminosità, lo sfruttamento della luce solare e il risparmio energetico.”
METRA sostiene che: “non vi è una soluzione più idonea di altre, in quanto, intervenendo sull’esistente, la scelta è strettamente connessa alla geometria dell’edificio e alle caratteristiche della struttura portante (deformazione), le quali assieme rappresentano la base per lo sviluppo del reticolo.
Allo stesso tempo, la scelta è anche legata all’estetica e alle performance che si vogliono raggiungere. Tuttavia, ha poi affermato METRA, nell’ambito residenziale, caratterizzato da edifici a bassa o media elevazione, sicuramente la soluzione più idonea è rappresentata dalla tipologia a montanti e traversi”.
Foto: realizzazione di facciata continua POLIEDRA SKY 35 Lux ©METRA
Intervenendo in contesti consolidati ci sono limiti relativi alle distanze?
Abbiamo chiesto a METRA di illustrarci gli spessori che in media una facciata continua occupa e se per questo sistema valgono le stesse deroghe valide per il cappotto termico.
“Facendo riferimento alla sezione tipica di una facciata montante e traversi lo spessore totale è costituito da:
- profondità del montante, strettamente connessa alle necessità statiche;
- spessore del vetro, legato alle performance termiche;
- utilizzo di cartelline esterne a profondità variabile.
Lo spessore totale del pacchetto può variare da 50 a 300 mm.
In base al Dlgs n. 102/2014, se l’applicazione di una facciata continua fa parte di un intervento di efficientamento energetico sono ammesse le deroghe alle norme nazionali, regionali o dei regolamenti edilizi comunali in materia di distanze minime tra edifici, dai confini di proprietà, di protezione dal nastro stradale e ferroviario e in materia di altezze massime degli edifici, ma ricordiamo che non si può derogare alle distanze minime riportate nel Codice Civile.”
La leggerezza è alleata del comportamento sismico. Da un punto di vista statico, quanto può incidere una facciata continua su una struttura e sul suo comportamento sismico?
“Le facciate vengono classificate sia dagli Eurocodici che dalla Normativa Nazionale come elementi secondari non strutturali, pertanto non contribuiscono ad incrementare la resistenza statica e sismica della struttura dell’edificio.
Riguardo il comportamento sismico la facciata deve essere in grado di trasferire le sollecitazioni alla struttura dell’edificio attraverso i fissaggi alla struttura portante (staffe), consentendo i movimenti necessari a prevenire la rottura dei pannelli di vetro, del telaio o dei fissaggi stessi.
Per quanto riguarda la leggerezza, una facciata continua vetrata è molto più leggera rispetto ad un tamponamento opaco tradizionale e crea quindi molta meno massa sismica.”
Concludiamo questa prima parte sulle facciate continue con un interessante esempio di riqualificazione sull’esistente: l’intervento di recupero di un ex scuderia nella campagna recanatese, progettato dell’architetto Francesca Filippetti e realizzato dalla Promo SpA, partner METRA. Il tema fondamentale di questo progetto è il rapporto tra l’edifico, la luce e il panorama che lo circonda. A tal fine, è stata decisiva la scelta di rendere totalmente vetrata una facciata tramite l’utilizzo del sistema facciata continua, poiché ha creato un punto di vista privilegiato sul paesaggio e una continuità di dialogo tra lo spazio interno ed esterno.
Foto: PRIMA e DOPO del progetto di recupero di una ex scuderia con facciata continua Poliedra Sky 50 © METRA
Facciate continue e gli aspetti prestazionali del sistema, la parola a Schüco
Si è detto che nell’ambito di una ristrutturazione residenziale l’utilizzo di una facciata continua può essere classificato come un intervento di efficientamento energetico.Con la facciata continua è possibile raggiungere un elevato grado di benessere e risparmio energetico?
“Parlando di comfort dobbiamo sempre coniugare due fattori: il comfort stesso ed il risparmio energetico - ha esordito l’Ing. Luca Federle, Product Manager Schüco Italia. La facciata continua è una soluzione che può avere elevatissime prestazioni dal punto di vista termico. Le vetrate trasparenti installate in una facciata continua possono arrivare a valori di Ug anche di 0,5 W/m2K, e allo stesso tempo mantenere il vantaggio di un’elevata trasparenza. Trasparenza che significa luce naturale all’interno degli ambienti e quindi miglior comfort.
