
NZEB: cosa sono gli edifici a consumo energetico quasi zero?
Obbligatori dal 1° gennaio 2021 per nuove costruzioni e demolizioni/ricostruzioni di edifici sia pubblici che privati, rappresentano la nuova frontiera della filiera edile

NZEB è l'acronimo di nearly zero-energy buildings, ossia edifici ad elevate prestazioni con un consumo energetico estremamente basso, quasi nullo. Il loro ridotto fabbisogno energetico è coperto in maniera significativa da energia prodotta da fonti rinnovabili.
Ma vediamo quali sono state le tappe che hanno portato alla definizione del concetto NZEB.
Per incrementare la performance energetica degli edifici, l'UE ha stabilito un quadro normativo che include la:
- Energy performance of buildings directive (EPBD) 2010/31/UE;
- Energy Efficiency Directive 2012/27/EU.
Le direttive sono state modificate nel 2018 e nel 2019; in particolare va citata la direttiva 2018/844/EU che ha modificato la EPBD e ha introdotto nuovi elementi oltreché lanciare un forte segnale da parte dell’EU sull’impegno degli stati membri di modernizzare il settore delle costruzioni alla luce delle nuove tecnologie in campo di risparmio energetico.
Lo scorso ottobre 2020 la Commissione Europea ha poi presentato il Renovation Wave, la nuova strategia per rinnovare il patrimonio immobiliare pubblico e privato, parte integrante del più ampio progetto European Green Deal, che, in sintesi, ha l’ambizioso obiettivo di eliminare le emissioni nette di gas serra entro il 2050.
In quest'arco di tempo la normativa italiana ha man mano recepito le direttive europee; dapprima con il D.L. 63/2013, che a sua volta andava ad integrare il D.Lgs.192/2005 con quanto richiesto dalla EPBD; segue il D.M. 26/06/2015, il cosiddetto “Dereto Requisiti Minimi”, che definisce la metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili in edilizia. In aggiunta contiene i parametri e gli indici per il calcolo delle prestazioni NZEB; in ultimo vi è il D.Lgs. 48/2020 che recepisce la Direttiva Europea 2018/844/EU e rinnova le caratteristiche già definite dal Decreto Requisiti Minimi. Il D.Lgs 48/2020 regola la materia a livello normativo per cui dal 1° gennaio 2021 tutti gli edifici (pubblici e non) devono essere obbligatoriamente NZEB; obbligo valido per tutti i nuovi edifici o per gli interventi che prevedono una demolizione e una successiva ricostruzione.
Alcune regioni italiane sono state virtuose e hanno anticipato i tempi, si tratta della Regione Lombardia dove l’obbligo NZEB è in vigore dal 01/01/2016 e la Regione Emilia-Romagna in cui l’obbligo NZEB è in vigore per gli edifici privati dal 01/01/2019.

Quali sono le caratteristiche di un edificio NZEB?
In generale è possibile affermare che sono edifici confortevoli, con tecnologie efficienti e impianti alimentanti da energie rinnovabili.Affinché questo avvenga, per la realizzazione di un edificio NZEB bisogna concentrarsi essenzialmente su questi aspetti:
- involucro: deve essere progettato in modo da avere un comportamento invernale ed estivo che richiede un fabbisogno energetico quasi nullo, ovvero con bassa Conducibilità Termica ed elevata Inerzia Termica;
- impianti tecnologici efficienti: climatizzazione invernale ed estiva, produzione di acqua calda sanitaria, VMC, illuminazione ecc.;
- produzione di energia da fonti rinnovabili: sfruttando fonti come l’aria esterna, la geotermia e l'energia solare.

Per arrivare a definire le caratteristiche dell’edificio NZEB si devono valutare gli stessi indici di prestazione e le efficienze delle singole parti (strutture opache verticali, strutture di copertura, serramenti e chiusure tecniche, divisori) relazionandoli con quelli dell’edificio di riferimento, ovvero un edificio identico per clima, dimensione ed esposizione a quello reale, ma con caratteristiche termofisiche e di rendimento definiti dalle tabelle riportate nel DM 26/06/2015.
I due modelli, edificio reale e edificio di riferimento, sono messi a confronto; Da tale operazione deve risultare che le prestazioni dell’edificio reale devono essere migliori di quelle calcolate per l’edificio di riferimento.
A partire dal 1° gennaio 2021 non sono cambiate le verifiche da eseguire, quelle già previste dal Decreto Requisiti Minimi, ma la novità sostanziale è che sono invece cambiati i parametri dell’edificio di riferimento, con valori di prestazione migliorati del 15% circa. Di conseguenza dovranno risultare migliorate anche le prestazioni dell’edificio reale.
“Non ci sono ricette predefinite per la realizzazione di un NZEB, piuttosto combinazioni di tecnologie adeguate e dettate da fattori economici, climatici, tipologici e comportamentali” è quanto viene riportato sul sito dell’ENEA che annovera tra le possibili tecnologie: l’isolamento, l’inerzia termica, vetri selettivi, daylighting, controllo solare, automazione e controllo, impianti efficienti (HVAC) compresi teleriscaldamento e teleraffrescamento, illuminazione, fotovoltaico, solare termico, microeolico, biomasse.
L’ENEA dal 2018 promuove l’Osservatorio Nazionale degli Edifici a Energia quasi Zero grazie al quale è anche possibile ottenere statistiche e informazioni in merito a tecnologie utilizzate, procedure messe in atto e standard raggiunti.
Ne parliamo a Edilportale Tour 2022 ‘Renovation Wave’, dall’11 ottobre al 6 dicembre.
Attuazione della direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica
Direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica
Ministero dello Sviluppo Economico - Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici
Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonche' altre disposizioni in materia di coesione sociale (DL ecobonus, detrazioni 65% e 50%, bonus mobili)
Direttiva 2012/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE
Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia (Edifici a energia quasi zero)
Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia

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