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Cappotto termico rivestito in pietra ricostruita
FOCUS
Cappotto termico rivestito in pietra ricostruita
La case history di una baita di montagna, espressione di un perfetto connubio tra efficienza energetica e decoro architettonico

26/07/2021 - Quando si parla di cappotto termico si è portati generalmente ad associare ad esso una finitura ad intonaco. Ma ci sono dei contesti urbani ed extraurbani in cui le facciate sono rivestite con materiali lapidei e mantenere il rivestimento non è solo una questione estetica ma di decoro architettonico.
La pietra naturale è un materiale pesante, poco traspirante e con alta conducibilità termica, caratteristiche che purtroppo non si sposano bene con i requisiti di un cappotto termico.
Chi ha dunque una casa rivestita in pietra naturale e vuole realizzare interventi di efficientamento energetico, sfruttando incentivi fiscali come Superbonus 110% ed Ecobonus, potrà farlo? Stesso interrogativo può nascere per chi invece ha in mente di realizzare una nuova costruzione rivestita in pietra, potrà associare al rivestimento un cappotto termico?
In entrambi i casi la risposta è positiva, perchè esiste una soluzione tecnologica, conosciuta con il nome di cappotto termico rivestito con la pietra ricostruita. La pietra ricostruita è ottenuta riaggregando materiali lapidei con un legante.Va precisato che la pietra ricostruita da utilizzare come rivestimento del cappotto termico deve avere alte prestazioni meccaniche e soprattutto caratteristiche di traspirabilità, fondamentali per evitare fuoriuscite di salnitro in facciata e quindi allungare la vita del cappotto termico. Prestazioni raggiungibili solo se i leganti utilizzati non presentano tracce di materiali resinati, perchè non traspiranti.
Per capire meglio come è composto e come lavora questo sistema vedremo una case history, si tratta di una nuova costruzione. La committenza richiedeva la realizzazione di una baita di montagna che rispecchiasse le caratteristiche del luogo pur rispettando l’ambiente e garantendo un’alta efficienza energetica.
Costruzione di una baita in montagna con murogeopietra® di Geopietra®
Il progetto è stato sviluppato nei pressi di un borgo antico formato completamente da case in pietra che circondavano l’appezzamento di terra. L’uso della pietra era, pertanto, fondamentale al fine di conservare le tradizioni autoctone del luogo.
Per soddisfare le esigenze della committenza di efficienza energetica, la struttura di base della costruzione in gasbeton è stata in seguito coibentata con dell’isolante termico esterno da 16 cm in EPS. La committenza desiderava che la nuova abitazione avesse le sembianze di una ristrutturazione con ampliamento.
Sono stati così ricostruiti anche alcuni contrafforti, tipici delle baite antiche del luogo, con pannelli di fibrocemento, insieme a molti piccoli accorgimenti estetici. Il rivestimento in pietra doveva quindi esser posato successivamente su tutta la struttura, nonostante presentasse fondi di materiali diversi.
L’esigenza di applicazione di un rivestimento sull’isolamento termico esterno comportava la ricerca di un materiale che fosse, da un lato, tecnicamente altamente performante, leggero, traspirante e ingelivo, con una resistenza e inerzia termica tale da proteggere l’EPS dagli shock termici, dall’altra pratico e di alto valore estetico ed emotivo.
La scelta dell’architetto è ricaduta sulla pietra ricostruita Geopietra® che ha sviluppato un sistema integrato e garantito per la posa del murogeopietra® anche su isolante termico esterno.
Costruzione di una baita in montagna con murogeopietra® di Geopietra®
Prima di procedere con la posa della pietra bisogna seguire un iter fondamentale:
Step 1) Sulla rasatura armata ormai indurita, presente sull’isolamento termico ETAG 004, si inizia con la preparazione dei fori di tassellatura per il fissaggio meccanico del sistema isolante.
La disposizione superficiale dei tasselli deve seguire un reticolo quadrato di 40 cm di lato.
Step 2) Una volta creati i fori, viene applicata una prima rasatura con il collante Geocoll, tracciando le fessure in precedenza realizzate.
Step 3) Si passa poi all’installazione della rete di supporto in fibra di vetro a maglia larga Georete. A questo punto si inseriscono e si sigillano i tasselli negli appositi fori.
Step 4) Viene, infine, applicato un altro strato di Geocoll che andrà a coprire sia tutti i tasselli che la rete stessa.
Step 5) Una volta asciugato completamente il tutto si procederà con la posa del murogeopietra®, che dev’essere effettuata a regola d’arte, secondo le direttive tecniche riportare nel manuale tecnico Geopietra®.
Stratigrafia generale posa murogeopietra®, © Geopietra®
Per poterli realizzare sono stati ideati e realizzati degli speciali accorgimenti:
Contorno finestra con pietre incassate a filo:
La prima soluzione prevede il rivestimento della finestra con materiale isolante, che viene inciso per inserire la pietra ricostruita Geopietra® affinché una volta stuccata con la malta, risulti incassata a filo. Sullo spigolo, inoltre, si possono incassare i cardini delle ante, avendo predisposto prima della posa del cappotto i supporti di montaggio specifici.
Dettaglio Contorno finestra con pietre incassate a filo © Geopietra®
Architrave finestra con trave in legno:
La seconda soluzione è caratterizzata dall’inserimento di una trave decorativa che soddisfa, seppur visivamente, la richiesta di sostegno del muro sovrastante l’apertura di finestre.
Il procedimento prevede l’applicazione di una trave in legno segato allo spessore di 5/6cm, nella parte superiore dell’apertura e il rivestimento del resto del contorno con materiale isolante.
Per il fissaggio dei cardini di eventuali ante si utilizzano gli appostiti supporti di montaggio che vanno applicati prima della posa del cappotto.
Dettaglio Architrave finestra con trave in legno © Geopietra®
La pietra naturale è un materiale pesante, poco traspirante e con alta conducibilità termica, caratteristiche che purtroppo non si sposano bene con i requisiti di un cappotto termico.
Chi ha dunque una casa rivestita in pietra naturale e vuole realizzare interventi di efficientamento energetico, sfruttando incentivi fiscali come Superbonus 110% ed Ecobonus, potrà farlo? Stesso interrogativo può nascere per chi invece ha in mente di realizzare una nuova costruzione rivestita in pietra, potrà associare al rivestimento un cappotto termico?
In entrambi i casi la risposta è positiva, perchè esiste una soluzione tecnologica, conosciuta con il nome di cappotto termico rivestito con la pietra ricostruita. La pietra ricostruita è ottenuta riaggregando materiali lapidei con un legante.Va precisato che la pietra ricostruita da utilizzare come rivestimento del cappotto termico deve avere alte prestazioni meccaniche e soprattutto caratteristiche di traspirabilità, fondamentali per evitare fuoriuscite di salnitro in facciata e quindi allungare la vita del cappotto termico. Prestazioni raggiungibili solo se i leganti utilizzati non presentano tracce di materiali resinati, perchè non traspiranti.
Per capire meglio come è composto e come lavora questo sistema vedremo una case history, si tratta di una nuova costruzione. La committenza richiedeva la realizzazione di una baita di montagna che rispecchiasse le caratteristiche del luogo pur rispettando l’ambiente e garantendo un’alta efficienza energetica.

