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Caro materiali, chiesta la compensazione anche per i cantieri privati

Caro materiali, chiesta la compensazione anche per i cantieri privati

L’aumento dei prezzi potrebbe bloccare i lavori incentivati con il Superbonus

Vedi Aggiornamento del 27/01/2022
Foto: Pavel Losevsky ©123RF.com
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di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 27/01/2022
15/07/2021 - Estendere ai cantieri privati le compensazioni per contrastare i rincari delle materie prime. La richiesta, formulata dall’on. FI Erica Mazzetti, è stata presentata come ordine del giorno al Decreto Sostegni-bis, su cui ieri la Camera ha votato la fiducia. La misura per i cantieri privati si aggiungerebbe al meccanismo della compensazione per i lavori pubblici, inserito nel Decreto Sostegni-bis con un emendamento approvato nei giorni scorsi.
 

Rincari materie prime, compensazione anche per i lavori privati

Il meccanismo di compensazione per i lavori pubblici prevede la rilevazione degli aumenti da parte del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, l’utilizzo delle somme derivanti da ribassi d’asta, dai residui di altre opere o accantonate per imprevisti e l’istituzione di un Fondo da 100 milioni di euro.
 
Secondo l’on. Mazzetti, la compensazione deve essere estesa ai lavori privati per sostenere l’edilizia, composta da molte aziende medio-piccole che “con le poche risorse a disposizione, faticano a sopportare questi rialzi continuativi e vistosi nei prezzi”. All’intrvento dovrebbe poi seguire “una fase di monitoraggio e di adeguamento progressivo: bisognerà, infatti, valutare l’effetto e l’impatto delle compensazioni sui nuovi contratti”.

Dello stesso parere l'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE). Secondo il presidente, Gabriele Buia, dopo i cantieri per le infrastrutture “bisogna occuparci di tutti gli altri cantieri privati, compresi quelli della ricostruzione nelle zone terremotate”. I cantieri privati, sostiene Buia, “rappresentano un elemento importante per la ripresa e per la riqualificazione delle città”.

 


Caro materiali e Superbonus

Puntare l’attenzione sui cantieri privati significa mettere al riparo i lavori incentivati con il Superbonus. Il Governo punta su questa misura non solo per la ripresa economica, ma anche per raggiungere gli obiettivi di efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica degli edifici esistenti.
 
Dopo una serie di interventi normativi e aver inserito il Superbonus tra le strategie di rilancio del PNRR, la misura può contare su un orizzonte temporale più ampio, ma il rincaro delle materie prime potrebbe far lievitare i costi per la realizzazione dei lavori, scoraggiando committenti e imprese.
 
Un rischio che è già stato prospettato in una serie di interrogazioni parlamentari, cui il viceministro per lo Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin, ha risposto lo scorso 24 giugno sottolineando l’esigenza di una strategia europea per rendere più sicura la catena degli approvvigionamenti di materie prime.
 


Rincari materie prime, la strategia UE

Pichetto Fratin ha spiegato che l’Unione Europea sta mappando i prodotti per i quali ha una dipendenza da Paesi terzi con l’obiettivo di creare una catena del valore europea. Un possibile strumento per realizzarla è rappresentato dal progetto IPCEI sui semiconduttori.
 
Nella sua risposta, Pichetto Fratin ha illustrato che prezzi dell'acciaio e di altri materiali non ferrosi, come il rame, sono aumentati non solo per il rapporto tra domanda e offerta del prodotto, ma soprattutto per la presenza di misure di salvaguardia che impongono l'applicazione di dazi, su cui gli Stati europei dovranno confrontarsi.
 
A livello europeo, Pichetto Fratin ha inoltre ricordato il "piano d'azione sulle materie prime critiche", che la Commissione europea ha presentato il 3 settembre 2020, assieme alla nuova lista di "materie prime critiche" e l'alleanza per le materie prime (raw material alliance) lanciata dalla Commissione per stimolare gli Stati membri ad incoraggiare l'economia circolare, aumentare il pool di fornitori, rafforzare gli investimenti in ricerca e sviluppo finalizzati alla ricerca di nuovi giacimenti e materiali sostitutivi e garantire così una fornitura geograficamente diversificata e sostenibile.
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