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Ingegneria, il ramo industriale e dell’informazione domina tra immatricolati e laureati

Ingegneria, il ramo industriale e dell’informazione domina tra immatricolati e laureati

Pubblicati i dati del Consiglio Nazionale degli Ingegneri

Vedi Aggiornamento del 03/03/2022
Foto: Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Foto: Consiglio Nazionale degli Ingegneri
di Paola Mammarella
25/06/2021 - Le lauree in ingegneria attraggono i giovani. Anche se le immatricolazioni sono complessivamente in calo per la prima volta dopo 10 anni di crescita continua, il settore dell’ingegneria industriale continua ad esercitare appeal sui diplomati e continua a crescere il numero dei laureati. È quanto emerge dal rapporto sugli immatricolati e i laureati in ingegneria redatto dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI).
 

Ingegneria, immatricolazioni in diminuzione per la prima volta in 10 anni

Nell’anno accademico 2019-2020, i corsi di laurea in ingegneria si confermano la principale scelta dei giovani in ingresso all’università: il numero di immatricolati ad un corso di laurea in ingegneria è pari a 48.536, il 15,6% di tutti gli immatricolati.
 
Dopo un decennio di crescita continua, dai dati provvisori sembra emergere un’inversione di tendenza: il numero di immatricolati ad ingegneria dovrebbe ridursi al 14,7% del totale, scendendo così al terzo posto tra tutti i gruppi disciplinari dietro al gruppo scientifico (15%) ed economico-statistico (14,8%).
 

Ingegneria industriale prima scelta degli immatricolati

Tra le immatricolazioni in ingegneria, il numero più consistente riguarda i corsi di laurea della classe Ingegneria industriale (24.677 nell’a.a. 2019/20) seguito da quelli della classe Ingegneria dell’informazione (16.455).
 
Il rapporto del CNI sottolinea che i corsi del settore “civile ed ambientale” hanno perso attrattività nei giovani e stanno diventando un’opzione sporadica. La somma del numero di immatricolati alle classi di laurea Ingegneria civile ed ambientale, Scienze e tecniche dell’edilizia e alla classe di laurea magistrale a ciclo unico Architettura ed ingegneria edile- architettura, infatti, è pari ad appena il 15,3% degli immatricolati in ingegneria. I nuovi dati 2020-2021 confermano il trend: solo il 15% degli immatricolati ha scelto un corso di laurea utile per l’abilitazione alla professione di ingegnere civile ed ambientale.
 

Ingegneria, crescono i laureati

Aumentano i laureati in ingegneria. Nel 2019 hanno conseguito una laurea magistrale in ingegneria oltre 25mila giovani, il 4,7% in più rispetto al 2018, confermando il trend di crescita in atto da oltre 10 anni. Ai 25mila laureati magistrali si aggiungono 28 mila laureati di primo livello. Anche questo dato mostra una crescita: 5 anni prima il numero complessivo di laureati era inferiore di circa 10mila individui.
 
Circa l’85% dei laureati di primo livello il proprio percorso formativo iscrivendosi ad un corso di laurea magistrale.
 
Anche tra i laureati, prevale il ramo industriale. Oltre la metà dei laureati, sia di primo che di secondo livello, ha conseguito un titolo valido per l’abilitazione professionale al settore industriale dell’Albo, mentre la quota dei potenziali ingegneri civili ed ambientali si è ridotta al 16,7% dei “triennali” e al 30,8% dei magistrali, tra i quali sono conteggiati anche i 3.153 laureati dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura-Ingegneria edile-architettura.
 
Abbastanza stabile, la componente femminile tra i laureati in ingegneria che continua a mantenersi su valori di poco superiori al 28% (nel 2019 era il 28,1%).
 
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