Il progetto è stato sviluppato nei pressi di un borgo antico formato completamente da case in pietra che circondavano l’appezzamento di terra. L’uso della pietra era, pertanto, fondamentale al fine di conservare le tradizioni autoctone del luogo.
Per soddisfare le esigenze della committenza di efficienza energetica, la struttura di base della costruzione in gasbeton è stata in seguito coibentata con dell’isolante termico esterno da 16 cm in EPS. La committenza desiderava che la nuova abitazione avesse le sembianze di una ristrutturazione con ampliamento.
Sono stati così ricostruiti anche alcuni contrafforti, tipici delle baite antiche del luogo, con pannelli di fibrocemento, insieme a molti piccoli accorgimenti estetici. Il rivestimento in pietra doveva quindi esser posato successivamente su tutta la struttura, nonostante presentasse fondi di materiali diversi.
L’esigenza di applicazione di un rivestimento sull’isolamento termico esterno comportava la ricerca di un materiale che fosse, da un lato, tecnicamente altamente performante, leggero, traspirante e ingelivo, con una resistenza e inerzia termica tale da proteggere l’EPS dagli shock termici, dall’altra pratico e di alto valore estetico ed emotivo.
Molti di questi requisiti non potevano, tuttavia, essere soddisfatti dall’eventuale utilizzo della pietra naturale in quanto, come detto in precedenza, si tratta di un materiale pesante, poco traspirante e con alta conducibilità termica, che mette a dura prova il cappotto termico negli anni, non garantendo, di fatto, il passaggio ad eventuali condense che potrebbero formarsi in seguito a shock termici.
Andava, oltretutto, tenuto in considerazione l’impatto ambientale che deriva dalla sua reperibilità ed utilizzo, a causa delle escavazioni e dell’alto sfrido di materiale.
Oltre al materiale da rivestimento, non risultava semplice nemmeno la ricerca di un mix di colori e forme delle pietre che rispettasse le zone montane e il borgo di riferimento.La scelta dell’architetto è ricaduta sulla pietra ricostruita Geopietra® che ha sviluppato un sistema integrato e garantito per la posa del murogeopietra® anche su isolante termico esterno.
Oltre che per le altissime performance tecniche, la committenza ha prediletto la pietra ricostruita Geopietra® perchè è la prima in Europa ad aver ottenuto, grazie al suo sistema garantito per la posa su isolamento termico esterno, le certificazioni per la resistenza al sisma e al fuoco.