La facciata continua può poi essere integrata con schermature solari esterne dinamiche, come le schermature a lamelle; questo permette di creare un edificio dinamico che si adatta alle condizioni climatiche esterne”I valori raggiunti sono paragonabili a quelli di un cappotto termico?
“Dal punto di vista del solo isolamento termico i valori sono molto vicini a quelli di un cappotto, ha detto l’Ing Federle. In aggiunta, la facciata continua permette di integrare parti opache, con elevatissima prestazione termica, a parti vetrate che, anche se possono avere un isolamento termico leggermente inferiore, permettono comunque il passaggio della luce.”
Foto: esploso elementi facciata continua, montanti e traversi FWS 50 ©Schüco
Il vetro è l'elemento che connota maggiormente una facciata continua. Come va scelto?
Schüco afferma che: “il vetro va scelto in funzione di diversi elementi, primo fra tutti la prestazione di isolamento termico che si vuole ottenere, quindi il fattore Ug [W/m2K] ma anche il tipo di canalino del vetro, che è una componente importante dell’isolamento complessivo.
Poi va identificata l’esposizione della facciata (nord, est, sud, ovest); un orientamento differente comporta delle necessità diverse in funzione dell’apporto solare che si vuole ottenere. A nord, ad esempio, serve far entrare più luce possibile negli ambienti, per cui sarà necessario un vetro con un fattore solare che permetta il maggior passaggio della luce.
Negli altri orientamenti, la scelta del vetro andrà fatta in funzione del sistema di schermature solari che verranno installate; se il sistema è dinamico, il vetro può essere tale da permettere un elevato passaggio della luce, mentre se le schermature sono fisse bisognerà prevedere un fattore solare maggiore del vetro per proteggere gli abitanti della casa in condizioni specifiche.”
L’evoluzione tecnologica non si è mai fermata. Per migliorare le prestazioni di una facciata continua, oltre a scegliere profili a taglio termico, si può optare per sistemi con struttura doppia che danno la possibilità di accumulare il calore derivato dall'irraggiamento e quindi di recuperare energia termica; o ancora, altre soluzioni che permettono di creare una ventilazione naturale che consente forte risparmi nella climatizzazione.
Foto: Esempio di facciata continua a telai AF UDC 80 SI ©Schüco
Cosa potete dirci in merito?
“Le facciate continue sono sempre più modulari, cioè composte da parti cieche, parti opache, elementi attivi ed elementi passivi. La combinazione dei vari moduli, utilizzata nei diversi orientamenti degli edifici, ottimizza l’efficienza energetica ma anche il comfort all’interno degli ambienti.
Questa modularità della facciata potrebbe complicare la progettazione, che deve tener conto di tutti i fattori: isolamento termico, integrazione con gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, con i sistemi di ventilazione e con gli elementi dinamici di schermatura solare. Tutti questi elementi devono lavorare in modo coordinato.
Questa complessità va quindi gestita e uno dei migliori modi per farlo è affidarsi a un sistema che sia già stato testato e certificato in modo che non sia necessario ripensare da zero i singoli elementi, ma di concentrare la progettazione e gli sforzi derivanti nella combinazione degli elementi stessi e nel design dell’edificio.”
Foto: case history Villa 100 Schüco FW 50+ ©Schüco
Tutto quello che Schüco ci ha raccontato lo ritroviamo nel progetto di Villa 100: la trasformazione di una cascina rurale in una dimora di campagna ad alte prestazioni energetiche.
Nel progetto di Villa 100, curato da ZSM STUDIO, un ruolo fondamentale viene rivestito dalle superfici vetrate, che sostituiscono intere partizioni murarie inondando gli interni di luce naturale.
Tutte le vetrazioni, da quelle apribili o scorrevoli a quelle fisse realizzate con sistema per facciate continue, sono state scelte per ottimizzare le performance energetiche dell’involucro trasparente durante tutto l’arco dell’anno.