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Lavori pubblici, la Sardegna istituisce il Collegio Consultivo Tecnico

Lavori pubblici, la Sardegna istituisce il Collegio Consultivo Tecnico

Dell’organismo per la risoluzione delle controversie potranno far parte anche i liberi professionisti

Vedi Aggiornamento del 25/06/2021
Foto: goodluz © 123rf.com
Foto: goodluz © 123rf.com
di Rossella Calabrese
24/06/2021 - La Regione Sardegna istituisce la commissione tecnica che si occuperà della gestione degli appalti per lavori pubblici in caso di controversie tra impresa e stazione appaltante. Si tratta del Collegio Consultivo Tecnico previsto dal Governo.
 
Il Decreto Semplificazioni prevede, infatti, l’obbligo per i contratti il cui importo a base di gara sia pari o superiore alla soglia comunitaria - in corso di esecuzione o la cui esecuzione sia iniziata a partire dalla data di entrata in vigore del decreto - di nominare un Collegio Consultivo Tecnico con funzioni di assistenza per la rapida risoluzione delle controversie o delle dispute tecniche che potrebbero insorgere nel corso dell'esecuzione del contratto. 
 
“Diamo vita a uno strumento utile per accelerare quanto più possibile la realizzazione delle opere pubbliche” spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris commentando l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che prevede anche in Sardegna una commissione tecnica.
 

“La nostra Isola ha pagato a caro prezzo la crisi generata dalla pandemia. Come Regione siamo impegnati a porre in essere strumenti e misure utili per innescare la ripresa. Lo sblocco delle opere pubbliche rappresenta un formidabile strumento per risollevare l’economia incidendo positivamente sul comparto dell’edilizia e delle costruzioni”.
 
Per accelerare e semplificare il procedimento di nomina dei componenti verrà costituito un elenco aperto di soggetti - liberi professionisti, professori universitari e dipendenti pubblici - all'interno del quale saranno selezionate le figure, nel rispetto dei principi di trasparenza, compatibilità, moralità e professionalità.
 
L’obiettivo è di superare le dilatazioni dei tempi conseguenti alla pubblicazione, di volta in volta, di un apposito avviso di selezione riferito al singolo appalto (che comunque è consentito fino alla piena operatività dell’elenco).
 
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