Cappotto termico rivestito: il procedimento di posa
È fondamentale tenere presente che prima dell’installazione è necessario, in fase di progettazione e di realizzazione, porre particolare attenzione sia agli aspetti tecnici che estetici. Bisogna, infatti, considerare che la superficie rivestita con la pietra ricostruita Geopietra® andrà a sporgere di circa 6/7 cm dall’isolamento. Inoltre, è essenziale che i materiali e le procedure, utilizzati nel sistema d’isolamento termico, rispettino la certificazione ETAG 004.Prima di procedere con la posa della pietra bisogna seguire un iter fondamentale:
Step 1) Sulla rasatura armata ormai indurita, presente sull’isolamento termico ETAG 004, si inizia con la preparazione dei fori di tassellatura per il fissaggio meccanico del sistema isolante.
La disposizione superficiale dei tasselli deve seguire un reticolo quadrato di 40 cm di lato.
Step 2) Una volta creati i fori, viene applicata una prima rasatura con il collante Geocoll, tracciando le fessure in precedenza realizzate.
Step 3) Si passa poi all’installazione della rete di supporto in fibra di vetro a maglia larga Georete. A questo punto si inseriscono e si sigillano i tasselli negli appositi fori.
Step 4) Viene, infine, applicato un altro strato di Geocoll che andrà a coprire sia tutti i tasselli che la rete stessa.
Step 5) Una volta asciugato completamente il tutto si procederà con la posa del murogeopietra®, che dev’essere effettuata a regola d’arte, secondo le direttive tecniche riportare nel manuale tecnico Geopietra®.

Cappotto termico rivestito: dettagli costruttivi
La committenza desiderava mantenere il tratto tipico del luogo, come il contorno delle finestre in pietra e l’architrave delle finestre in legno. Dettagli costruttivi molto delicati perché essendo dei “raccordi” avrebbero potuto inficiare la performance del cappotto termico.
Per poterli realizzare sono stati ideati e realizzati degli speciali accorgimenti:
Contorno finestra con pietre incassate a filo:
La prima soluzione prevede il rivestimento della finestra con materiale isolante, che viene inciso per inserire la pietra ricostruita Geopietra® affinché una volta stuccata con la malta, risulti incassata a filo. Sullo spigolo, inoltre, si possono incassare i cardini delle ante, avendo predisposto prima della posa del cappotto i supporti di montaggio specifici.

Architrave finestra con trave in legno:
La seconda soluzione è caratterizzata dall’inserimento di una trave decorativa che soddisfa, seppur visivamente, la richiesta di sostegno del muro sovrastante l’apertura di finestre.
Il procedimento prevede l’applicazione di una trave in legno segato allo spessore di 5/6cm, nella parte superiore dell’apertura e il rivestimento del resto del contorno con materiale isolante.
Per il fissaggio dei cardini di eventuali ante si utilizzano gli appostiti supporti di montaggio che vanno applicati prima della posa del cappotto.

La case history oggi
Il caso studio con la pietra ricostruita Geopietra® risulta oggi, a distanza di ben oltre un decennio, ancora in perfette condizioni perchè la pietra ricostruita ha permesso di mantenere alte sia le prestazioni del rivestimento in EPS che l’aspetto estetico.
![Cappotto termico rivestito in pietra ricostruita]()
